Le colpe per quel che mi riguarda sono ben chiare per chi vuol vederle, e intaccano un po' tutti i protagonisti di questa vicenda. Proviamo ad illustrarle senza fare gli abitanti del magico mondo di MilanTV:
Proprietà/dirigenza
È pacifico che i primi colpevoli siano loro, per tutta una serie di motivi.
Quanti anni sono che ci sentiamo dire "eh, ma non facciamo mercato perché non siamo in CL, i giocatori senza la CL non vengono" che, attenzione, è anche vera come cosa, peccato che sia stata smentita dai fatti. Chi abbiamo preso quando siamo entrati in CL per farci fare il salto di qualità? Nessuno. E allora uno dice ok, magari è solo un anno... aspettiamo il prossimo. Capita che vinciamo, con merito, lo scudetto. In quel caso io credo che una dirigenza che si definisce essa stessa ambiziosa, abbia il dovere di rinforzare la squadra. Risultato? Perdiamo un elemento chiave e fondamentale del nostro gioco come Kessie e viene sostituito con NESSUNO. Non solo, il mercato è fatto esattamente come se non avessimo vinto nulla o non fossimo entrati in CL, con giovanotti che forse esploderanno, forse no, chi lo sa. Allora io mi chiedo, se tu non spendi e non investi nemmeno quando vinci e hai la possibilità concreta di creare un ciclo viste le evidenti difficoltà dei tuoi competitor, quando lo farai? Semplice, mai, semplicemente perché tu per primo non vuoi farlo. Ergo, mi hai preso e mi stai prendendo in giro. Ma il bello sapete qual è? Che i segnali di tutto questo, già c'erano. Quando negli immediati attimi della vittoria dello scudetto, il presidente dell'AC Milan, con i giocatori e la gente intorno a lui a festeggiare, se ne esce "io volevo arrivare quarto", solo chi non vuole intendere, non intende. Quando si mantiene un tetto ingaggi che personalmente reputo offensivo per la storia e per il nome dell'AC Milan, uguale a quello di una Roma/Lazio/Fiorentina qualunque, solo chi non vuole intendere non intende. E tutto questo è aggravato dalla presenza nella dirigenza dell'uomo simbolo del milanismo per eccellenza, colui che i tifosi vedono, e che si è definito lui stesso, garante del progetto, che ha passato anni (forse qualcuno se l'è dimenticato) a criticare, giustamente, l'ultimo periodo del duo malefico per come aveva ridotto il Milan. Un uomo che ha bloccato tutto il bloccabile per il rinnovo del suo contratto firmato a 20 minuti dalla scadenza, dopo un'intervista in cui io per primo avevo visto finalmente il vero Maldini, quello che tutti i tifosi amano e vogliono: il capitano vincente che vuole vedere vincere la sua squadra. Ma come sappiamo bene, i fatti poi sono andati diversamente. Il tifoso milanista cosa deve pensare allora? Personalmente, a questo punto secondo me ci sono due strade:
A) L'intento della dirigenza dopo la vittoria dello scudetto era quella di vendere TUTTI i migliori della scorsa annata. Maignan, Kalulu, Tomori, Theo, Tonali, Bennacer, Leao, Giroud, TUTTI. E Maldini, (visto il mercato scandaloso estivo) si è assicurato che ciò non avvenisse.
B) Maldini ha semplicemente pensato al suo portafoglio.
Lascio a voi dedurre quale sia l'opzione più verosimile...
Allenatore
Paradossalmente, credo che lo scudetto abbia fatto male a Pioli, che ovviamente avrà sempre gratitudine per la vittoria dell'anno scorso, ma c'è un grosso problema: da quel momento il suo ego ha fatto un x100000. Chiunque, letteralmente chiunque si è accorto che il Milan non può giocare come l'anno scorso, ma lui insiste per puro orgoglio, perché deve far vedere che ha ragione lui. Il rinnovo fatto a Novembre (totalmente senza senso) l'ha anche blindato, quindi nella sua testa lui sa bene di poter fare quello che vuole. Esonero? Ok, ma dato per assodato che non lo faranno mai (a meno di non qualificazione in CL), sappiamo tutti benissimo che al suo posto non arriverà uno di livello superiore, ma inferiore. Sembra un vicolo cieco...
Giocatori
Per quel che mi riguarda i giocatori sono i meno responsabili. Prendiamo l'esempio di Tatarusanu. È scarso? Si. Non è adeguato ad essere il secondo portiere del Milan? Si. Ma vi faccio una terza domanda: è colpa sua? E per me qui la risposta è no. Il giocatore è questo, è sempre stato questo, da un lato prendersela con lui non ha nemmeno senso. La colpa semmai è di chi ha permesso che lui sia il secondo portiere del Milan, e questa situazione si può estendere ai vari Ballo, Messias, Origi e compagnia. E torniamo al punto 1. Ne consegue quindi che i migliori, Leao, per fare un esempio, davanti a questa prospettiva di non competitività, molli, stacchi la spina. Chi glielo fa fare dannarsi l'anima? A quale scopo, se poi il passo successivo che dovrebbero fare chi sta sopra di lui, non viene fatto? È poco professionale direte voi, ed è vero, ma vi sentite davvero di biasimarlo? Parlando da tifosi...
La verità è che una squadra come il Milan, il giorno dopo i festeggiamenti doveva cancellare, dimenticarsi dello scudetto vinto e ripartire con ancora più voglia di vincere, rinforzando la squadra come aveva il dovere di fare, lo scudetto vinto non doveva nemmeno essere mai nominato. E invece fino a ieri è stato usato come paraculismo, in una mentalità che più provinciale non si può, come se fosse evento eccezionale vincere uno scudetto per questa squadra, qualcosa che deve essere costantemente ricordato perché sai che ora chissà quando ricapiterà. Niente di più sbagliato. E ho omesso la tragicomica situazione infortuni. Anni e anni che viviamo una situazione palesemente non normale, e non si fa nulla per porvi rimedio, niente, zero.
Questa secondo me è l'analisi più obiettiva che si possa fare, senza essere critici a prescindere o peggio ancora adepti del maestro mauro (scritto volutamente in minuscolo).