Nessun dubbio a riguardo.
Ha partecipato da assoluto protagonista ad una delle più forti squadre di club di sempre, rimanendo sempre determinante e centrico durante tutto l'arco della sua carriera, le uniche piccole sbavature vennero con l'età che piano piano lo portava vicino ai 40, ma sempre cose perdonabili (pure quello stacco non da Paolo nel goldengol subito in Corea) e fatte da centrale difensivo.
A livello mondiale purtroppo non ha vinto con la nazionale, questo è un handicap mica da ridere, pura andandoci 2 volte molto vicino nel 90 e nel 94.
Nel 2002 in Corea con un arbitraggio diverso probabilmente sarebbe arrivato dritto in finale, perchè quell'Italia sulla carta era fenomenale.
Tornando sul singolo giocatore e confrontandolo con i grandi della storia, anche recente (Marcelo e JordiAlba i più forti in assoluto dell'epoca appena passata, ora sono in calando) nessuno era completo come Paolo, ok Carlos aveva un gran tiro e una gran punizione, Paolo col gol aveva poca confidenza, ma per l'epoca era un terzino strepitoso, che arrivava sul fondo per crossare piu' che per tirare o fare diagonali offensive come ora va di moda.
La sua scivolata arpionante è un tratto indimenticabile, ai tempi di Sacchi e di Capello non c'era una volta che lui e Baresi non prendessero minimo 7 in pagella.