Galliani e De Laurentiis: chiesto 1 anno di reclusione.

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Come riportato da il Mattino, la Procura di Napoli ha chiesto una condanna a un anno di reclusione per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e per quello dell’Atalanta Antonio Percassi, al termine del processo sulle presunte operazioni inesistenti legate alla compravendita di alcuni giocatori. I pm De Simone e Capuano, inoltre, hanno chiesto un anno e un mese di reclusione anche per l’ex AD del Milan Adriano Galliani e due anni e otto mesi per il manager Alessandro Moggi. L’ipotesi battuta è di «utilizzo di false fatturazioni», in relazione alla triangolazione che si veniva a creare tra la società che intendeva acquistare un calciatore, il calciatore stesso e il suo procuratore. Fino al giorno prima della firma del contratto il procuratore risultava manager del calciatore, ma al momento della stipula assumeva le vesti di consulente del club che acquistava il cartellino e le prestazioni dell’atleta.

 

[KILPIN_91]

ottimo,cosi ci sarà il solito sbrocco con Lucianone

 

[mabadi]

Come riportato da il Mattino, la Procura di Napoli ha chiesto una condanna a un anno di reclusione per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e per quello dell’Atalanta Antonio Percassi, al termine del processo sulle presunte operazioni inesistenti legate alla compravendita di alcuni giocatori. I pm De Simone e Capuano, inoltre, hanno chiesto un anno e un mese di reclusione anche per l’ex AD del Milan Adriano Galliani e due anni e otto mesi per il manager Alessandro Moggi. L’ipotesi battuta è di «utilizzo di false fatturazioni», in relazione alla triangolazione che si veniva a creare tra la società che intendeva acquistare un calciatore, il calciatore stesso e il suo procuratore. Fino al giorno prima della firma del contratto il procuratore risultava manager del calciatore, ma al momento della stipula assumeva le vesti di consulente del club che acquistava il cartellino e le prestazioni dell’atleta.

Letta così mi sembtra la classica indagine ad effetto.
In pratica si utilizza in quasi tutti i tipi di consulenze ecc. per potersi scaricare il costo del professionista che assiste la parte che "prende" i soldi.
In sintesi il procuratore dorebbe essere pagato dall'atleta ed in base agli accordi il costo è addebitato alla società. A regime normale queste somme sarebbero al pari della retribuzione (compeso per il calciatore) invece creando un rapporto di consulenza diretto fra procuratore e società diventano un costo detraibile e con tassazione agevolata.
Diciamo che in questo caso la legge e l'Agenia dell'Entrate distano anni luce da come funziona l'Italia.