Non hai risposto a nulla di quanto ho scritto nei messaggi precedenti; pensi sia falso quello che ho detto sulla situazione in medio Oriente? Se sì, perché? Il resto sono chiacchiere da bar.
Non sono assolutamente chiacchiere da bar ed anzi per me sono un punto focale se si vuole ripartire con una presunta o reale integrazione cosa che ad oggi non sta avvenendo anche, ma non solo, per il nostro buonismo ottuso ed incondizionato. Lasciamo perdere comunque, non credo sia questo il thread giusto per parlare dei silenzi di Omar.
Allora dimmi, quale sarebbe stata la soluzione migliore con Gheddafi e Saddam? Pare che rovesciarli e provare a instaurarvi governi fantoccio abbia fatto esplodere una bomba chiamata terrorismo.
Ti scrivo qua a un pò in generale cosa penso della situazione in Medio Oriente partendo dai 2 dittatori da te citati, non soffermandomi troppo sulla ricostruzione storica che credo tu già conosca.
Gheddafi e Saddam hanno in comune l'esser stati prima di tutto leader militari, esempio di figure violente e carismatiche che si sono imposte tra l'altro nella maggior parte dei paesi islamici fin dalla fine della prima guerra mondiale (come lo stesso Ataturk, per molti Turchi visto ancora come una sorta di messia) sostenendo prima di tutto gli interessi di etnie o vere e proprie tribù all'interno di confini nazionali spesso inesistenti e tratteggiati da accordi post-bellici.
Riguardo all'orrore perpetrato da Saddam l'America e l'ex URSS ebbero grandissime responsabilità come ho scritto in un post precedente, armando 2 Paesi investiti dall'odio etnico e fomentando l'orgoglio iraniano, popolo ritrovatosi quasi per caso raccolto sotto l'egida dell'Islam. Tutto quello che è successo dopo fu semplicemente consequenziale ed inevitabile, i fautori della guerra fredda furono poco lungimiranti e sottostimarono l'odio generato.
Gheddafi invece nacque da un movimento, un odio "razziale" prima ancora che religioso, insito in quell'area, divenendo leader del pensiero panarabico in alternativa al duopolio russo-americano. Questa ideologia era e resta xenofoba e priva di valenze culturali o storiche, senza alcun sostegno religioso, diffusa ed esaltata in tutto l nord Africa (Egitto e Libia ed Algeria su tutti) e nell'area mediorientale.
Di questo, senza entrare nella questione israelo-palestinese, non si possono ritenere gli Americani o i Russi i soli colpevoli ed anzi le principali responsabilità le hanno avute i Paesi Arabi ed Africani carenti prima di tutto dei valori democratici che costituiscono la base per costruire Stati che non siano semplici monarchie o teocrazie.
Col Gheddafi degli ultimi anni si era comunque raggiunto un equilibrio e lui stesso aveva ammorbidito molte posizioni, riuscendo più o meno a gestire le tribù presenti nell'area: Berlusconi aveva stipulato accordi grazie ai quali l'Italia otteneva la fornitura di gas e petrolio, a vantaggio ovviamente libico, in cambio del controllo dei porti. Questo accordo deriso da molti radical chic sinistroidi, in realtà era una manna dal cielo per tutta l'Europa, visto che il dittatore libico garantiva, con metodi non ortodossi, il controllo del "mercato nero" che con direzione Lampedusa provava a sbarcare nel vecchio continente.
Il passato recente lo conosciamo tutti: l'ottusità americano-anglo-francese ha demolito ciò che si era faticosamente costruito e, oltre a fomentare l'idea del neocolonialismo europeo, ha liberato i porti libici senza controllo facendoli divenire porto franco per il traffico di esseri umani e rendendo impossibile la gestione ed il controllo degli sbarchi, siano essi persone disperate o fomentatori della causa islamofoba.
Per ritornare alla domanda iniziale, ritengo la caduta dei 2 leader causa del terrorismo attuale? Nel caso di Saddam no, era inevitabile ed i problemi erano più "antichi", tra l'altro paradossalmente l'unica vera e grande teocrazia islamica non esporta terroristi.
Nel caso di Gheddafi più che ravvivare la causa islamofoba abbiamo creato un corridoio nel quale da anni vi passa di tutto, ma ritengo che le radici dell'odio siano ben diverse e nascono soprattutto dalle spinte antidemocratiche guidate dagli establishment politico-religiosi presenti nei Paesi mussulmani , interessati a mantenere i privilegi acquisiti con ogni mezzo, anche attraverso l'esaltazione religiosa, vero e prorpio grimaldello medioevale strumentalizzato in società con tassi di alfabetizzazione bassissimi.