Maggioranza sotto,niente tamponi in parafamarcia

Andris

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l'italia e' un paese certamente affascinante, quello dei novax piu' oltranzisti contro big pharma, ma che poi comprano obbedienti il paracetamolo da un'unica azienda farmaceutica, che ne ha praticamente il monopolio assoluto, e ogni italiano usa il nome commerciale piuttosto quello del principio attivo. Costo 5 euro, e lo compri solo in farmacia. Qui in UK il paracetamolo costa 50 centesimi al supermercato. E vi stupite che non vogliono far vendere i tamponi rapidi in farmacia? (in UK sono gratis, in germania costano pochi euro e la Spagna ha appena annunciato il costo calmierato di 2 euro e 90). L'importante e' che siate convinti che vaccinarsi e' sbagliato ma continuiate a pagare carissimo le vostre medicine.
no, non è la vendita dei tamponi di cui si parla e comunque si vendono
si chiedeva di fare test covid in parafarmacia e rilasciare green pass quindi, così non vanno tutti ai laboratori o alle farmacie che nei giorni di punta dicono di non poterne più fare
 

Andris

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ecco la risposta del presidente nazionale, Davide Giuseppe Gullotta, delle parafarmacie italiane.
Distrutta totalmente Italia viva e le sue falsità


"La bocciatura dell'emendamento Castaldi/De Petris su tamponi eseguibili in parafarmacia in prima commissione al Senato dimostra che anche in un periodo di crisi ed emergenza come quello che stiamo vivendo, il buon senso e la logica sono superati dall'arroganza di una lobby.

Votare contro l'emendamento che avrebbe permesso di effettuare i tamponi nelle parafarmacie dimostra la miopia di quei partiti che hanno di fatto ignorato le esigenze dei tanti cittadini italiani che hanno bisogno di un tampone e si trovano a dover affrontare file di ore
.

Ci lasciano sgomenti le dichiarazioni della Senatrice di Italia Viva, Annamaria Parente, che motiva il suo voto contro l'emendamento dicendo che le parafarmacie: 'non fanno parte del servizio sanitario nazionale, se non pochissime, quindi non sono nelle piattaforme che gestiscono le tessere sanitarie'.
Sarebbe quindi stato necessario, a suo avviso, 'creare un piattaforma parallela su dati sensibili' ma 'somministrare tamponi anti Covid non è come dare un'aspirina al banco'".

Queste affermazioni dimostrano quanto la senatrice non conosca le parafarmacie o sia stata male informata. Le parafarmacie infatti fanno proprio parte del SSN perché ogni parafarmacia (e non solo alcune) ha un codice univoco di tracciabilità del farmaco (rilasciato dal Ministero della Salute), le parafarmacie inviano periodicamente al sistema TS i dati per il 730 precompilato, le parafarmacie inviano i dati degli scontrini parlanti all'Agenzia delle entrate e le parafarmacie inviano i dati per le ricette elettroniche veterinarie anche di farmaci in triplice copia e non ripetibili (non dispensano solo banali aspirine come affermato dalla senatrice).
Le dichiarazioni della senatrice se non fossero anche offensive sarebbero addirittura comiche per quanto sono errate.
Ci chiediamo come un politico che ricopre incarichi così importanti possa ignorare e votare di conseguenza su questioni così importanti e che coinvolgono la salute di tanti cittadini"
.


Il Giorno


pronto, radio Leopolda ? qualche commento ?
niente, non prende la linea
 
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