Sono in disaccordo con chi dice che non ha le competenze per un ruolo dirigenziale (in una società sportiva).
Bisogna distinguere ruolo e ruolo, ovviamente non ha le competenze per rivedere un contratto di sponsorizzazione con mille cavilli e termini giuridici, e neppure il contratto di un calciatore o i conti economici del club.
Ma un club di calcio è una società dove esiste anche l'elemento sportivo, dove gli 11 che scendono in campo ricoprono un ruolo fondamentale anche per i risultati finanziari della società stessa, e allora cose come saper scegliere gli uomini giusti, saper creare un clima e regole adeguate, saper trasmettere una mentalità vincente, saper tirare fuori il meglio da ogni calciatore, ecc... diventano capacità assolutamente di primo piano e di massimo valore.
Per questo io mi dissocio dal "eh ma che esperienza ha Maldini per pretendere un ruolo dirigenziale ?" e sostengo la sua posizione.
Mi rifiuto anche di seguire quella corrente che vuole farlo sembrare assetato di soldi o di potere. Ho sentito l'intervista, la sua voce, le sue parole, per me ne viene fuori la figura di un uomo che crede in se stesso, nei suoi valori e tiene così tanto al club che vuole poter dare un contributo VERO, vuole delle responsabilità chiare ed oggettive per essere certo di poterci mettere del suo.
Ha paura di trovarsi invischiato in un sistema che non funziona e dove lui non può fare nulla per cambiare le cose.
Ha detto che se ci mette la faccia ed il suo nome vuole essere certo che di condividere gli obiettivi con la nuova proprietà. Cavolo ragazzi, qualche tempo fa ero tiepido verso il ritorno di Paolo, ma ora al contrario sono convinto che sia l'uomo più giusto che ci sia, se lui viene è un sigillo di qualità sugli intenti dei cinesi.
Se lo riterranno troppo pretenzioso e decideranno di non accontentarlo faranno un grandissimo errore.
Volevo scrivere "Paolo torna !" ma bisogna scrivere "Cinesi fate tornare Paolo !"