I comunisti hanno sempre avuto questo senso di superiorità culturale e presunzione della ragione
Antifascismo non è sinonimo di comunismo, innanzitutto.
E se anche fosse vero che vi fosse della "presunzione della ragione", come dici tu, non devo raccontarti io che nel ventennio la ""ragione"" veniva imposta. È per questo che in un evento come il Salone del Libro è sacrosanto che non vi sia nessuno che miri a rappresentare quell'ideologia.
È in corso un atto un processo assurdo di revisionismo del periodo peggiore della storia dell'umanità e di un pensiero ideologico che ha rischiato di distruggere l'umanità che non ha alcun senso: per 20 anni e oltre chi non era allineato al regime veniva purgato, ma chi ora non vuole vedere nuovamente intaccate le istituzioni da questo morbo compie un atto di censura ingiustificato?
Possiamo discutere di tutto...capitalismo, religione e ateismo, liberismo, giustizialismo, socialismo, ecologia e quant'altro. Ma un' ideologia totalitarista che ha fatto i danni veri come il fascismo è giusto non sia nè legittimata dandovi voce, nè istituzionalizzata, permettendone l'ingresso in parlamento.
Chiudo dicendoti che il comunismo, oltre ad essere bello che morto da 30 anni, non c'entra assolutamente nulla con l'intera questione. Al massimo si può parlare di antifascismo, e mi sembra ugualmente triste che questo discorso non risulti anacronistico nel 2019, purtroppo.