Ah certo, non mi metto a osannare i teteschi, ne facevo le lodi per questa unica circostanza.
Per quanto riguarda noi, che dire, ogni aggettivo è riduttivo.
Abbiamo fatto conoscere al mondo il primo reattore nucleare grazie a Enrico Fermi, ma adesso dobbiamo andare col cappello in mano dai beduini per farci dare un po' gas (che poi regaleremo agli stessi teteschi, ne sono sicuro, in perfetto stile cuckolder). I fessi dell'universo conosciuto e di tutti i multiversi immaginabili.
Approfitto adesso del post per fare un piccolo OT sulle scorie, visto sono state tirate in ballo. A leggere i numeri delle quantità elencate, sembrano impressionanti. In realtà è un falso problema, se paragonato ai benefici ottenuti.
Anzitutto i reattori di nuova generazione e i trattamenti di smaltimento sono migliorati enormemente, adesso il residuo inusabile è una frazione di quello delle vecchie centrali.
Inoltre, ad esempio i residui citati della Francia sono sulle 120mila tonnellate annue. Beh, anche se sembrano tante, tenete conto che l'ESB pesa 370mila tonnellate. E a Manhattan di ESB ce ne entrano volumetricamente centinaia di migliaia. Un piccolo atollo nel Pacifico (o dove si decide di stoccarle) ne potrebbe contenere a volontà, si sta parlando di luoghi che hanno una superficie infinitesima rispetto alle terre emerse.
Giusto il tempo necessario per poi far subentrare quelle a fusione, che si spera diventino realtà entro una 50ina di anni. E comunque la scienza e la tecnologia potrebbero progredire a sufficienza per trattare e rendere inoffensive quelle già esistenti.
Come ultima ipotesi, basterebbe lanciarle nello spazio, invece di far fare gite ai ricconi sulle navicelle di Mr. Musk.
Sostanzialmente la gente ha paura. Ma è una paura atavica e ingiustificata ai giorni nostri. Il rischio zero non esiste, e fare le cose perbene con il nucleare è la nostra unica speranza per risolvere il problema energetico.