Hauge:"Contento della scelta Milan. Ibra traduttore".

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Hauge a The Athletic sul Milan:"Stavo parlando con i miei agenti per fare un piccolo piano. Volevo passare al turno successivo dei Preliminari di Europa League con il Bodo Glimt vincendo la partita contro il Milan. Il Bodo in quella fase aveva 18 o 19 punti di vantaggio in campionato sulla seconda in classifica ed ero fiducioso che anche se fossi andato via io, avrebbero vinto lo scudetto. Quindi, quello era il momento giusto per me per lasciare il mio club. Milan? È andato tutto veloce. Mia madre pensava che fosse un grande passo per me trasferirmi a Milano e in Italia, una nuova lingua da conoscere e cose del genere. Abbiamo quasi 50.000 persone che vivono qui a Bodo. È un po’ piccolo, soprattutto ora che vivo in una grande città, quindi, ovviamente, è un grande cambiamento. Quando ero giovane ho iniziato a guardare i giocatori che erano bravi con entrambi i piedi. Sembrava una buona qualità da avere. Per tutta la mia vita ho usato sia il destro che il sinistro per tirare e passare la palla, quindi ora mi viene naturale usare entrambi i piedi. Drogba, Lampard, Mata, quando sono cresciuto un po’ di più, ho iniziato a guardare Eden Hazard. È lui il mio preferito. Sono davvero contento della mia scelta, mi sto divertendo ogni giorno. Una nuova opportunità per me di imparare cose nuove sulla squadra, sulla lingua e sulla città. Sulla lingua posso dirti che all'inizio conoscevo solo alcune parole chiave del calcio in modo che potevo capire quello che veniva detto in campo. Quando senti i suoni e le parole ogni giorno inizi ad impararli molto velocemente. A volte Ibrahimovic traduce per me”.

Avrà tutto il tempo di crescere, quest'anno avrà poco minutaggio ma nelle partite in cui entrerà dovrà dimostrare una crescita continua. Ha ottime doti tecniche, deve ovviamente lavorare tanto sui movimenti senza palla e anche sull'intensità a livello fisico.
 
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Sicuramente il El troverà spazio.. ma tra na cosa e l'altra anche in campionato avrà i suoi momenti.
 
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Hauge a The Athletic sul Milan:"Stavo parlando con i miei agenti per fare un piccolo piano. Volevo passare al turno successivo dei Preliminari di Europa League con il Bodo Glimt vincendo la partita contro il Milan. Il Bodo in quella fase aveva 18 o 19 punti di vantaggio in campionato sulla seconda in classifica ed ero fiducioso che anche se fossi andato via io, avrebbero vinto lo scudetto. Quindi, quello era il momento giusto per me per lasciare il mio club. Milan? È andato tutto veloce. Mia madre pensava che fosse un grande passo per me trasferirmi a Milano e in Italia, una nuova lingua da conoscere e cose del genere. Abbiamo quasi 50.000 persone che vivono qui a Bodo. È un po’ piccolo, soprattutto ora che vivo in una grande città, quindi, ovviamente, è un grande cambiamento. Quando ero giovane ho iniziato a guardare i giocatori che erano bravi con entrambi i piedi. Sembrava una buona qualità da avere. Per tutta la mia vita ho usato sia il destro che il sinistro per tirare e passare la palla, quindi ora mi viene naturale usare entrambi i piedi. Drogba, Lampard, Mata, quando sono cresciuto un po’ di più, ho iniziato a guardare Eden Hazard. È lui il mio preferito. Sono davvero contento della mia scelta, mi sto divertendo ogni giorno. Una nuova opportunità per me di imparare cose nuove sulla squadra, sulla lingua e sulla città. Sulla lingua posso dirti che all'inizio conoscevo solo alcune parole chiave del calcio in modo che potevo capire quello che veniva detto in campo. Quando senti i suoni e le parole ogni giorno inizi ad impararli molto velocemente. A volte Ibrahimovic traduce per me”.

Ha grandi qualità, e penso sia stato fisiologico un calo, fisico e mentale. Può ancora essere utile nel finale di stagione, ma credo che il meglio arriverà dalla prossima. Pazienza e fiducia.

Concordo. Speriamo!
 
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Dubito che abbia le caratteristiche per farlo. Nel gioco spalle alla porta e nello stretto è proprio scarso, dovrebbe colmare un vuoto enorme al di la di ogni possibile miglioramento per un giocatore.

Hauge è forte in isolamento e nell'uno contro uno, per cui è un esterno puro. Pero per giocare in serie A deve ampliare il repertorio e rischiare molto di piu.

Leao ha caratteristiche molto diverse, è una seconda punta.
Non saprei ,che fa fatica nello stretto e spalle alla porta è vero, ma al bodo dava il meglio centro sinistra, che e molto diverso di esterno puro, ha il filtrante fronte porta notevole, come anche il tiro dalla distanza.

Da esterno puro per me farà fatica, inoltre lo isola spesso dal gioco, si assenta un po come fa Leao quando lo si mette sul esterno.

Più tocca palla più sta dentro la partita, e questo lo può fare solo calpestando zone centrali del campo e non laterali.
 
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Quoto al 100%
a me piace tantissimo ma va fatto giocare e deve essere coinvolto di più nel gioco

Esatto.

Deve essere molto più coinvolto, gli esterni di solito toccano sempre meno palloni degli altri.

È poi serve cattiveria agonistica, non deve aver paura di entrare nei contrasti,non deve aver paura di fare il lancio di 30 m se necessario deve iniziare a capire come difendere palla,quando è meglio cercare la punizione, come e con quali tempi uscire per la prima pressione alta( non ne ha la minima idea) sembra un cagnolino " nel senso benevole naturalmente " che corre dietro una pallina ma non riesce mai a prenderla.

Se continua a scaricare solo, e sempre palla al indietro non andiamo lontani.
 

Lineker10

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Non saprei ,che fa fatica nello stretto e spalle alla porta è vero, ma al bodo dava il meglio centro sinistra, che e molto diverso di esterno puro, ha il filtrante fronte porta notevole, come anche il tiro dalla distanza.

Da esterno puro per me farà fatica, inoltre lo isola spesso dal gioco, si assenta un po come fa Leao quando lo si mette sul esterno.

Più tocca palla più sta dentro la partita, e questo lo può fare solo calpestando zone centrali del campo e non laterali.

Il problema pero non è tanto il numero di palloni che tocca ma la qualità.

Se sta nel vivo del gioco deve sbagliare poco, è in grado?

Perchè io capisco che ci sia la curiosità verso certi giocatori, ma poi quando sono in campo si vuole il massimo giustamente. Io Hauge nel mezzo al traffico, in Serie A, penso che non ne azzeccherebbe letteralmente una, perchè a differenza dell'isolamento in fascia, dove è il suo ruolo, in mezzo devi avere grandi capacità di lettura nello stretto, saperti girare con l'avversario addosso, saper leggere il gioco semplice, con tocchi rapidi e ritmo. Francamente, Hauge non ha una singola di queste qualità.

E non ha nemmeno la forza straripante e la capacità in conduzione di Leao, che interpreta il ruolo in modo tutto suo ma con grandi qualità, per dire.

Forse gli farebbe bene si stringere piu al centro in possesso, sempre partendo da esterno, ma per me è fuori discussione possa giocare da trequartista puro, sarebbe un disastro per come la vedo io.
 
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Dovrebbe partire dall'esterno ma accentrarsi di più al momento del tiro, entra in area troppo tardi e troppo lateralmente e non sempre hai il colpo di biliardo per metterla in rete da posizione defilatissima, anche perché non è un crossatore, non ha senso si spinga così vicino alla linea di fondo
 
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Ha grandi qualità, e penso sia stato fisiologico un calo, fisico e mentale. Può ancora essere utile nel finale di stagione, ma credo che il meglio arriverà dalla prossima. Pazienza e fiducia.

Quoto, lo abbiamo preso quando la stagione dove militava era a buon punto mentre la nostra era appena all'inizio. La prossima avrà smaltito questa specie di "jet lag" e si riproporrà bello pimpante: è giovane, ma non Superman, un periodo di appannamento (giustificato) ci sta.
 
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