Juve: la carta CR7 i 6,7 mln e intercettazioni Agnelli dirigenti.

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CorSera: Sulla «carta» di Ronaldo si potrebbe ormai girare una serie tv: l’ultimo particolare è una mail del ds juventino, Federico Cherubini, ad altri dirigenti del club, il 14 ott bre 2021, nella quale si parla di un imminente incontro con Jorge Mendes, l’agente del portoghese. Si discuterebbe anche di 6,7 milioni di euro in ballo con lo stesso procuratore. L’impressione (degli investigatori) è che l’appuntamento fosse per trovare una soluzione alle pendenze che CR7 vanta con la società. «In occasione delle trattative precedenti al trasferimento» di Ronaldo al Manchester United — scrivono i pm di Torino che indagano sui conti della Juve — «sono emersi riferimenti al fatto che al calciatore andrebbero ancora corrisposti circa 29 milioni di euro lordi, in stipendi maturati nel periodo di sospensione della serie A, a causa della pandemia». Ne discutono, in un’intercettazione, il capo dell’ufficio legale Cesare Gabasio, e lo stesso Cherubini. Parlano, nello specifico, di «quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (...) quindi sai se salta fuori (...) ci saltan alla gola tutto sul bilancio i revisori e tutto (...) poi magari dobbiamo fare una transazione finta». Sarebbe l’accordo, tra club e giocatore, per garantire, appunto, il pagamento delle mensilità residue, almeno secondo la ricostruzione fatta dai militari della guardia di finanza. Di seguito, nella telefonata si sente anche: «Non arriverei all’estremo (...) di fare causa perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi (...) nel nostro bilancio». Perché un’altra copia dell’accordo ce l’avrebbe in mano anche CR7: firmata da un dirigente bianconero, probabilmente l’allora capo dell’area tecnica Fabio Paratici, ma non dalla stella portoghese. La soap opera Ronaldo è al centro anche di un’altra intercettazione del 6 settembre, tra l’ad Maurizio Arrivabene e il presidente Andrea Agnelli. Il primo spiega, in sintesi, lo stato della trattativa con il Manchester: «Abbiamo valutato bene tutti i numeri, anche perché ci sono i pregressi dei suoi stipendi maturati col Covid (...) stiamo definendo il meccanismo per fare la nostra controfferta allo United (...) la controfferta è lasciare il fisso e aumentare la parte dei bonus visto che i pregressi di Ronaldo (...) ci abbiam provato in tutti i modi con Jorge (Mendes, ndr) ma non riusciamo a toccargli gli stipendi». Insomma, nessun taglio, quei quattrini arretrati li pretendeva tutti. Ronaldo non avrebbe firmato la «carta» forse per non rischiare eventuali squalifiche, ma l’ha affidata ai suoi commercialisti, a garanzia del debito. Debito di cui parlano anche i sindaci della società, nella relazione al bilancio
 
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CorSera: Sulla «carta» di Ronaldo si potrebbe ormai girare una serie tv: l’ultimo particolare è una mail del ds juventino, Federico Cherubini, ad altri dirigenti del club, il 14 ott bre 2021, nella quale si parla di un imminente incontro con Jorge Mendes, l’agente del portoghese. Si discuterebbe anche di 6,7 milioni di euro in ballo con lo stesso procuratore. L’impressione (degli investigatori) è che l’appuntamento fosse per trovare una soluzione alle pendenze che CR7 vanta con la società. «In occasione delle trattative precedenti al trasferimento» di Ronaldo al Manchester United — scrivono i pm di Torino che indagano sui conti della Juve — «sono emersi riferimenti al fatto che al calciatore andrebbero ancora corrisposti circa 29 milioni di euro lordi, in stipendi maturati nel periodo di sospensione della serie A, a causa della pandemia». Ne discutono, in un’intercettazione, il capo dell’ufficio legale Cesare Gabasio, e lo stesso Cherubini. Parlano, nello specifico, di «quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (...) quindi sai se salta fuori (...) ci saltan alla gola tutto sul bilancio i revisori e tutto (...) poi magari dobbiamo fare una transazione finta». Sarebbe l’accordo, tra club e giocatore, per garantire, appunto, il pagamento delle mensilità residue, almeno secondo la ricostruzione fatta dai militari della guardia di finanza. Di seguito, nella telefonata si sente anche: «Non arriverei all’estremo (...) di fare causa perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi (...) nel nostro bilancio». Perché un’altra copia dell’accordo ce l’avrebbe in mano anche CR7: firmata da un dirigente bianconero, probabilmente l’allora capo dell’area tecnica Fabio Paratici, ma non dalla stella portoghese. La soap opera Ronaldo è al centro anche di un’altra intercettazione del 6 settembre, tra l’ad Maurizio Arrivabene e il presidente Andrea Agnelli. Il primo spiega, in sintesi, lo stato della trattativa con il Manchester: «Abbiamo valutato bene tutti i numeri, anche perché ci sono i pregressi dei suoi stipendi maturati col Covid (...) stiamo definendo il meccanismo per fare la nostra controfferta allo United (...) la controfferta è lasciare il fisso e aumentare la parte dei bonus visto che i pregressi di Ronaldo (...) ci abbiam provato in tutti i modi con Jorge (Mendes, ndr) ma non riusciamo a toccargli gli stipendi». Insomma, nessun taglio, quei quattrini arretrati li pretendeva tutti. Ronaldo non avrebbe firmato la «carta» forse per non rischiare eventuali squalifiche, ma l’ha affidata ai suoi commercialisti, a garanzia del debito. Debito di cui parlano anche i sindaci della società, nella relazione al bilancio
Il caso juve farà comunque giurisprudenza sportiva : se non si troveranno ora risvolti e conseguenze sportive in futuro sarà sempre lecito barare.
 

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CorSera: Sulla «carta» di Ronaldo si potrebbe ormai girare una serie tv: l’ultimo particolare è una mail del ds juventino, Federico Cherubini, ad altri dirigenti del club, il 14 ott bre 2021, nella quale si parla di un imminente incontro con Jorge Mendes, l’agente del portoghese. Si discuterebbe anche di 6,7 milioni di euro in ballo con lo stesso procuratore. L’impressione (degli investigatori) è che l’appuntamento fosse per trovare una soluzione alle pendenze che CR7 vanta con la società. «In occasione delle trattative precedenti al trasferimento» di Ronaldo al Manchester United — scrivono i pm di Torino che indagano sui conti della Juve — «sono emersi riferimenti al fatto che al calciatore andrebbero ancora corrisposti circa 29 milioni di euro lordi, in stipendi maturati nel periodo di sospensione della serie A, a causa della pandemia». Ne discutono, in un’intercettazione, il capo dell’ufficio legale Cesare Gabasio, e lo stesso Cherubini. Parlano, nello specifico, di «quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (...) quindi sai se salta fuori (...) ci saltan alla gola tutto sul bilancio i revisori e tutto (...) poi magari dobbiamo fare una transazione finta». Sarebbe l’accordo, tra club e giocatore, per garantire, appunto, il pagamento delle mensilità residue, almeno secondo la ricostruzione fatta dai militari della guardia di finanza. Di seguito, nella telefonata si sente anche: «Non arriverei all’estremo (...) di fare causa perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi (...) nel nostro bilancio». Perché un’altra copia dell’accordo ce l’avrebbe in mano anche CR7: firmata da un dirigente bianconero, probabilmente l’allora capo dell’area tecnica Fabio Paratici, ma non dalla stella portoghese. La soap opera Ronaldo è al centro anche di un’altra intercettazione del 6 settembre, tra l’ad Maurizio Arrivabene e il presidente Andrea Agnelli. Il primo spiega, in sintesi, lo stato della trattativa con il Manchester: «Abbiamo valutato bene tutti i numeri, anche perché ci sono i pregressi dei suoi stipendi maturati col Covid (...) stiamo definendo il meccanismo per fare la nostra controfferta allo United (...) la controfferta è lasciare il fisso e aumentare la parte dei bonus visto che i pregressi di Ronaldo (...) ci abbiam provato in tutti i modi con Jorge (Mendes, ndr) ma non riusciamo a toccargli gli stipendi». Insomma, nessun taglio, quei quattrini arretrati li pretendeva tutti. Ronaldo non avrebbe firmato la «carta» forse per non rischiare eventuali squalifiche, ma l’ha affidata ai suoi commercialisti, a garanzia del debito. Debito di cui parlano anche i sindaci della società, nella relazione al bilancio
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Zenos

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CorSera: Sulla «carta» di Ronaldo si potrebbe ormai girare una serie tv: l’ultimo particolare è una mail del ds juventino, Federico Cherubini, ad altri dirigenti del club, il 14 ott bre 2021, nella quale si parla di un imminente incontro con Jorge Mendes, l’agente del portoghese. Si discuterebbe anche di 6,7 milioni di euro in ballo con lo stesso procuratore. L’impressione (degli investigatori) è che l’appuntamento fosse per trovare una soluzione alle pendenze che CR7 vanta con la società. «In occasione delle trattative precedenti al trasferimento» di Ronaldo al Manchester United — scrivono i pm di Torino che indagano sui conti della Juve — «sono emersi riferimenti al fatto che al calciatore andrebbero ancora corrisposti circa 29 milioni di euro lordi, in stipendi maturati nel periodo di sospensione della serie A, a causa della pandemia». Ne discutono, in un’intercettazione, il capo dell’ufficio legale Cesare Gabasio, e lo stesso Cherubini. Parlano, nello specifico, di «quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (...) quindi sai se salta fuori (...) ci saltan alla gola tutto sul bilancio i revisori e tutto (...) poi magari dobbiamo fare una transazione finta». Sarebbe l’accordo, tra club e giocatore, per garantire, appunto, il pagamento delle mensilità residue, almeno secondo la ricostruzione fatta dai militari della guardia di finanza. Di seguito, nella telefonata si sente anche: «Non arriverei all’estremo (...) di fare causa perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi (...) nel nostro bilancio». Perché un’altra copia dell’accordo ce l’avrebbe in mano anche CR7: firmata da un dirigente bianconero, probabilmente l’allora capo dell’area tecnica Fabio Paratici, ma non dalla stella portoghese. La soap opera Ronaldo è al centro anche di un’altra intercettazione del 6 settembre, tra l’ad Maurizio Arrivabene e il presidente Andrea Agnelli. Il primo spiega, in sintesi, lo stato della trattativa con il Manchester: «Abbiamo valutato bene tutti i numeri, anche perché ci sono i pregressi dei suoi stipendi maturati col Covid (...) stiamo definendo il meccanismo per fare la nostra controfferta allo United (...) la controfferta è lasciare il fisso e aumentare la parte dei bonus visto che i pregressi di Ronaldo (...) ci abbiam provato in tutti i modi con Jorge (Mendes, ndr) ma non riusciamo a toccargli gli stipendi». Insomma, nessun taglio, quei quattrini arretrati li pretendeva tutti. Ronaldo non avrebbe firmato la «carta» forse per non rischiare eventuali squalifiche, ma l’ha affidata ai suoi commercialisti, a garanzia del debito. Debito di cui parlano anche i sindaci della società, nella relazione al bilancio
Finalmente un po di musica...
 
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CorSera: Sulla «carta» di Ronaldo si potrebbe ormai girare una serie tv: l’ultimo particolare è una mail del ds juventino, Federico Cherubini, ad altri dirigenti del club, il 14 ott bre 2021, nella quale si parla di un imminente incontro con Jorge Mendes, l’agente del portoghese. Si discuterebbe anche di 6,7 milioni di euro in ballo con lo stesso procuratore. L’impressione (degli investigatori) è che l’appuntamento fosse per trovare una soluzione alle pendenze che CR7 vanta con la società. «In occasione delle trattative precedenti al trasferimento» di Ronaldo al Manchester United — scrivono i pm di Torino che indagano sui conti della Juve — «sono emersi riferimenti al fatto che al calciatore andrebbero ancora corrisposti circa 29 milioni di euro lordi, in stipendi maturati nel periodo di sospensione della serie A, a causa della pandemia». Ne discutono, in un’intercettazione, il capo dell’ufficio legale Cesare Gabasio, e lo stesso Cherubini. Parlano, nello specifico, di «quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (...) quindi sai se salta fuori (...) ci saltan alla gola tutto sul bilancio i revisori e tutto (...) poi magari dobbiamo fare una transazione finta». Sarebbe l’accordo, tra club e giocatore, per garantire, appunto, il pagamento delle mensilità residue, almeno secondo la ricostruzione fatta dai militari della guardia di finanza. Di seguito, nella telefonata si sente anche: «Non arriverei all’estremo (...) di fare causa perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi (...) nel nostro bilancio». Perché un’altra copia dell’accordo ce l’avrebbe in mano anche CR7: firmata da un dirigente bianconero, probabilmente l’allora capo dell’area tecnica Fabio Paratici, ma non dalla stella portoghese. La soap opera Ronaldo è al centro anche di un’altra intercettazione del 6 settembre, tra l’ad Maurizio Arrivabene e il presidente Andrea Agnelli. Il primo spiega, in sintesi, lo stato della trattativa con il Manchester: «Abbiamo valutato bene tutti i numeri, anche perché ci sono i pregressi dei suoi stipendi maturati col Covid (...) stiamo definendo il meccanismo per fare la nostra controfferta allo United (...) la controfferta è lasciare il fisso e aumentare la parte dei bonus visto che i pregressi di Ronaldo (...) ci abbiam provato in tutti i modi con Jorge (Mendes, ndr) ma non riusciamo a toccargli gli stipendi». Insomma, nessun taglio, quei quattrini arretrati li pretendeva tutti. Ronaldo non avrebbe firmato la «carta» forse per non rischiare eventuali squalifiche, ma l’ha affidata ai suoi commercialisti, a garanzia del debito. Debito di cui parlano anche i sindaci della società, nella relazione al bilancio
In un mondo giusto ripartirebbero da Gigi Cagni. Ma sappiamo tutti come andrà a finire.
 

UDG

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Intanto la procura rinuncia a misure contro la società e le persone.
 
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Intanto la procura rinuncia a misure contro la società e le persone.
Si beh messa cosi è un po' semplificata.
Hanno rinunciato a fare ricorso perchè il gip ritiene che non ci sia possibilità di reiterare il reato.
Mi sembra normale no? Si sono dimessi, come lo reiterano?
 
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