Sapete quanti sono i ragazzi italiani che vivono in condizioni disagiate (per usare un eufemismo...) con famiglie sfasciate (magari figli di alcolizzati e tossici) che oltre ad essere bocciati vengono anche umiliati e presi per il **** dai professori? Allora perchè non promuovere pure loro?
Il fatto è che chiunque arrivi in questa nazione da straniero è libero di attaccare il cappello ed in automatico ha più diritti di chi è italiano e paga regolarmente le tasse. Questo avviene solo in Italia. In altre nazioni, giustamente, manco ci provano.
Sulla prima parte, nulla da dire.
Sulla seconda, non credo sia così netta la cosa. Nel senso, concordo che un certo tipo di stranieri vengano trattati anche meglio degli italiani, però è come il discorso che chiunque arrivi col barcone se la vive bene ed è aiutato in tutti i modi, quando in realtà capita spesso che molti vengano lasciati al loro destino o sfruttati, mentre qualcun altro si intasca gli aiuti.
Però, ad esempio, chi veniva dall'Ucraina pre guerra, Romania, Moldavia, Polonia e altri paesi simili, si deve fare il culò allo stesso modo, senza alcun aiuto "mirato".
Ora, non voglio andare troppo sul personale, ma ti faccio l'esempio della mia famiglia. Mia mamma si è sempre fatta il mazzo, nonostante non guadagnasse molto e pur avendo due figli non le hanno mai dato nessun aiuto particolare, come ad esempio una cosa popolare o simili. Al contrario a gente che magari veniva dal Marocco (faccio un esempio concreto di quello che so, senza alcuna polemica verso chi viene da questi paesi), venivano date case popolari pur stando in una situazione migliore. Forse è anche una questione di furbizia e faccia tosta. Questo non saprei dirlo.
Anche parlando della scuola, che è l'argomento del topic. Come ho scritto prima, io sono venuto a 7 anni, avrei dovuto fare la 2, ma per un test che vale 0 mi hanno fatto rifare la prima. Chiarisco che io sono contento di aver fatto tutta la scuola fin dalla 1 elementare, però appunto come vedi non mi hanno fatto alcun favore e, anzi, mi hanno fatto fare quell'anno in più che oggettivamente potevo anche evitarmi, visto che io la prima me l'ero già fatta e non ero di certo indietro rispetto agli altri.
Tutto questo poema per dire che seppur in parte concordi che ci sono stranieri messi letteralmente sul piedistallo, non è una regola e chi viene da paesi come il mio non ha nessun aiuto in più, ma deve fare quello che farebbe chiunque altro, senza favoritismi, tutt'altro.
Per me affermare che chiunque arrivi venga favorito, è un'offesa per queste persone, appunto, che non lo sono affatto.
Ultima cosa: pochi anni fa quando si parlava parecchio dei profughi africani, una signora chiese a mia mamma perchè continuasse a lavorare visto che lo stato le dava 30 euro al giorno. Questo perchè alla TV parlavano degli ipotetici 30 euro che venivano dati ai profughi. Lei aveva capito che tutti gli stranieri in Italia prendessero quei 30 euro giornalieri. Questo per far capire come a volte ci sia un astio o una particolare convinzione verso una macro categoria, anche se poi è tutto falso o si riferisce a pochi individui.
Scusate il poema, però mi dispiace che ci sia quest'idea e non posso evitare di prenderla sul personale. Personalmente io mi sono sempre sentito parte di questo paese, ma più "cresco" e più penso che verrò sempre visto come uno che non ne fa parte, nonostante la mia educazione e crescita sia stata identica a chiunque altro.