Jesolo,baby-gang multietnica picchia bagnini

Milanforever26

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Il fenomeno delle baby gang è sempre più grave e diffuso in europa..del resto con i figli lasciati a loro stessi da famiglie prese solo dal lavoro è normale che poi si cerchi "il branco"..

Ma tanto nessuno vuole vedere i reali problemi della società moderna e la colpa è sempre della politica o della tv o dei videogiochi...certo certo...
 

Clarenzio

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Il fenomeno delle baby gang è sempre più grave e diffuso in europa..del resto con i figli lasciati a loro stessi da famiglie prese solo dal lavoro è normale che poi si cerchi "il branco"..

Ma tanto nessuno vuole vedere i reali problemi della società moderna e la colpa è sempre della politica o della tv o dei videogiochi...certo certo...

Si sta mandando alla deriva una discussione sul problema dilagante delle baby gang e più in generale sulle problematiche delle nuove generazioni abbandonate a loro stesse coscientemente. Spiace dirlo, ma questo è comportamento abituale e voluto da parte degli adepti fanatici della dittatura del pensiero (buonista) unico.
Concentriamoci sul lessico, l'uso improprio del termine "multietnico", così da rendere impossibile la ricostruzione e l'analisi del fatto.

Guardare in faccia la società moderna in tutte le sue sfaccettature? Perchè mai se si può sentenziare dai propri eremi, deridendo i villici che non capiscono il mondo osservato da un oblò dorato.
 

gabri65

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Si sta mandando alla deriva una discussione sul problema dilagante delle baby gang e più in generale sulle problematiche delle nuove generazioni abbandonate a loro stesse coscientemente. Spiace dirlo, ma questo è comportamento abituale e voluto da parte degli adepti fanatici della dittatura del pensiero (buonista) unico.
Concentriamoci sul lessico, l'uso improprio del termine "multietnico", così da rendere impossibile la ricostruzione e l'analisi del fatto.

Guardare in faccia la società moderna in tutte le sue sfaccettature? Perchè mai se si può sentenziare dai propri eremi, deridendo i villici che non capiscono il mondo osservato da un oblò dorato.

Mi spiace, ma il tuo intervento, ancorché (purtroppo) corretto, è totalmente fuori luogo a queste latitudini, visto la platea degli ascoltatori, e cadrà nel nulla.

Io in primis sono stato tratto in inganno dall'uso di questa parola, "multietnicità", che in questo contesto vuol dire tutto tranne che "indigeno". In un ristorante multietnico si mangia tutto tranne che italiano. Mi sono fatto un giretto per approfondire, e come prevedibile, se ne vedono di tutti i colori, anche quelli non visibili.

Ovviamente è stato dato contro alle istituzioni, e adesso è diventato un delitto anche usare la parola "etnia", che tra breve diventerà una offesa come la parola "razza". Peccato che la natura ha impiegato milioni di anni per produrre una diversità biologica per ovvii motivi, e che adesso noi riteniamo una offesa.

La "multietnicità" adesso è diventato sinonimo di "artificio sintattico per addossare la colpa agli stranieri e giustificare gli italiani", quando magari la cosa è totalmente l'opposto.

Naturalmente, con banalità disarmante e prevedibile, sono accorse migliaia di persone a difendere la parte "multietnica" della baby-gang, con le solite assurde motivazioni sinistroidi, e nessuno ha speso una parola per i bagnini finiti all'ospedale.

La vedo brutta, qui finché tutto il popolo non finisce all'ospedale a causa di questi eventi, non si renderà conto di cosa stiamo facendo.
 
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Si sta mandando alla deriva una discussione sul problema dilagante delle baby gang e più in generale sulle problematiche delle nuove generazioni abbandonate a loro stesse coscientemente. Spiace dirlo, ma questo è comportamento abituale e voluto da parte degli adepti fanatici della dittatura del pensiero (buonista) unico.
Concentriamoci sul lessico, l'uso improprio del termine "multietnico", così da rendere impossibile la ricostruzione e l'analisi del fatto.

Guardare in faccia la società moderna in tutte le sue sfaccettature? Perchè mai se si può sentenziare dai propri eremi, deridendo i villici che non capiscono il mondo osservato da un oblò dorato.
Ma guarda che sei che tu ti stai fissando sulla mia precisazione del significato di "multietnico". Era solo una precisazione dovuta al fatto che ormai l'idea diffusa è che la nazionalità di chi delinque sia elemento importante nell'analisi di un fatto di cronaca. E questa non è certamente responsabilità di chi, come me, si limita a distinguere tra delinquenti e non delinquenti, senza ulteriori distinzioni.
 

Milanforever26

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Ma guarda che sei che tu ti stai fissando sulla mia precisazione del significato di "multietnico". Era solo una precisazione dovuta al fatto che ormai l'idea diffusa è che la nazionalità di chi delinque sia elemento importante nell'analisi di un fatto di cronaca. E questa non è certamente responsabilità di chi, come me, si limita a distinguere tra delinquenti e non delinquenti, senza ulteriori distinzioni.

In realtà in una analisi sociale intellettualmente onesta è fondamentale prendere in considerazione ogni aspetto per verificare gli impatti dei cambiamenti sociali.
Se io verifico, parlo per ipotesi, che nelle zone in cui la presenza di immigrati è maggiore il tasso di criminalità minorile è significativamente più alto non è un dato trascurabile, significa magari che le politiche di integrazione non funzionano, che magari la creazione di gruppi di certe etnie che fanno delinquenza attirano dentro anche giovani italiani che magari sono al margine della società e trovano un humus in cui mescolarsi..

Fare finta di nulla è pericoloso, la politica deve governare gli eventi non subirli passivamente
 

gabri65

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In realtà in una analisi sociale intellettualmente onesta è fondamentale prendere in considerazione ogni aspetto per verificare gli impatti dei cambiamenti sociali.
Se io verifico, parlo per ipotesi, che nelle zone in cui la presenza di immigrati è maggiore il tasso di criminalità minorile è significativamente più alto non è un dato trascurabile, significa magari che le politiche di integrazione non funzionano, che magari la creazione di gruppi di certe etnie che fanno delinquenza attirano dentro anche giovani italiani che magari sono al margine della società e trovano un humus in cui mescolarsi..

Fare finta di nulla è pericoloso, la politica deve governare gli eventi non subirli passivamente

Assolutamente vero.

Ma guarda che sei che tu ti stai fissando sulla mia precisazione del significato di "multietnico". Era solo una precisazione dovuta al fatto che ormai l'idea diffusa è che la nazionalità di chi delinque sia elemento importante nell'analisi di un fatto di cronaca. E questa non è certamente responsabilità di chi, come me, si limita a distinguere tra delinquenti e non delinquenti, senza ulteriori distinzioni.

Guarda amico SunBurn (stesse iniziali di belluccone :asd:), che sono sicuro che la pressoché totalità della gente la pensa come te, e mi ci metto anch'io. Però questa responsabilità la si esplica anche applicando la prevenzione, cioè impedire che arrivino da noi gente non ben identificata, e che sono spesso sorgente di degrado, non per cause loro dirette.

Questo non vuol dire dare contro ai "multietnici" per assurde motivazioni razziali che vengono costantemente e stucchevolemente tirate in ballo. Io vado a giocare a calcetto, quando il fisico me lo permette, con gente straniera, composta da musulmani, marocchini, peruviani, etc. Si sono ben integrati, lavorano e sono brave persone.

Dico questo anche per ricollegarsi alle discussioni precedenti. Sono d'accordo che non bisogna puntare il dito contro lo straniero, e posto che non esiste una scala di gravità unanime, mi va meglio l'extracomunitario che ruba nel supermercato per necessità piuttosto del mafioso italiano che affossa un intera città. Si sta puntando il dito, come reazione, verso quella parte ormai trita e ritrita di pensiero simil-politico-sociale che difende a tutti i costi chi viene dall'esterno, con scuse insensate e facendosi scudo del concetto di umanità, ma non dice mai niente contro i potentati (indigeni) delle famiglie che riducono questo paese in macerie.

Ma qui se si fa qualcosa contro la mafia, passa inosservato, se si tocca (indirettamente) uno straniero, apriti cielo.
 
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In realtà in una analisi sociale intellettualmente onesta è fondamentale prendere in considerazione ogni aspetto per verificare gli impatti dei cambiamenti sociali.
Se io verifico, parlo per ipotesi, che nelle zone in cui la presenza di immigrati è maggiore il tasso di criminalità minorile è significativamente più alto non è un dato trascurabile, significa magari che le politiche di integrazione non funzionano, che magari la creazione di gruppi di certe etnie che fanno delinquenza attirano dentro anche giovani italiani che magari sono al margine della società e trovano un humus in cui mescolarsi..

Fare finta di nulla è pericoloso, la politica deve governare gli eventi non subirli passivamente
Il tuo discorso è corretto e lo condivido, MA è un tipo di analisi che sta su un piano completamente diverso dal racconto e dall'analisi del singolo fatto di cronaca perché richiede competenze multidisciplinari: raccolta di dati, analisi statistiche, analisi sociologiche del contesto, valutazioni di tipo criminologico e via dicendo.
Per il comune cittadino, semplice fruitore di notizie di cronaca, dovrebbe essere indifferente se il Tizio che ammazza Caio sia italiano, tunisino o venusiano.
 

7AlePato7

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Il tuo discorso è corretto e lo condivido, MA è un tipo di analisi che sta su un piano completamente diverso dal racconto e dall'analisi del singolo fatto di cronaca perché richiede competenze multidisciplinari: raccolta di dati, analisi statistiche, analisi sociologiche del contesto, valutazioni di tipo criminologico e via dicendo.
Per il comune cittadino, semplice fruitore di notizie di cronaca, dovrebbe essere indifferente se il Tizio che ammazza Caio sia italiano, tunisino o venusiano.
L’enfasi eccessiva verso la nazionalitá dei criminali fa sì che non ci si concentri sulla gravità del fatto di cronaca, bensì sul solito discorso trito e ritrito dell’integrazione. Quasi che l’integrazione sia un problema da sanare, piuttosto che un naturale e fisiologico processo che è destinato a completarsi.
 
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Assolutamente vero.



Guarda amico SunBurn (stesse iniziali di belluccone :asd:), che sono sicuro che la pressoché totalità della gente la pensa come te, e mi ci metto anch'io. Però questa responsabilità la si esplica anche applicando la prevenzione, cioè impedire che arrivino da noi gente non ben identificata, e che sono spesso sorgente di degrado, non per cause loro dirette.

Questo non vuol dire dare contro ai "multietnici" per assurde motivazioni razziali che vengono costantemente e stucchevolemente tirate in ballo. Io vado a giocare a calcetto, quando il fisico me lo permette, con gente straniera, composta da musulmani, marocchini, peruviani, etc. Si sono ben integrati, lavorano e sono brave persone.

Dico questo anche per ricollegarsi alle discussioni precedenti. Sono d'accordo che non bisogna puntare il dito contro lo straniero, e posto che non esiste una scala di gravità unanime, mi va meglio l'extracomunitario che ruba nel supermercato per necessità piuttosto del mafioso italiano che affossa un intera città. Si sta puntando il dito, come reazione, verso quella parte ormai trita e ritrita di pensiero simil-politico-sociale che difende a tutti i costi chi viene dall'esterno, con scuse insensate e facendosi scudo del concetto di umanità, ma non dice mai niente contro i potentati (indigeni) delle famiglie che riducono questo paese in macerie.
Questo, a mio parere, è il problema di fondo della politica italiana: si cerca di indirizzare l'attenzione dell'opinione pubblica per orientarne il pensiero, senza mai andare alla radice dei problemi ed affrontarli.
Secondo te, Salvini ha fatto tutto quel teatrino sulla Sea Watch perché convinto che la comandante abbia compiuto un atto di violenza bellica contro il nostro Paese o perché in questi giorni a livello europeo si sta discutendo della procedura di infrazione nei confronti dell'Italia? (cito Salvini perché è il caso d'attualità, ma si tratta di strategie adottate da tutta classe politica italiana).

PS: sì, in questi giorni si sta discutendo della procedura di infrazione contro l'Italia, ma se ne sono accorti in pochi...
 
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