Come detto il Milan già possiede un socio ed è Elliott. Quest'ultimo infatti detiene tramite Project RedBlack una golden share del valore nominale di 1€ nel capitale di Rossoneri Investment Lux, veicolo che controlla l'AC Milan, e la cui maggioranza di azioni pari ad € 11.999 ad oggi appartengono alla Rossoneri Champion di Mr Li. Quella golden share già oggi permette a Singer di esercitare una notevole influenza nelle assemblee della controllante.
Adesso sarà di fondamentale importanza capire la natura di questi ulteriori 35M necessari al club per la gestione da qui a giugno.
Se infatti Mr Li sarà in grado di adempiere agli aumenti di capitale così come fatto fino ad oggi, allora è possibile ipotizzare un rifinanziamento nel breve.
Se invece Mr Li non fosse in grado di operare autonomamente questi aumenti di capitale (o con il supporto dei soci, le cui risorse offshore potrebbero essere finite), in quel caso Elliott avrebbe una influenza ancora maggiore perché potrebbe prestare i soldi necessari (35M) o iniettarli tramite un aumento di capitale, divenendo a quel punto un socio che agisce non più da dietro le quinte ma che ci mette la faccia in prima persona. E non è da escludere vista la politica adottata in Telecom.
Ovviamente a seconda della quantità di denaro iniettato si può parlare di socio di maggioranza o di minoranza, ma con questi ulteriori 35M a mio parere Elliott non potrebbe ancora vantare un controllo in maggioranza relativa, perché il suo credito complessivo - compresi gli interessi - ammonterebbe a circa 400M.
Ed il Milan oggi vale ben più di 800M. Poi nulla toglie che se continua a metterci soldi, potrebbe arrivare a controllare il club. Ma queste sono ipotesi ancora premature e che collidono con il principio dell'insormontabile equivalenza tra credito e debito che per fortuna esiste sia in Italia che in Lussemburgo
A mio modo di vedere il Milan arriverà alla quotazione in borsa con i cinesi o, nella peggiore delle ipotesi, con due teste al comando: il gruppo di Mr Li ed Elliott. Poi dopo la quotazione in borsa, è presumibile immaginare un cambio nell'azionariato del club.