Juve: rischio esclusione da coppe. Tutti i club coinvolti.

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Gli altri club coinvolti,prima che facciano i nomi loro li possiamo anticipare noi,anzi,lo facciamo da anni,sono: atalanta,judinese,genoa,sampdoria,cagliari,sassuolo, ora fate caso ad una cosa,i Percassi appena arrivata la puzza di bruciato hanno ceduto la societa',i Pozzo si vocifera vogliono vendere,il genoa e il cagliari sono sprofondate in B appena e' venuta a mancare la tutela della casa madre e quest'anno li raggiunge pure la samp.E il sassuolo?Beh,nel sassuolo lavora Carnevali,la cui figlia e' dipendente della juve...

Agnelli dice a Percassi:
«Su un numero di elementi che abbiamo, io in questo momento devo stare fermo perché abbiamo Consob, Guardia di Finanza e qualsiasi cosa che ci stan guardando (…) su gli ultimi due anni. Allora io vorrei chiudere questa roba qua e poi tornare a mettere a posto, consapevole di quello che abbiamo, le varie situazioni».
Più avanti Percassi accenna anche all’esistenza di una lettera relativa all’affare Romero, passato dall’Atalanta al Tottenham dopo essere stato ceduto dalla Juve all’Atalanta:
«Io quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori, perché dovessimo andare in giudizio viene fuori che ho fatto falso in bilancio».

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Al telefono con il direttore generale del Pisa, Giovanni Corrado, l’ex capo dell’area tecnica della Juventus, Fabio Paratici, parla del giovane Lucca.

«L’ho sempre fatto, l’ho fatto con Caldara (…) l’operazione devi farmela fare a me! Dammi retta, l’operazione la faccio io anche per il Pisa! Tu devi darmi solo le linee, il resto lo metto a posto io. L’ho fatto per il Genoa tutta la vita, l’ho fatto per l’Atalanta tutta la vita, l’ho fatto per il Sassuolo tutta la vita (…) Quando io ho i parametri dopo sistemo tutto (…)».

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Il sistema delle succursali gobbe in poche parole. :asd:
 

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Repubblica: la richiesta di rinvio a giudizio dei vertici societari, ormai dimissionari, l’effetto domino sul calcio italino e il rischio di esclusione dalle coppe: l’inchiesta che coinvolge la Juventus promette di sconvolgere il mondo del pallone. Dopo la Consob, la procura di Torino e quella della Figc, sui conti del club ha aperto un procedimento anche la Uefa. In una nota ufficiale, l’organo di controllo finanziario della federazione europea (Cfcb) comunica: “La prima sezione ha avviato un’indagine sulla Juventus. Coopererà con le autorità nazionali e si con- centrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche”.

Se i procedimenti dovessero accertare che la Juventus ha mes- so a bilancio dati falsi, la Uefa potrebbe annullare l’accordo firmato con il club lo scorso agosto, che prevedeva il pagamento di 3,5 mln per compensare lo scostamento di bilancio tra il 2019 e il 2022. Nel dettaglio, nel caso in cui la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella comunicata alla Uefa al momento della conclusione dell’accordo, “la Cfcb si riserva il diritto di rescindere l’accordo stesso, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le regole procedurali Uefa applicabili”. In pratica, l’istituzione di Nyon potrebbe mettere in campo nei confronti del club un’ampia gamma di sanzioni, economiche e sportive, a seconda della gravità dei fatti accertati. Per violazioni molto gravi, oltre a multe consistenti, sarebbe ipotizzabile anche l’esclusione dalle coppe europee.

Ieri intanto sono state firmate e depositate dai magistrati della procura di Torino le richieste di rinvio a giudizio per Andrea Agnelli, presidente dimissionario della Juventus, altre undici persone, e la società bianconera. Dovranno difendersi dalle accuse notificate il 24 ottobre: plusvalenze fittizie per 155 milioni, comunicazione di perdite di esercizio inferiori a quelle reali, notizie false sulla manovra relativa agli stipendi.

«Gestire i momenti di negatività è importante», ha raccontato ieri Allegri nel seminario tenuto all’Università politecnica delle Marche, quasi un manifesto del momento del club: «Questi momenti vanno gestiti con lucidità, rimanendo un po’ staccati dagli aspetti emozionali». Nel frattempo gli scenari potrebbero mutare sensibilmente, sia per la Juventus che per altri club eventualmente coinvolti nell’inchiesta, come spiegato dal ministro dello Sport Andrea Abodi: «La situazione della Juventus è la punta estrema e, per certi versi, anche clamorosa, di un fenomeno su cui non possiamo voltarci dall’altra parte. Probabilmente la Juve non è l’unica». Leggendo le carte emergono criticità che coinvolgono club italiani e stranieri che con i bianconeri avevano un rapporto di “collaborazione e di partnership”: Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese ma anche Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara, Genoa e le straniere Lugano, Basilea, Marsiglia e Sion.

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Agnelli dice a Percassi:
«Su un numero di elementi che abbiamo, io in questo momento devo stare fermo perché abbiamo Consob, Guardia di Finanza e qualsiasi cosa che ci stan guardando (…) su gli ultimi due anni. Allora io vorrei chiudere questa roba qua e poi tornare a mettere a posto, consapevole di quello che abbiamo, le varie situazioni».
Più avanti Percassi accenna anche all’esistenza di una lettera relativa all’affare Romero, passato dall’Atalanta al Tottenham dopo essere stato ceduto dalla Juve all’Atalanta:
«Io quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori, perché dovessimo andare in giudizio viene fuori che ho fatto falso in bilancio».

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Al telefono con il direttore generale del Pisa, Giovanni Corrado, l’ex capo dell’area tecnica della Juventus, Fabio Paratici, parla del giovane Lucca.

«L’ho sempre fatto, l’ho fatto con Caldara (…) l’operazione devi farmela fare a me! Dammi retta, l’operazione la faccio io anche per il Pisa! Tu devi darmi solo le linee, il resto lo metto a posto io. L’ho fatto per il Genoa tutta la vita, l’ho fatto per l’Atalanta tutta la vita, l’ho fatto per il Sassuolo tutta la vita (…) Quando io ho i parametri dopo sistemo tutto (…)».

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Il sistema delle succursali gobbe in poche parole. :asd:
Ma guarda tu, tre squadre a caso! Non se n'era accorto proprio nessuno! :sisi:
 
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Repubblica riporta anche intercettazioni di Stefano Bertola che dice: "Non c’è criterio nel modo in cui spendiamo i soldi. Non c’è da stupirsi se in due anni abbiamo chiesto 700 milioni di euro agli azionisti".

Mentre il ds Cherubini afferma, sempre intercettato: "Giuro ho avuto delle sere che tornavo a casa e mi veniva da vomitare solo a pensarci".

Il quotidiano riporta anche una telefonata tra Paratici e Bonucci.
 

Lineker10

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Repubblica: la richiesta di rinvio a giudizio dei vertici societari, ormai dimissionari, l’effetto domino sul calcio italino e il rischio di esclusione dalle coppe: l’inchiesta che coinvolge la Juventus promette di sconvolgere il mondo del pallone. Dopo la Consob, la procura di Torino e quella della Figc, sui conti del club ha aperto un procedimento anche la Uefa. In una nota ufficiale, l’organo di controllo finanziario della federazione europea (Cfcb) comunica: “La prima sezione ha avviato un’indagine sulla Juventus. Coopererà con le autorità nazionali e si con- centrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche”.

Se i procedimenti dovessero accertare che la Juventus ha mes- so a bilancio dati falsi, la Uefa potrebbe annullare l’accordo firmato con il club lo scorso agosto, che prevedeva il pagamento di 3,5 mln per compensare lo scostamento di bilancio tra il 2019 e il 2022. Nel dettaglio, nel caso in cui la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella comunicata alla Uefa al momento della conclusione dell’accordo, “la Cfcb si riserva il diritto di rescindere l’accordo stesso, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le regole procedurali Uefa applicabili”. In pratica, l’istituzione di Nyon potrebbe mettere in campo nei confronti del club un’ampia gamma di sanzioni, economiche e sportive, a seconda della gravità dei fatti accertati. Per violazioni molto gravi, oltre a multe consistenti, sarebbe ipotizzabile anche l’esclusione dalle coppe europee.

Ieri intanto sono state firmate e depositate dai magistrati della procura di Torino le richieste di rinvio a giudizio per Andrea Agnelli, presidente dimissionario della Juventus, altre undici persone, e la società bianconera. Dovranno difendersi dalle accuse notificate il 24 ottobre: plusvalenze fittizie per 155 milioni, comunicazione di perdite di esercizio inferiori a quelle reali, notizie false sulla manovra relativa agli stipendi.

«Gestire i momenti di negatività è importante», ha raccontato ieri Allegri nel seminario tenuto all’Università politecnica delle Marche, quasi un manifesto del momento del club: «Questi momenti vanno gestiti con lucidità, rimanendo un po’ staccati dagli aspetti emozionali». Nel frattempo gli scenari potrebbero mutare sensibilmente, sia per la Juventus che per altri club eventualmente coinvolti nell’inchiesta, come spiegato dal ministro dello Sport Andrea Abodi: «La situazione della Juventus è la punta estrema e, per certi versi, anche clamorosa, di un fenomeno su cui non possiamo voltarci dall’altra parte. Probabilmente la Juve non è l’unica». Leggendo le carte emergono criticità che coinvolgono club italiani e stranieri che con i bianconeri avevano un rapporto di “collaborazione e di partnership”: Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese ma anche Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara, Genoa e le straniere Lugano, Basilea, Marsiglia e Sion.

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Per fortuna in questa indagine non vanno troppo indietro negli anni...

Perchè è sicuro al 100% per me che con l'operazione Bonucci-Caldara-Higuain saremmo coinvolti pure noi in questo casino.
 

danjr

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Al massimo pari…
Calciopoli hanno falsato tutto l’ambito sportivo, con designazioni “ad hoc” di arbitri amici.. peggio di quello c’è solo comprarsi le partite direttamente.
Qui hanno falsato l’ambito sportivo in pari modo ma con metodo diverso, nel senso che non hanno coinvolto arbitri, ma taroccando i bilanci si son potuti permettere giocatori che altri seguendo le regole non han potuto permettersi.

mad ogni modo, ieri come oggi, Juve = onestà. Non è cambiato mai nulla, solo gli strumenti per arrivare a delinquere.
Molto peggio di Calciopoli, qua si parlerebbe di società vincolate per milioni di euro tramite compravendite farlocche
 
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