Leao da... NBA. I numeri e le statistiche da tripla doppia.

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Tuttosport: Se esistesse nel calcio, come nel basket, la definizione di “tripla doppia”, utilizzata per indicare un giocatore capace di primeggiare in tre specifiche statistiche in una singola partita, Rafael Leao sarebbe primo nel computo generale di questa speciale graduatoria. Il derby, dopo alcune giornate in chiaro-scuro, ha riportato in vetrina il talento dell’attaccante portoghese del Milan, capace con le sue giocate di mettere ko i nerazzurri, storditi dalla sua abilità nel mixare velocità e incisività. In Serie A non ci sono attaccanti simili. Lo dicono le partite dell’ultimo anno e mezzo, lo dicono i dati dell’attuale campionato e pure di quello scorso, con Leao sempre ai primi posti - prendendo in esame solamente i giocatori offensivi - in tre particolari categorie statistiche: tiri totali, assist e dribbling (riusciti e tentati).

Leao, per lo strapotere fisico che sta dimostrando da alcuni mesi, può essere paragonato a Giannis Antetokounmpo, il fenomenale cestista greco campione con i Milwaukee Bucks nel campionato NBA 2021 e votato per due stagioni (’18-19 e ’19-20) mvp della lega americana. Vincitore in campionato ed mvp, proprio come Leao nella stagione scorsa. Antetokounmpo - che venerdì sera, proprio dopo il derby, a Milano, ha guidato la sua Grecia al successo contro l’Italia negli Europei di basket - è un fenomeno a livello planetario, un giocatore che a 27 anni è nel pieno della sua maturità sportiva, decisivo in quasi tutte le sue partite. Leao è di cinque anni più giovane, è in crescita, ma deve ancora trovare una continuità di prestazioni fra una gara e l'altra (e dentro di essa nei 90 minuti) e a livello europeo deve ancora dimostrare il valore evidenziato in A. I paragoni fatti con Mbappé o Henry negli ultimi mesi ci stanno a livello di potenzialità tecniche, ma è evidente che uno step in avanti andrà fatto, sia sotto l'aspetto della citata continuità, sia sotto quello della cattiveria sottoporta. Con l'Inter questo si è visto, ora il nuovo banco di prova è la Champions, già domani sera per l'esordio stagionale a Salisburgo. Ma dicevamo di Antetokounmpo e della "tripla doppia": il greco nell'ultima annata di Nba ha chiuso con una media a partita di 29.9 punti, 11.6 rimbalzi e 5.8 assist. Solitamente per "tripla doppia" si intendono tre statistiche in doppia cifra. Antetokounmpo è un'ala-centro, dunque non un playmaker che fa dei passaggi la sua arma principale, ma la media di 5.8 rimane notevole. Così come Leao: non è un centravanti e dunque non gli si chiedono 25 gol a stagione, ma gli 11 dell'ultimo campionato dovranno aumentare. E infatti siamo già a 3 dopo 5 giornate. Ma è nelle tre statistiche elencate all'inizio dell'articolo che Leao domina, se confrontato con gli altri attaccanti della Serie A. Il portoghese è nelle prime tre posizioni per tiri totali (23 contro i 25 di Osimhen), assist (2) e dribbling riusciti (8); nessuno sul podio in una di queste categoria è nelle prime tre posizioni nelle altre. Come Leao, l'universale della Serie A
 

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Tuttosport: Se esistesse nel calcio, come nel basket, la definizione di “tripla doppia”, utilizzata per indicare un giocatore capace di primeggiare in tre specifiche statistiche in una singola partita, Rafael Leao sarebbe primo nel computo generale di questa speciale graduatoria. Il derby, dopo alcune giornate in chiaro-scuro, ha riportato in vetrina il talento dell’attaccante portoghese del Milan, capace con le sue giocate di mettere ko i nerazzurri, storditi dalla sua abilità nel mixare velocità e incisività. In Serie A non ci sono attaccanti simili. Lo dicono le partite dell’ultimo anno e mezzo, lo dicono i dati dell’attuale campionato e pure di quello scorso, con Leao sempre ai primi posti - prendendo in esame solamente i giocatori offensivi - in tre particolari categorie statistiche: tiri totali, assist e dribbling (riusciti e tentati).

Leao, per lo strapotere fisico che sta dimostrando da alcuni mesi, può essere paragonato a Giannis Antetokounmpo, il fenomenale cestista greco campione con i Milwaukee Bucks nel campionato NBA 2021 e votato per due stagioni (’18-19 e ’19-20) mvp della lega americana. Vincitore in campionato ed mvp, proprio come Leao nella stagione scorsa. Antetokounmpo - che venerdì sera, proprio dopo il derby, a Milano, ha guidato la sua Grecia al successo contro l’Italia negli Europei di basket - è un fenomeno a livello planetario, un giocatore che a 27 anni è nel pieno della sua maturità sportiva, decisivo in quasi tutte le sue partite. Leao è di cinque anni più giovane, è in crescita, ma deve ancora trovare una continuità di prestazioni fra una gara e l'altra (e dentro di essa nei 90 minuti) e a livello europeo deve ancora dimostrare il valore evidenziato in A. I paragoni fatti con Mbappé o Henry negli ultimi mesi ci stanno a livello di potenzialità tecniche, ma è evidente che uno step in avanti andrà fatto, sia sotto l'aspetto della citata continuità, sia sotto quello della cattiveria sottoporta. Con l'Inter questo si è visto, ora il nuovo banco di prova è la Champions, già domani sera per l'esordio stagionale a Salisburgo. Ma dicevamo di Antetokounmpo e della "tripla doppia": il greco nell'ultima annata di Nba ha chiuso con una media a partita di 29.9 punti, 11.6 rimbalzi e 5.8 assist. Solitamente per "tripla doppia" si intendono tre statistiche in doppia cifra. Antetokounmpo è un'ala-centro, dunque non un playmaker che fa dei passaggi la sua arma principale, ma la media di 5.8 rimane notevole. Così come Leao: non è un centravanti e dunque non gli si chiedono 25 gol a stagione, ma gli 11 dell'ultimo campionato dovranno aumentare. E infatti siamo già a 3 dopo 5 giornate. Ma è nelle tre statistiche elencate all'inizio dell'articolo che Leao domina, se confrontato con gli altri attaccanti della Serie A. Il portoghese è nelle prime tre posizioni per tiri totali (23 contro i 25 di Osimhen), assist (2) e dribbling riusciti (8); nessuno sul podio in una di queste categoria è nelle prime tre posizioni nelle altre. Come Leao, l'universale della Serie A
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Leao, per lo strapotere fisico che sta dimostrando da alcuni mesi, può essere paragonato a Giannis Antetokounmpo, il fenomenale cestista greco campione con i Milwaukee Bucks nel campionato NBA 2021 e votato per due stagioni (’18-19 e ’19-20) mvp della lega americana. Vincitore in campionato ed mvp, proprio come Leao nella stagione scorsa. Antetokounmpo - che venerdì sera, proprio dopo il derby, a Milano, ha guidato la sua Grecia al successo contro l’Italia negli Europei di basket - è un fenomeno a livello planetario, un giocatore che a 27 anni è nel pieno della sua maturità sportiva, decisivo in quasi tutte le sue partite. Leao è di cinque anni più giovane, è in crescita, ma deve ancora trovare una continuità di prestazioni fra una gara e l'altra (e dentro di essa nei 90 minuti) e a livello europeo deve ancora dimostrare il valore evidenziato in A. I paragoni fatti con Mbappé o Henry negli ultimi mesi ci stanno a livello di potenzialità tecniche, ma è evidente che uno step in avanti andrà fatto, sia sotto l'aspetto della citata continuità, sia sotto quello della cattiveria sottoporta. Con l'Inter questo si è visto, ora il nuovo banco di prova è la Champions, già domani sera per l'esordio stagionale a Salisburgo. Ma dicevamo di Antetokounmpo e della "tripla doppia": il greco nell'ultima annata di Nba ha chiuso con una media a partita di 29.9 punti, 11.6 rimbalzi e 5.8 assist. Solitamente per "tripla doppia" si intendono tre statistiche in doppia cifra. Antetokounmpo è un'ala-centro, dunque non un playmaker che fa dei passaggi la sua arma principale, ma la media di 5.8 rimane notevole. Così come Leao: non è un centravanti e dunque non gli si chiedono 25 gol a stagione, ma gli 11 dell'ultimo campionato dovranno aumentare. E infatti siamo già a 3 dopo 5 giornate. Ma è nelle tre statistiche elencate all'inizio dell'articolo che Leao domina, se confrontato con gli altri attaccanti della Serie A. Il portoghese è nelle prime tre posizioni per tiri totali (23 contro i 25 di Osimhen), assist (2) e dribbling riusciti (8); nessuno sul podio in una di queste categoria è nelle prime tre posizioni nelle altre. Come Leao, l'universale della Serie A
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Leao, per lo strapotere fisico che sta dimostrando da alcuni mesi, può essere paragonato a Giannis Antetokounmpo, il fenomenale cestista greco campione con i Milwaukee Bucks nel campionato NBA 2021 e votato per due stagioni (’18-19 e ’19-20) mvp della lega americana. Vincitore in campionato ed mvp, proprio come Leao nella stagione scorsa. Antetokounmpo - che venerdì sera, proprio dopo il derby, a Milano, ha guidato la sua Grecia al successo contro l’Italia negli Europei di basket - è un fenomeno a livello planetario, un giocatore che a 27 anni è nel pieno della sua maturità sportiva, decisivo in quasi tutte le sue partite. Leao è di cinque anni più giovane, è in crescita, ma deve ancora trovare una continuità di prestazioni fra una gara e l'altra (e dentro di essa nei 90 minuti) e a livello europeo deve ancora dimostrare il valore evidenziato in A. I paragoni fatti con Mbappé o Henry negli ultimi mesi ci stanno a livello di potenzialità tecniche, ma è evidente che uno step in avanti andrà fatto, sia sotto l'aspetto della citata continuità, sia sotto quello della cattiveria sottoporta. Con l'Inter questo si è visto, ora il nuovo banco di prova è la Champions, già domani sera per l'esordio stagionale a Salisburgo. Ma dicevamo di Antetokounmpo e della "tripla doppia": il greco nell'ultima annata di Nba ha chiuso con una media a partita di 29.9 punti, 11.6 rimbalzi e 5.8 assist. Solitamente per "tripla doppia" si intendono tre statistiche in doppia cifra. Antetokounmpo è un'ala-centro, dunque non un playmaker che fa dei passaggi la sua arma principale, ma la media di 5.8 rimane notevole. Così come Leao: non è un centravanti e dunque non gli si chiedono 25 gol a stagione, ma gli 11 dell'ultimo campionato dovranno aumentare. E infatti siamo già a 3 dopo 5 giornate. Ma è nelle tre statistiche elencate all'inizio dell'articolo che Leao domina, se confrontato con gli altri attaccanti della Serie A. Il portoghese è nelle prime tre posizioni per tiri totali (23 contro i 25 di Osimhen), assist (2) e dribbling riusciti (8); nessuno sul podio in una di queste categoria è nelle prime tre posizioni nelle altre. Come Leao, l'universale della Serie A

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