Ha vinto economicamente: le sanzioni sono state pagliacciate che avrebbero dovuto mettere in ginocchio il Paese, ma che invece è ancora lì, e commercia come se nulla fosse ANCHE con l’UE (che è ancora dipendente dai russi nelle forniture, che vengono pagate in rubli, proprio come voleva Mosca, e la cui fornitura di GNL russo è cresciuta del 40% rispetto al 2021).
E mentre loro continuano a vendere, noi abbiamo subito rincari enormi sull’energia e gli idrocarburi e abbiamo le economie in stagnazione con inflazione dilagante.
Ha vinto territorialmente: adesso ha annesso il Donbass e oltre, andando di fatto a creare una copertura di terra in Crimea, dove è presente la loro flotta per il Mar Nero, necessaria per la loro proiezione nel mediterraneo.
Inoltre ha fatto terra bruciata dell’Ucraina, come sono soliti fare i russi.
Ha vinto nell’opinione pubblica: perché è riuscita a mettere i popoli occidentali contro l’invio delle armi al cocainomane.
Ha vinto nello scardinare l’unità della NATO/UE: non tutti hanno approvato le sanzioni nella loro totalità, specie i paesi dell’Est.
La Polonia ha smesso di fornire armi all’Ucraina, e chissà, ma questa è speculazione, magari ne approfitta per riprendersi Leopoli, che ucraina non è mai stata.
I tedeschi sono diventati restii a sostenere il cocainomane. La Francia idem. Ecc.
Senza contare i vantaggi in sede di trattativa dove può imporre la non adesione di Kiev alla NATO, pena il proseguo delle ostilità.
Semmai la domanda è: che ci abbiamo guadagnato noi a sostenere il rimbambito alla Casa Bianca e il cocainomane ucraino?