Mou
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Il livornese è arrivato a metà luglio in un clima da guerra civile.
L'ambiente juventino era sconvolto per l'addio di Conte e la notizia dell'arrivo di Allegri a sostituirlo fece storcere la maggior parte dei nasi: i tifosi avevano negli occhi la pessima metà di stagione col Milan e sicuramente Max non godeva di una reputazione da vincente. Al contrario, la Juventus vinse il primo Scudetto proprio contro il più quotato Milan di Max, quindi il mister era perculato doppiamente, vittima di un paragone allora impietoso col predecessore pugliese.
Conte ha il merito immenso di avere ristabilito una mentalità vincente in un ambiente depresso, e per le vittorie gli saremo eternamente grati. Ma per onestà intellettuale credo sia arrivato il momento di dare a Massimiliano quello che gli spetta: tra lo scetticismo generale ha raccolto una eredità pesantissima e senza proclami ha non solo conservato ma anche migliorato il giocattolo.
Ieri sera contro la Fiorentina nei giocatori ho visto la fame di Max, di un uomo che vuole dimostrare al mondo del calcio che lui quella panchina se la merita. E, sinceramente, non sentirlo parlare di ranking e ristoranti è una goduria.
L'ambiente juventino era sconvolto per l'addio di Conte e la notizia dell'arrivo di Allegri a sostituirlo fece storcere la maggior parte dei nasi: i tifosi avevano negli occhi la pessima metà di stagione col Milan e sicuramente Max non godeva di una reputazione da vincente. Al contrario, la Juventus vinse il primo Scudetto proprio contro il più quotato Milan di Max, quindi il mister era perculato doppiamente, vittima di un paragone allora impietoso col predecessore pugliese.
Conte ha il merito immenso di avere ristabilito una mentalità vincente in un ambiente depresso, e per le vittorie gli saremo eternamente grati. Ma per onestà intellettuale credo sia arrivato il momento di dare a Massimiliano quello che gli spetta: tra lo scetticismo generale ha raccolto una eredità pesantissima e senza proclami ha non solo conservato ma anche migliorato il giocattolo.
Ieri sera contro la Fiorentina nei giocatori ho visto la fame di Max, di un uomo che vuole dimostrare al mondo del calcio che lui quella panchina se la merita. E, sinceramente, non sentirlo parlare di ranking e ristoranti è una goduria.