Il treno l'abbiamo perso quando per una fuga a Chernobyil ha vinto il no al nucleare perché pericolosa quando tutta l'Europa se ne è sbattuta accettando il pericolo. Che poi parliamoci chiaro: si è votato no al nucleare perché è pericolosa ma abbiamo due centrali nucleari dietro l'angolo: una francese al confine una svizzera. La radioattività è arrivata dall'Ucraina figurarsi se non arriva dai nostri confini se accadesse qualcosa in quelle due. Ma noi da bravi italiani verdi e perbenisti "No al nucleare perché è radioattiva!" costringendoci completamente. Da quel giorno:
-Compriamo energia dalla Francia
-Compriamo energia dalla Svizzera
-Compriamo Gas dall'estero
Geni assoluti vero?
Col nucleare ai tempi coprivamo mediamente il 2-3% del nostro fabbisogno. Quindi dovevamo importare lo stesso energia, in più importavamo tecnologia e materie prime per far funzionare le centrali che avevamo. Aveva dei costi esorbitanti rispetto all’effettivo apporto.
Ci sarebbe convenuto mantenerle? Impossibile dirlo, a meno che non si voglia dare una risposta puramente ideologica. Infatti, se con le centrali che avevamo ai tempi coprivamo il 2-3% del fabbisogno di trent’anni fa, sarebbe stato sicuramente necessario costruire parecchie altre centrali per avere una copertura soddisfacente del fabbisogno attuale. Come sarebbe stato gestito questo ipotetico programma energico nucleare? La tecnologia sarebbe stata Made in Italy o importata? Dove, come, quando, in e con quanto avrebbero costruito? Per coprire che percentuale di fabbisogno? Con chi avremmo fatto accordi commerciali per l’approvvigionamento di materie prime per far funzionare le centrali?
Non lo sapremo mai.