Rino Gattuso come il Fabio Capello di trentuno stagioni fa, tratto di unione tra l'esonerato Nils Liedholm ed il futuro Arrigo Sacchi dell'anno successivo. Allora, il Gran Bisiaco, come lo chiamava Gianni Brera, sostituì il Barone svedese di Cuccaro Monferrato dopo la venticinquesima giornata di campionato (erano trenta in tutto), e la sconfitta al Partenio di Avellino per 2-1 del 5 aprile 1987. Capello, vice allenatore, guidò la squadra nelle ultime giornate di campionato e nello spareggio vittorioso di Torino contro la Sampdoria per l'accesso alll'ultimo posto di Coppa UEFA, con gol segnato da Daniele Massaro al 119mo minuto di gioco. L'esordio di Capello sulla panchina del Milan fu tuttavia il 8 aprile 1987, nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, al Tardini contro, guarda il caso, il Parma allenato da Arrigo Sacchi. Un pareggio senza reti, che qualificò i ducali, che avevano vinto all'andata a San Siro con un gol del futuro rossonero Mario Bortolazzi. Non pensiamo che il buon Rino possa in questa stagione incontrare il Chelsea, a meno di tracolli di quest'ultimo in Champions League, ma insomma, le analogie sono tante. Si scherza, ovviamente.