L'italia in declino

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Hai ragione ma se avessi scritto "ozio" la mente sarebbe andata subito ad un concetto di pigrizia..ben lontano da quello che invece intendo..
Curare gli interessi stimola curiosità, conoscenza..
è così che si arricchisce la vita..invece io vedo un mondo sempre più di iper professionisti che sanno tutto di una materia..e solo di quella però! Per il resto hanno una cultura sotto i tacchi..

Ma del resto ricordo all'Università, era il mantra ricorrente "bisogna specializzarsi, saper fare una cosa sola, ma bene" e lo ritrovo nel mondo del lavoro oggi: si cerca solo chi sa fare il lavoro..poi il livello umano non lo considera più nessuno

A malincuore, ti devo dire che ancora oggi le Università lavorano in questa direzione: purtroppo, si va alla ricerca di una crescente specializzazione che inficia la preparazione globale dei singoli! E la situazione peggiora con il progredire del livello: se una magistrale implica già un certo taglio, il dottorato porta con sé un “esclusivismo” di ricerca davvero notevole (non più una disciplina, ma un solo argomento). Per quel che mi riguarda, è davvero deludente doversi confrontare con una situazione simile …
 
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io invece vado controcorrente, mi spiego..detesto l'Italia e gli italiani per molti motivi svariati, ma su una cosa il popolo italiano l'apprezzo: è uno dei pochi al mondo che ancora si ribella alla cultura ormai inarrestabile del lavoro prima di ogni cosa.

Gli italiani sono uno dei pochi popoli al mondo che ancora si ricorda dell'esistenza dell'OTIUM; gli antichi infatti che erano molto più saggi di noi disprezzavano il lavoro e curavano solo lo spirito e il corpo lasciando al lavoro solo gli schiavi..
Oggi siamo tutti diventati schiavi e ci sentiamo pure svegli, ce ne vantiamo "Lavoro mille mila ore, sono pieno di responsabilità, etc.." che degenerazione e che spreco di vita...

Io disprezzo i popoli come gli asiatici per cui il lavoro è il fine ultimo della vita, che rendono fin dall'infanzia i bambini degli automi, e che studiano e lavorano in media 12-14 ore al giorno...odio la vita frenetica di chi punta solo al successo..

La cosa bella è che poi arriva per tutti il giorno in cui ci si rende conto di aver gettato la propria vita per il reddito..

Purtroppo però ormai sono rimasti in pochi a pensarla così, a volere un mondo dove esistano uomini liberi e non schiavi inconsapevoli..ormai al 90% delle persone a cui faccio sti discorsi nemmeno riescono a coglierne il senso, e anzi una buona parte di loro sa solo rispondere "io amo il mio lavoro, lo faccio volentieri" (poi però vanno in terapia o dormono 3 ore per notte sommersi dai pensieri)..non capiscono che non amano il loro lavoro ma lo status che gli procura.

PS: sul tuo post comunque sono d'accordo, l'Italia è un paese ormai avviato alla morte

Amen.
A pensarla cosi saremo io, tu e il papa.
Il lavoro ( lo definirei schiavitù) ha distrutto le nostre vite, le famiglie, i rapporti sociali, ecc.
C'era una volta la domenica. -cit-

Filosoficamente parlando, avete stra ragione, e sono pensieri che faccio anche io.

Dipende che vita si vuole fare e dalla circostanze.

Vuoi una vita tranquilla senza eccessi ma dignitosa? vai a fare il tuo lavoretto da 8 ore, non di quelli complessi, di quelli semplici in qualche fabbrica, e campi benissimo.

A me ad esempio piace viaggiare, negli ultimi 2/3 anni avrò speso 15.000 euro di viaggi, e vi assicuro che non sono nato ricco, quello che ho ottenuto l' ho conquistato per meriti e fatica, come avrei fatto senza lavorare tanto sacrificando il tempo libero?

Dipende da cosa uno vuol fare della propria vita, ognuno è libero.

Poi contano anche le circostanze: negli ultimi 2 anni sto lavorando come un dannato (dietro buon aumento), non ho avuto molta scelta, era da fare e lo sto facendo, cosa avrei dovuto fare? licenziarmi? mi sono adeguato... e cosi tocca a moltissimi.

Chi si sceglie una vita stressata e di lavoro h24 solo per far vedere che ha il SUV ai vicini e agli amici, quelli sono stupidi. Ovviamente.
 

juventino

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È difficile risollevare un paese con parlamento e governo completamente esautorati come l’Italia, eh. Qua mancano proprio le basi per pensare di costruire qualcosa.
 

leviatano

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non lo so da dove hai questi dati fonte?
Qui in Germania non capita quasi mai che un idraulico o un elettricista non ti fa una fattura. In italia questo e' un eccezione.
La Germania non ha solo la Daimler, la Daimler credo sia in ottima salute. Ma anche se i cinesi comprassero la Daimler la produzione rimane in Germania. Ma cosa succede con le imprese Italiane comprate dai cinesi? La produzione si trascferisce prima o poi all'estero.
Se tu fossi un imprenditore faresti lostesso. Per produrre una Mercedes in Italia ci vuole piu' tempo e costa di piu'. Il fattore tempo (produttivita' e' molto importante, poi il costo del lavoro fa il resto.)
Adesso dopo la brexit perche' le banche anglosassone non si trasferiscono a Milano e preferiscono Francoforte?
La Barclays, HSBC vogliono trasferire la maggiorparte dei loro dipendenti a francoforte.

Leggiti Anschluss di Giacchè.
Ciò che il capitalismo tedesco fece con la DDR furono prove generali di UE, ovvero nella situazione di palta dove alcuni paesi europei non riescono a fare deficit, e non mi venire a citare Spagna e Portogallo e alla loro fantasmagorica crescita rispetto all'Italia, che hanno dovuto fare dumping sociale per poter di facciata avere una ripresa.
Se vuoi fare del razzismo sull'Italia fallo, che me frega a me, ma stare qui a fare tappeti rossi a un paese come la Germania che ha grandissimi problemi a livello economico e sociale anche no.
Stai benissimo in Germania, tanti complimenti e felice per te.
Ma criticare dall'estero è sempre più facile.
 

juventino

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io invece vado controcorrente, mi spiego..detesto l'Italia e gli italiani per molti motivi svariati, ma su una cosa il popolo italiano l'apprezzo: è uno dei pochi al mondo che ancora si ribella alla cultura ormai inarrestabile del lavoro prima di ogni cosa.

Gli italiani sono uno dei pochi popoli al mondo che ancora si ricorda dell'esistenza dell'OTIUM; gli antichi infatti che erano molto più saggi di noi disprezzavano il lavoro e curavano solo lo spirito e il corpo lasciando al lavoro solo gli schiavi..
Oggi siamo tutti diventati schiavi e ci sentiamo pure svegli, ce ne vantiamo "Lavoro mille mila ore, sono pieno di responsabilità, etc.." che degenerazione e che spreco di vita...

Io disprezzo i popoli come gli asiatici per cui il lavoro è il fine ultimo della vita, che rendono fin dall'infanzia i bambini degli automi, e che studiano e lavorano in media 12-14 ore al giorno...odio la vita frenetica di chi punta solo al successo..

La cosa bella è che poi arriva per tutti il giorno in cui ci si rende conto di aver gettato la propria vita per il reddito..

Purtroppo però ormai sono rimasti in pochi a pensarla così, a volere un mondo dove esistano uomini liberi e non schiavi inconsapevoli..ormai al 90% delle persone a cui faccio sti discorsi nemmeno riescono a coglierne il senso, e anzi una buona parte di loro sa solo rispondere "io amo il mio lavoro, lo faccio volentieri" (poi però vanno in terapia o dormono 3 ore per notte sommersi dai pensieri)..non capiscono che non amano il loro lavoro ma lo status che gli procura.

PS: sul tuo post comunque sono d'accordo, l'Italia è un paese ormai avviato alla morte

Condivido praticamente tutto.
E aggiungo che Bertrand Russel, uno dei più grandi intellettuali della storia, ci scrisse addirittura un libro in cui elogiava l’ozio e criticava duramente la società occidentale perché si lavorava troppo.
 

Milanforever26

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Condivido praticamente tutto.
E aggiungo che Bertrand Russel, uno dei più grandi intellettuali della storia, ci scrisse addirittura un libro in cui elogiava l’ozio e criticava duramente la società occidentale perché si lavorava troppo.

Pensa se avesse visto la società orientale di oggi...praticamente lì il lavoro e la vita non sono nemmeno contesti scindibili..e noi con la globalizzazione, per avere cianfrusaglie inutili a qualche spicciolo in meno, ci siamo venduti la vita a quei ritmi lì..perché oggi si compete con tutto e tutti..
 

Milanforever26

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Filosoficamente parlando, avete stra ragione, e sono pensieri che faccio anche io.

Dipende che vita si vuole fare e dalla circostanze.

Vuoi una vita tranquilla senza eccessi ma dignitosa? vai a fare il tuo lavoretto da 8 ore, non di quelli complessi, di quelli semplici in qualche fabbrica, e campi benissimo.

A me ad esempio piace viaggiare, negli ultimi 2/3 anni avrò speso 15.000 euro di viaggi, e vi assicuro che non sono nato ricco, quello che ho ottenuto l' ho conquistato per meriti e fatica, come avrei fatto senza lavorare tanto sacrificando il tempo libero?

Dipende da cosa uno vuol fare della propria vita, ognuno è libero.

Poi contano anche le circostanze: negli ultimi 2 anni sto lavorando come un dannato (dietro buon aumento), non ho avuto molta scelta, era da fare e lo sto facendo, cosa avrei dovuto fare? licenziarmi? mi sono adeguato... e cosi tocca a moltissimi.

Chi si sceglie una vita stressata e di lavoro h24 solo per far vedere che ha il SUV ai vicini e agli amici, quelli sono stupidi. Ovviamente.

Non pensare sia così facile..una volta era così..oggi? In fabbrica la produttività è esasperata, qui è arrivata solo in alcune multinazionali per ora (le polemiche su amazon..) ma in america o asia è già così..gente in catena di montaggio che lavora col pannolone così non serve fare la pausa per andare a pisciare..
Hai mai visto quelli che montano i telefonini? Sembrano dei robot..

Sono sempre meno i lavori dove "fai le 8 ore e vai a casa"

Non parliamo poi oggi della responsabilizzazione sul lavoro, concetto che mascherato da nobile intento in realtà è l'ennesima trappola che inchioda l'individuo comune al suo lavoro, perché se hai responsabilità (oggi ormai anche nelle mansioni più umili, tipo un magazziniere o un carpentiere) hai pensieri che ti perseguitano anche quando al lavoro non ci sei..
 

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Una riforma a costo zero è lasciar morire i veri incapaci.
Si va sopra i pomodori con il trattore per evitare che il prezzo aumenti. Cosa servono allora gli incentivi per assumere raccoglitori di pomodori? Se si premia il mezzo invece del fine la nostra agricoltura e la nostra industria si trasforma in un "sussidificio".
Va ricordato in che ambito nascono certe attività economiche, se è il caso di continuarle e soprattutto se è il caso di confermare i loro dirigenti piuttosto che sussidiarli per svendere. La repubblica Ceca sulla carta si sarebbe mangiata a colazione qualsiasi altro paese se fosse stata ben amministrata dato che all'indomani dell'indipendenza si è ritrovata con quasi tutta l'industria che serviva a un impero immenso concentrata nel suo piccolo territorio.
 
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Non pensare sia così facile..una volta era così..oggi? In fabbrica la produttività è esasperata, qui è arrivata solo in alcune multinazionali per ora (le polemiche su amazon..) ma in america o asia è già così..gente in catena di montaggio che lavora col pannolone così non serve fare la pausa per andare a pisciare..
Hai mai visto quelli che montano i telefonini? Sembrano dei robot..

Sono sempre meno i lavori dove "fai le 8 ore e vai a casa"

Non parliamo poi oggi della responsabilizzazione sul lavoro, concetto che mascherato da nobile intento in realtà è l'ennesima trappola che inchioda l'individuo comune al suo lavoro, perché se hai responsabilità (oggi ormai anche nelle mansioni più umili, tipo un magazziniere o un carpentiere) hai pensieri che ti perseguitano anche quando al lavoro non ci sei..

Tutto giustissimo, e concordo in pieno.

Io lavoro proprio nel settore carpenteria, seguo un po' tutto il lavoro dell' azienda in cui lavoro, non sono un carpentiere ma ti assicuro che di umile ha ben poco il lavoro dei nostri carpentieri (se mi parli di manovali cambia tutto), è complicato e sono pagati più di chi lavora in banca.

Ma ripeto concordo in tutto, il lavoro ormai è iperstressante, spesso devo lavorare di testa anche quando non sono a lavoro per arrivarci pronto.

Ma o ci si adegua o si muore. Si corre sempre e tutto è stressante perchè ormai come in tutti i settori i prezzi sono tiratissimi.

Il problema alla base è questo, se vuoi stare in piedi bisogna portare l' efficienza al massimo: il guadagno non è più lavorando ma OTTIMIZZANDO il processo.

Non è stressante, di più, ma cosi è.

Se non si sta a questi giochi è un attimo che se ne vanno davvero tutti in Europa dell' est a far fare i lavori con tanta manodopera.

E' giusto sia cosi? no, ma d'altronde il mondo è sempre andato cosi, ciclico.
Anche Roma una volta dominava l' Europa :)

Noi ci lamentiamo tanto, ma su oltre 200 paesi nel mondo, credo che siamo comunque tra i 10/15 che meglio vivono, nonostante tutto.
 

Milanforever26

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Tutto giustissimo, e concordo in pieno.

Io lavoro proprio nel settore carpenteria, seguo un po' tutto il lavoro dell' azienda in cui lavoro, non sono un carpentiere ma ti assicuro che di umile ha ben poco il lavoro dei nostri carpentieri (se mi parli di manovali cambia tutto), è complicato e sono pagati più di chi lavora in banca.

Ma ripeto concordo in tutto, il lavoro ormai è iperstressante, spesso devo lavorare di testa anche quando non sono a lavoro per arrivarci pronto.

Ma o ci si adegua o si muore. Si corre sempre e tutto è stressante perchè ormai come in tutti i settori i prezzi sono tiratissimi.

Il problema alla base è questo, se vuoi stare in piedi bisogna portare l' efficienza al massimo: il guadagno non è più lavorando ma OTTIMIZZANDO il processo.

Non è stressante, di più, ma cosi è.

Se non si sta a questi giochi è un attimo che se ne vanno davvero tutti in Europa dell' est a far fare i lavori con tanta manodopera.

E' giusto sia cosi? no, ma d'altronde il mondo è sempre andato cosi, ciclico.
Anche Roma una volta dominava l' Europa :)

Noi ci lamentiamo tanto, ma su oltre 200 paesi nel mondo, credo che siamo comunque tra i 10/15 che meglio vivono, nonostante tutto.

Però se non parte dalla cima un cambio di rotta sarà sempre peggio..perché quelli sotto spingono per emergere e noi invece di mostrare un altro modo di vivere spingiamo ancora di più sull'acceleratore..
Non parliamo poi di che fogna stiamo rendendo il mondo con gli scarti prodotti dal nostro stile di vita...

Sei nel reparto carpenteria? Potrai capire benissimo allora il concetto che ti dicevo..uno pensa al metalmeccanico e si immagina un settore di manodopera..quindi lavoro fisico ma testa sgombera...
Invece oggi è un tripudio di norme tecniche che cambiano ogni 2 anni, vincoli da rispettare, certificazioni di prodotto, procedure, controlli qualità...e non parliamo di sicurezza..se uno ha responsabilità, che partono dal banale preposto di reparto, vive nel terrore che un collega sottoposto si schiacci un dito
 
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