Maignan: staff su misura e rinnovo dopo il mercato.

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Tuttosport: sarà un Milan più “Maignan-centrico” quello della stagione 2023-24? Le indicazioni di questa estate ci dicono di sì, anche perché il club (che ieri lo ha celebrato per il 28° compleanno con un “Buon compleanno al nostro muro”) e i compagni di squadra si augurano di poterlo avere a disposizione per tutta l’annata, dopo i cinque, lunghissimi, mesi di assenza ai quali ha dovuto sottostare nel corso dell’annata 2022-23 in seguito agli infortuni ai polpacci che lo hanno messo ko, non solo con il Milan, ma che gli sono costati anche la Coppa del Mondo in Qatar. Maignan è un tipo particolare, che non lascia mai nulla al caso e che vuole sempre capire cosa fa e perché lo fa. La meccanica non fa parte del suo sistema operativo, non è uno che esegue solo perché gli viene detto di farlo e questo lo ha portato anche a un confronto, subito dopo la fine della stagione, con Stefano Pioli per quanto concerne l’area dei portieri nella sua totalità. La partenza di Nelson Dida due estati fa per problemi familiari e quella di Flavio Roma e Emiliano Betti nei giorni scorsi sono stati dei cambiamenti che Maignan non ha potuto non notare, con il solo Gigi Ragno come suo punto di riferimento. Nel colloquio di inizio giugno con Pioli, che ha poi riportato alla società il pensiero di Mike, Maignan ha chiesto una maggior stabilità tra chi lo allena quotidianamente, con la figura di Ragno – votato due stagioni fa come miglior preparatore dei portieri dai suoi colleghi – che dovrebbe assumere una centralità maggiore, specialmente adesso che non c’è più la politica cara a Maldini del “nome” nelle varie aree. Ma il solo Ragno non potrà sobbarcarsi da solo il lavoro con Maignan, Sportiello e Mirante (che rinnoverà il contratto) e nelle prossime ore (comunque entro questa settimana) verrà definito un altro preparatore dei portieri che lo affianchi e potrebbe arrivare da fuori. Siamo nel campo dei rumors, ma il 10 luglio si avvicina e si scoprirà a breve l’identikit di questo nuovo membro dello staff tecnico. E poi ci sarà la vicenda legata al rinnovo di contratto. Il Milan vuole proseguire con Maignan e gli ha fatto capire la sua importanza dentro il progetto milanista nei giorni successivi l’uscita di scena di Maldini e Massara, visto che è stato uno dei primi a ricevere la telefonata di rassicurazione di Furlani e Pioli. Mike a Milano sta benissimo, la sua famiglia si è integrata in città e lui conduce una vita assolutamente riservata, senza mai dare nell’occhio nelle occasioni in cui si concede un’uscita in centro. Anche lui sa benissimo quello che è il suo valore e le trattative potrebbero partire con una richiesta elevata rispetto allo standard attuale degli ingaggi, il cui massimo ammontare è rappresentato dallo stipendio di Leao. Ma ci sarnno tempi e modi per cercare di trovare una soluzione che faccia felici tutti. Di sicuro le discussioni riprenderanno, senza fretta, dopo la chiusura del mercato anche perché adesso la dirigenza è impegnata nel cercare di costruire una squadra più forte e che possa rendere più facile la vita a Maignan tra i pali. Anche questo, ovviamente, sarà un fattore del quale Mike potrà tenere conto. Ma il Milan farà tutto quello che sarà nelle sue disponibilità per averlo ancora a guardia dei suoi pali.
 

Swaitak

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Tuttosport: sarà un Milan più “Maignan-centrico” quello della stagione 2023-24? Le indicazioni di questa estate ci dicono di sì, anche perché il club (che ieri lo ha celebrato per il 28° compleanno con un “Buon compleanno al nostro muro”) e i compagni di squadra si augurano di poterlo avere a disposizione per tutta l’annata, dopo i cinque, lunghissimi, mesi di assenza ai quali ha dovuto sottostare nel corso dell’annata 2022-23 in seguito agli infortuni ai polpacci che lo hanno messo ko, non solo con il Milan, ma che gli sono costati anche la Coppa del Mondo in Qatar. Maignan è un tipo particolare, che non lascia mai nulla al caso e che vuole sempre capire cosa fa e perché lo fa. La meccanica non fa parte del suo sistema operativo, non è uno che esegue solo perché gli viene detto di farlo e questo lo ha portato anche a un confronto, subito dopo la fine della stagione, con Stefano Pioli per quanto concerne l’area dei portieri nella sua totalità. La partenza di Nelson Dida due estati fa per problemi familiari e quella di Flavio Roma e Emiliano Betti nei giorni scorsi sono stati dei cambiamenti che Maignan non ha potuto non notare, con il solo Gigi Ragno come suo punto di riferimento. Nel colloquio di inizio giugno con Pioli, che ha poi riportato alla società il pensiero di Mike, Maignan ha chiesto una maggior stabilità tra chi lo allena quotidianamente, con la figura di Ragno – votato due stagioni fa come miglior preparatore dei portieri dai suoi colleghi – che dovrebbe assumere una centralità maggiore, specialmente adesso che non c’è più la politica cara a Maldini del “nome” nelle varie aree. Ma il solo Ragno non potrà sobbarcarsi da solo il lavoro con Maignan, Sportiello e Mirante (che rinnoverà il contratto) e nelle prossime ore (comunque entro questa settimana) verrà definito un altro preparatore dei portieri che lo affianchi e potrebbe arrivare da fuori. Siamo nel campo dei rumors, ma il 10 luglio si avvicina e si scoprirà a breve l’identikit di questo nuovo membro dello staff tecnico. E poi ci sarà la vicenda legata al rinnovo di contratto. Il Milan vuole proseguire con Maignan e gli ha fatto capire la sua importanza dentro il progetto milanista nei giorni successivi l’uscita di scena di Maldini e Massara, visto che è stato uno dei primi a ricevere la telefonata di rassicurazione di Furlani e Pioli. Mike a Milano sta benissimo, la sua famiglia si è integrata in città e lui conduce una vita assolutamente riservata, senza mai dare nell’occhio nelle occasioni in cui si concede un’uscita in centro. Anche lui sa benissimo quello che è il suo valore e le trattative potrebbero partire con una richiesta elevata rispetto allo standard attuale degli ingaggi, il cui massimo ammontare è rappresentato dallo stipendio di Leao. Ma ci sarnno tempi e modi per cercare di trovare una soluzione che faccia felici tutti. Di sicuro le discussioni riprenderanno, senza fretta, dopo la chiusura del mercato anche perché adesso la dirigenza è impegnata nel cercare di costruire una squadra più forte e che possa rendere più facile la vita a Maignan tra i pali. Anche questo, ovviamente, sarà un fattore del quale Mike potrà tenere conto. Ma il Milan farà tutto quello che sarà nelle sue disponibilità per averlo ancora a guardia dei suoi pali.
Ecco il coach fatelo fare a Mike, ne sa sicuramente di piu di Asinioli
 

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Tuttosport: sarà un Milan più “Maignan-centrico” quello della stagione 2023-24? Le indicazioni di questa estate ci dicono di sì, anche perché il club (che ieri lo ha celebrato per il 28° compleanno con un “Buon compleanno al nostro muro”) e i compagni di squadra si augurano di poterlo avere a disposizione per tutta l’annata, dopo i cinque, lunghissimi, mesi di assenza ai quali ha dovuto sottostare nel corso dell’annata 2022-23 in seguito agli infortuni ai polpacci che lo hanno messo ko, non solo con il Milan, ma che gli sono costati anche la Coppa del Mondo in Qatar. Maignan è un tipo particolare, che non lascia mai nulla al caso e che vuole sempre capire cosa fa e perché lo fa. La meccanica non fa parte del suo sistema operativo, non è uno che esegue solo perché gli viene detto di farlo e questo lo ha portato anche a un confronto, subito dopo la fine della stagione, con Stefano Pioli per quanto concerne l’area dei portieri nella sua totalità. La partenza di Nelson Dida due estati fa per problemi familiari e quella di Flavio Roma e Emiliano Betti nei giorni scorsi sono stati dei cambiamenti che Maignan non ha potuto non notare, con il solo Gigi Ragno come suo punto di riferimento. Nel colloquio di inizio giugno con Pioli, che ha poi riportato alla società il pensiero di Mike, Maignan ha chiesto una maggior stabilità tra chi lo allena quotidianamente, con la figura di Ragno – votato due stagioni fa come miglior preparatore dei portieri dai suoi colleghi – che dovrebbe assumere una centralità maggiore, specialmente adesso che non c’è più la politica cara a Maldini del “nome” nelle varie aree. Ma il solo Ragno non potrà sobbarcarsi da solo il lavoro con Maignan, Sportiello e Mirante (che rinnoverà il contratto) e nelle prossime ore (comunque entro questa settimana) verrà definito un altro preparatore dei portieri che lo affianchi e potrebbe arrivare da fuori. Siamo nel campo dei rumors, ma il 10 luglio si avvicina e si scoprirà a breve l’identikit di questo nuovo membro dello staff tecnico. E poi ci sarà la vicenda legata al rinnovo di contratto. Il Milan vuole proseguire con Maignan e gli ha fatto capire la sua importanza dentro il progetto milanista nei giorni successivi l’uscita di scena di Maldini e Massara, visto che è stato uno dei primi a ricevere la telefonata di rassicurazione di Furlani e Pioli. Mike a Milano sta benissimo, la sua famiglia si è integrata in città e lui conduce una vita assolutamente riservata, senza mai dare nell’occhio nelle occasioni in cui si concede un’uscita in centro. Anche lui sa benissimo quello che è il suo valore e le trattative potrebbero partire con una richiesta elevata rispetto allo standard attuale degli ingaggi, il cui massimo ammontare è rappresentato dallo stipendio di Leao. Ma ci sarnno tempi e modi per cercare di trovare una soluzione che faccia felici tutti. Di sicuro le discussioni riprenderanno, senza fretta, dopo la chiusura del mercato anche perché adesso la dirigenza è impegnata nel cercare di costruire una squadra più forte e che possa rendere più facile la vita a Maignan tra i pali. Anche questo, ovviamente, sarà un fattore del quale Mike potrà tenere conto. Ma il Milan farà tutto quello che sarà nelle sue disponibilità per averlo ancora a guardia dei suoi pali.
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Tuttosport: sarà un Milan più “Maignan-centrico” quello della stagione 2023-24? Le indicazioni di questa estate ci dicono di sì, anche perché il club (che ieri lo ha celebrato per il 28° compleanno con un “Buon compleanno al nostro muro”) e i compagni di squadra si augurano di poterlo avere a disposizione per tutta l’annata, dopo i cinque, lunghissimi, mesi di assenza ai quali ha dovuto sottostare nel corso dell’annata 2022-23 in seguito agli infortuni ai polpacci che lo hanno messo ko, non solo con il Milan, ma che gli sono costati anche la Coppa del Mondo in Qatar. Maignan è un tipo particolare, che non lascia mai nulla al caso e che vuole sempre capire cosa fa e perché lo fa. La meccanica non fa parte del suo sistema operativo, non è uno che esegue solo perché gli viene detto di farlo e questo lo ha portato anche a un confronto, subito dopo la fine della stagione, con Stefano Pioli per quanto concerne l’area dei portieri nella sua totalità. La partenza di Nelson Dida due estati fa per problemi familiari e quella di Flavio Roma e Emiliano Betti nei giorni scorsi sono stati dei cambiamenti che Maignan non ha potuto non notare, con il solo Gigi Ragno come suo punto di riferimento. Nel colloquio di inizio giugno con Pioli, che ha poi riportato alla società il pensiero di Mike, Maignan ha chiesto una maggior stabilità tra chi lo allena quotidianamente, con la figura di Ragno – votato due stagioni fa come miglior preparatore dei portieri dai suoi colleghi – che dovrebbe assumere una centralità maggiore, specialmente adesso che non c’è più la politica cara a Maldini del “nome” nelle varie aree. Ma il solo Ragno non potrà sobbarcarsi da solo il lavoro con Maignan, Sportiello e Mirante (che rinnoverà il contratto) e nelle prossime ore (comunque entro questa settimana) verrà definito un altro preparatore dei portieri che lo affianchi e potrebbe arrivare da fuori. Siamo nel campo dei rumors, ma il 10 luglio si avvicina e si scoprirà a breve l’identikit di questo nuovo membro dello staff tecnico. E poi ci sarà la vicenda legata al rinnovo di contratto. Il Milan vuole proseguire con Maignan e gli ha fatto capire la sua importanza dentro il progetto milanista nei giorni successivi l’uscita di scena di Maldini e Massara, visto che è stato uno dei primi a ricevere la telefonata di rassicurazione di Furlani e Pioli. Mike a Milano sta benissimo, la sua famiglia si è integrata in città e lui conduce una vita assolutamente riservata, senza mai dare nell’occhio nelle occasioni in cui si concede un’uscita in centro. Anche lui sa benissimo quello che è il suo valore e le trattative potrebbero partire con una richiesta elevata rispetto allo standard attuale degli ingaggi, il cui massimo ammontare è rappresentato dallo stipendio di Leao. Ma ci sarnno tempi e modi per cercare di trovare una soluzione che faccia felici tutti. Di sicuro le discussioni riprenderanno, senza fretta, dopo la chiusura del mercato anche perché adesso la dirigenza è impegnata nel cercare di costruire una squadra più forte e che possa rendere più facile la vita a Maignan tra i pali. Anche questo, ovviamente, sarà un fattore del quale Mike potrà tenere conto. Ma il Milan farà tutto quello che sarà nelle sue disponibilità per averlo ancora a guardia dei suoi pali.
Non so. Io francamente dopo la scorsa stagione ho una gran paura di quel polpaccio.

Forse aspetterei la prossima primavera per il rinnovo. È vero che a quel punto rischi perché sei solo a 2 anni dalla scadenza... Però se lo rinnovi fino al 2028 a settembre e poi si spacca ancora siamo fregati.
 

UDG

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Non so. Io francamente dopo la scorsa stagione ho una gran paura di quel polpaccio.

Forse aspetterei la prossima primavera per il rinnovo. È vero che a quel punto rischi perché sei solo a 2 anni dalla scadenza... Però se lo rinnovi fino al 2028 a settembre e poi si spacca ancora siamo fregati.
Dopo tutte le partite che ha fatto, non credo ci sia più questo problema
 

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