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Le prime dichiarazioni di Maignan da rossonero, ad Eurosport:"Io vivo giorno dopo giorno. Subito dopo martedi sera tornando da Milano, sapevo che dovevo rimanere concentrato sulla Francia. Tutto è andato molto veloce, mi ero preparato. Cosa so del Milan? Quando ero più giovane, seguivo molto questa squadra. È un grande club dove sono passate molte leggende. La Serie A ? Campionato molto tattico, mi farà ancora crescere. Se ho parlato con Leao e Rabiot ? Si, si. Cosa mi ha dettto Maldini? Non posso dirvi tutto. Ma so che è un progetto molto ambizioso. So che posso dare qualcosa in più. Il Milan è uno dei più grandi club del mondo. Dove sono cresciuto negli ultimi due anni ? Nella testa. Ho acquisito esperienza e maturità. La testa nel calcio fa tanto".
Maignan su Donnarumma:” Non arrivo in rossonero per far dimenticare Donnarumma, ma per fare il mio lavoro e dare il meglio. Il club ha un progetto molto ambizioso, che mi aiuterà a migliorare. So che posso dare qualcosa in più al Milan"
A MTV
Il suo arrivo al Milan: “Sono davvero contento di essere al Milan, è uno dei club più grandi al mondo, con ambizioni e progetti per il futuro. Sono molto felice di potere essere qui e di quello che posso dare a questo progetto”.
La stagione col Lille: “È stata la miglior stagione della mia carriera fino ad ora, è una ricompensa per aver vinto il titolo di campioni di Francia. Abbiamo vinto il campionato ed essere qui è una ricompensa per il mio lavoro”.
Il suo stile di gioco: “Mi piace giocare col pallone tra i piedi, è una cosa che per me si è rivelata molto utile perché nel calcio moderno i portieri devono saper usare anche i piedi”.
Sul suo soprannome: “Magic Eagle (Aquila magica, ndr) è un soprannome che mi hanno dato i compagni perché dicono che sono come il re dei volatili”.
Sei un para rigori? “Parare un penalty è questione d’istinto, è un duello tra portiere ed attaccante e a me non piace perdere queste sfide”.
Su Leao e Ibrahimmovic: “Leao è un prodigio, sono stato fortunato di aver già giocato con lui al Lille, e ora ci rincontriamo. Lo stesso vale per Ibrahimovic, è sempre un piacere giocare con lui”.
C’è un portiere a cui ti ispiri particolarmente? “Ci sono molti portieri a cui mi ispiro, ne ho studiati tanti per provare a migliorare e sviluppare il mio gioco. Questo è il mio modo di lavorare”.
Sulla nazionale: “Mi sento molto orgoglioso di rappresentare il mio paese e la mia gente, sono fiero di me stesso e considero questo come una ricompensa per tutto il lavoro che ho svolto negli ultimi anni”.
Sul numero di maglia: “Numero 16, è il numero con cui ho iniziato, mi piace come suona MM16 (in francese, ndr). È una cosa che rimarrà con me fino alla fine della mia carriera”.
Un saluto ai tifosi: “Non vedo l’ora di sentire la passione dei tifosi rossoneri, un saluto a tutti i tifosi del Milan”
Maignan su Donnarumma:” Non arrivo in rossonero per far dimenticare Donnarumma, ma per fare il mio lavoro e dare il meglio. Il club ha un progetto molto ambizioso, che mi aiuterà a migliorare. So che posso dare qualcosa in più al Milan"
A MTV
Il suo arrivo al Milan: “Sono davvero contento di essere al Milan, è uno dei club più grandi al mondo, con ambizioni e progetti per il futuro. Sono molto felice di potere essere qui e di quello che posso dare a questo progetto”.
La stagione col Lille: “È stata la miglior stagione della mia carriera fino ad ora, è una ricompensa per aver vinto il titolo di campioni di Francia. Abbiamo vinto il campionato ed essere qui è una ricompensa per il mio lavoro”.
Il suo stile di gioco: “Mi piace giocare col pallone tra i piedi, è una cosa che per me si è rivelata molto utile perché nel calcio moderno i portieri devono saper usare anche i piedi”.
Sul suo soprannome: “Magic Eagle (Aquila magica, ndr) è un soprannome che mi hanno dato i compagni perché dicono che sono come il re dei volatili”.
Sei un para rigori? “Parare un penalty è questione d’istinto, è un duello tra portiere ed attaccante e a me non piace perdere queste sfide”.
Su Leao e Ibrahimmovic: “Leao è un prodigio, sono stato fortunato di aver già giocato con lui al Lille, e ora ci rincontriamo. Lo stesso vale per Ibrahimovic, è sempre un piacere giocare con lui”.
C’è un portiere a cui ti ispiri particolarmente? “Ci sono molti portieri a cui mi ispiro, ne ho studiati tanti per provare a migliorare e sviluppare il mio gioco. Questo è il mio modo di lavorare”.
Sulla nazionale: “Mi sento molto orgoglioso di rappresentare il mio paese e la mia gente, sono fiero di me stesso e considero questo come una ricompensa per tutto il lavoro che ho svolto negli ultimi anni”.
Sul numero di maglia: “Numero 16, è il numero con cui ho iniziato, mi piace come suona MM16 (in francese, ndr). È una cosa che rimarrà con me fino alla fine della mia carriera”.
Un saluto ai tifosi: “Non vedo l’ora di sentire la passione dei tifosi rossoneri, un saluto a tutti i tifosi del Milan”