Fattore psicologico: l'enorme importanza.

Lineker10

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Leao a sinistra, Diaz sul centrodestra, il trequartista da doppiafase, un centrocampo più coperto e la difesa a 4. Questi sono i meriti che sono stati riconosciuti ieri al Milan e a Pioli.

Ma la vera differenza l'ha fatta la testa. Vorrei sottolineare due interviste di ieri.
La prima, quella di Saelemaekers ai microfoni di Dazn, nella quale ha rimarcato l'importanza del lavoro svolto dal mister durante la sosta sull'aspetto psicologico.
La seconda, quella di Leao nel post partita, pizzicato nell'orgoglio ha giustificato la sua esultanza come una sorta di reazione ai festeggiamenti dei napoletani durante i sorteggi.
Al netto dei cambi tattici, quando troviamo le motivazioni e siamo messi bene di testa, anche le gambe girano a mille. I giocatori corrono e si sacrificano, fanno quel recupero in più, attuano quel pressing asfissiante, quello spirito di cani arrabbiati che ci ha permesso di vincere lo scudo l'anno scorso.
Tonali, Theo, Tomori, Bennacer e lo stesso mal accettato Krunic, quando girano così, fanno la differenza.
E' un aspetto fondamentale secondo me.

Siamo un gruppo giovane che ancora certe stagioni come questa, da campioni in carica con aspettative elevate, non è pronto ad affrontare.

Per questo facciamo tanti alti e bassi. Nelle ultime tre partite abbiamo visto una squadra vuota, scarica, superficiale, mentre ieri siamo tornati a giocare come sappiamo fare, con l'applicazione e la concentrazione che ci hanno fatto vincere lo scudetto.

Io credo che questa stagione ci possa tornare comoda per la maturazione del gruppo in vista delle prossime, sempre che la finiamo bene. Il grande scalino da fare è imparare a giocare ogni tre giorni, mantenendo sempre lo stesso atteggiamento e la stessa applicazione, che poi è quello che contraddistingue le squadre vincenti e i campioni.
 

Djici

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Da sfavoriti le abbiamo prese per bene da l'Inter.
Sia in supercoppa che in campionato.
 

Solo

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Leao a sinistra, Diaz sul centrodestra, il trequartista da doppiafase, un centrocampo più coperto e la difesa a 4. Questi sono i meriti che sono stati riconosciuti ieri al Milan e a Pioli.

Ma la vera differenza l'ha fatta la testa. Vorrei sottolineare due interviste di ieri.
La prima, quella di Saelemaekers ai microfoni di Dazn, nella quale ha rimarcato l'importanza del lavoro svolto dal mister durante la sosta sull'aspetto psicologico.
La seconda, quella di Leao nel post partita, pizzicato nell'orgoglio ha giustificato la sua esultanza come una sorta di reazione ai festeggiamenti dei napoletani durante i sorteggi.
Al netto dei cambi tattici, quando troviamo le motivazioni e siamo messi bene di testa, anche le gambe girano a mille. I giocatori corrono e si sacrificano, fanno quel recupero in più, attuano quel pressing asfissiante, quello spirito di cani arrabbiati che ci ha permesso di vincere lo scudo l'anno scorso.
Tonali, Theo, Tomori, Bennacer e lo stesso mal accettato Krunic, quando girano così, fanno la differenza.
Tutto vero. Sicuramente uno dei tanti problemi di questa stagione è stato l'aspetto mentale. Ma d'altronde se Tonali già alla seconda giornata di campionato si presenta davanti ai microfoni dicendo che mentalmente erano fuori fase... Beh.

E io su questo do parecchie colpe a Pioli (oltre che agli stessi giocatori). Uno che al quarto anno sulla nostra panchina dopo aver vinto uno scudetto si giustifica dicendo che la presenza/assenza di Ibra cambia gli allenamenti dovrebbe rassegnare le dimissioni.
 
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Ci può stare che dopo un campionato vinto dove hai consumato tante energie mentali / "nervose" fai fatica a trovare gli stimoli giusti in tutte le partite tanto più in una squadra giovane e senza fenomeni che vincono le partite da soli, ma io sono certo che questa squadra non può permettersi di giocare a 2 in mediana e soprattutto nelle suddette condizioni mentali quando testa e gambe non vanno al massimo, sono sicuro che giocando a 3 in mezzo / col falso trequartista o trequartista atipico che dir si voglia avremmo parecchi punti in più e saremmo tranquilli al secondo posto, invece qualcuno si è inventato cose strane, gestendo anche male i nuovi arrivati, invece di riprendere la strada che ci ha portato uno scudetto. Le colpe non saranno tutte di Pioli ma lui ci ha messo tanto del suo per complicare una stagione con tanto di contributo speciale della dirigenza.
 
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