Edicola: Milan, è la notte. Gol e punti. Vietato sbagliare.

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GDS: Milan, questa è la notte. Assalto al PSG per sperare nella qualificazione e rilanciare la stagione. Il Diavolo cerca la prima vittoria ed i primi gol per credere agli ottavi e cancellare i fischi. All'andata il divario fu spalancato dagli errori dei rossoneri. A centrocampo sarebbe utile veder accendersi Reijnders, in una notte di gala. L'olandese farà il regista, con Musah e Loftus ai lati. L'inglese può essere l'uomo in più rispetto all'andata. Theo e Leao dovranno trascinare i compagni contro il solito incubo Mbappè. Pioli studia la strategia per fermare il fenomeno francese. Calabria dovrà seguirlo ma occhio ai raddoppi. Tomori verrà spostato sul centrodestra e in quella zona potrebbe ritrovarsi spesso anche Reijnders.

CorSera in edicola: stasera col Psg a San Siro non si può fallire: il termine esatto, «bivio», l’ha pronunciato Pioli. A conferma del fatto che è lui il primo a sapere che dall’esito di stasera dipenderà un gran bel pezzo del futuro suo e del Milan. Non è un dentro o fuori in assoluto, perché una sconfitta non condannerebbe aritmeticamente i rossoneri all’eliminazione dalla Champions, ma è evidente che a quel punto, a quota 2 in 4 partite, la qualificazione agli ottavi diventerebbe qualcosa di molto simile a un miraggio. La questione però è più ampia e va oltre gli scenari di classifica: stasera, al di là del risultato, il Diavolo è chiamato a una reazione forte dopo il clamoroso fiasco di sabato con l’Udinese. I fischi di San Siro, meritatissimi, sono stati la prova che la pazienza popolare è finita: dopo 3 sconfitte in 4 partite, serve una svolta. Ora o mai più. Se vuole avere ancora una chance per superare i gironi e restare nell’Europa che conta, che è poi uno degli obiettivi stagionali individuati in estate dalla società dopo aver investito 120 milioni sul mercato, il Milan deve ritrovare se stesso. Mentalmente, prima di tutto.

Tuttosport su Pulisic, Giroud e Leao che devono tornare a segnare. A .A.A cercasi gol disperatamente. Il Milan non segna in Champions da ben cinque partite. Un’eternità, un ritmo - con i dovuti paragoni - da squadra in lotta per non retrocedere in... Europa. Il Milan, infatti, non trova un gol in Champions dal 43’ del primo tempo del quarto di finale di ritorno della scorsa annata al Maradona contro il Napoli: allora a realizzare la rete fu Giroud, un sigillo che, grazie all’1-0 dell’andata firmato Bennacer, qualificò i rossoneri alla semifinale, rendendo vano il pareggio al 93’ di Osimhen. Da quel momento sono passati, recuperi compresi, ben 536 minuti senza segnare. Zero gol nei due euroderby contro l’Inter, ma soprattutto zero gol nelle prime tre gare del girone di questa edizione rispettivamente contro Newcastle, Borussia Dortmund e Psg; il tutto nonostante i rossoneri in queste ultime tre gare abbiano calciato 50 volte verso la porta, trovando lo specchio in 14 occasioni. Il Milan ci ha provato, ma sono mancati mira, cinismo e concretezza. La classifica dice che la partita di questa sera contro il Psg è un bivio, ma è evidente che il Milan per poter pensare non solo di battere i francesi, ma di ottenere i punti necessari per ambire ancora alla qualificazione agli ottavi, abbia bisogno di sbloccarsi sottoporta. E in questo senso, sarà fondamentale che ritrovino il gol gli attaccanti. Perché se è vero che il Milan ha la necessità che pure difensori e centrocampisti diano una maggiore mano a livello realizzativo, è ovvio che i primi a dare un segnale siano i giocatori del tridente di Pioli.

Questa sera, grazie al recupero di Pulisic, il tecnico rossonero potrà schierare il trio titolare pensato in estate con Giroud e Leao, con le tre alternative - Chukwueze, Okafor e Jovic - pronte in panchina. Se c’è un reparto dove Pioli può definirsi al completo, numericamente parlando, è proprio quello d’attacco. Solo che i tre protagonisti che scenderanno in campo dal primo minuto, non vedono la porta in Europa da tempo. Giroud, come detto prima, non segna in Champions dal 18 aprile 2023, Napoli-Milan 1-1; e proprio al Maradona nove giorni fa ha segnato i suoi ultimi 2 gol dei 6 totali in campionato. In Europa, dunque, il centravanti francese non segna da cinque partite. Leao in quest’annata è fermo a quota 3 e l’ultimo centro è datato 23 settembre, Milan-Verona 1-0. Per ritrovare una rete del portoghese in Champions, bisogna però tornare indietro di oltre un anno, alla quinta gara del girone di qualificazione della Champions ’22-23, il 25 ottobre 2022 in Dinamo Zagabria-Milan 0-4. Per altro, c’è proprio bisogno di uno scatto di Leao in Europa dove il suo score è un misero 3 gol in 27 presenze totali fra Champions ed Europa League (oltre alla Dinamo Zagabria le altre vittime del numero 10 rossonero sono state Atlético Madrid nella Champions ’21-22 e Sparta Praga nell’EL ’20-21). In totale, dunque, Leao non segna in Champions da nove partite. Infine Pulisic: lo statunitense ha realizzato il suo quarto e ultimo gol stagionale il 7 ottobre a Marassi, in Genoa-Milan 0-1. Lontanissima l’ultima gioia in Champions, datata 16 marzo 2022, Lille-Chelsea 1-2, quarti di finale di ritorno. Dopodiché, 10 partite senza gol. Urge sbloccarsi, quindi, anche perché di fronte ci sarà un certo Mbappé che in Champions ha messo a segno 42 reti in 64 gare.

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Questa sera, grazie al recupero di Pulisic, il tecnico rossonero potrà schierare il trio titolare pensato in estate con Giroud e Leao, con le tre alternative - Chukwueze, Okafor e Jovic - pronte in panchina. Se c’è un reparto dove Pioli può definirsi al completo, numericamente parlando, è proprio quello d’attacco. Solo che i tre protagonisti che scenderanno in campo dal primo minuto, non vedono la porta in Europa da tempo. Giroud, come detto prima, non segna in Champions dal 18 aprile 2023, Napoli-Milan 1-1; e proprio al Maradona nove giorni fa ha segnato i suoi ultimi 2 gol dei 6 totali in campionato. In Europa, dunque, il centravanti francese non segna da cinque partite. Leao in quest’annata è fermo a quota 3 e l’ultimo centro è datato 23 settembre, Milan-Verona 1-0. Per ritrovare una rete del portoghese in Champions, bisogna però tornare indietro di oltre un anno, alla quinta gara del girone di qualificazione della Champions ’22-23, il 25 ottobre 2022 in Dinamo Zagabria-Milan 0-4. Per altro, c’è proprio bisogno di uno scatto di Leao in Europa dove il suo score è un misero 3 gol in 27 presenze totali fra Champions ed Europa League (oltre alla Dinamo Zagabria le altre vittime del numero 10 rossonero sono state Atlético Madrid nella Champions ’21-22 e Sparta Praga nell’EL ’20-21). In totale, dunque, Leao non segna in Champions da nove partite. Infine Pulisic: lo statunitense ha realizzato il suo quarto e ultimo gol stagionale il 7 ottobre a Marassi, in Genoa-Milan 0-1. Lontanissima l’ultima gioia in Champions, datata 16 marzo 2022, Lille-Chelsea 1-2, quarti di finale di ritorno. Dopodiché, 10 partite senza gol. Urge sbloccarsi, quindi, anche perché di fronte ci sarà un certo Mbappé che in Champions ha messo a segno 42 reti in 64 gare.
 

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CorSera in edicola: stasera col Psg a San Siro non si può fallire: il termine esatto, «bivio», l’ha pronunciato Pioli. A conferma del fatto che è lui il primo a sapere che dall’esito di stasera dipenderà un gran bel pezzo del futuro suo e del Milan. Non è un dentro o fuori in assoluto, perché una sconfitta non condannerebbe aritmeticamente i rossoneri all’eliminazione dalla Champions, ma è evidente che a quel punto, a quota 2 in 4 partite, la qualificazione agli ottavi diventerebbe qualcosa di molto simile a un miraggio. La questione però è più ampia e va oltre gli scenari di classifica: stasera, al di là del risultato, il Diavolo è chiamato a una reazione forte dopo il clamoroso fiasco di sabato con l’Udinese. I fischi di San Siro, meritatissimi, sono stati la prova che la pazienza popolare è finita: dopo 3 sconfitte in 4 partite, serve una svolta. Ora o mai più. Se vuole avere ancora una chance per superare i gironi e restare nell’Europa che conta, che è poi uno degli obiettivi stagionali individuati in estate dalla società dopo aver investito 120 milioni sul mercato, il Milan deve ritrovare se stesso. Mentalmente, prima di tutto.

Tuttosport su Pulisic, Giroud e Leao che devono tornare a segnare. A .A.A cercasi gol disperatamente. Il Milan non segna in Champions da ben cinque partite. Un’eternità, un ritmo - con i dovuti paragoni - da squadra in lotta per non retrocedere in... Europa. Il Milan, infatti, non trova un gol in Champions dal 43’ del primo tempo del quarto di finale di ritorno della scorsa annata al Maradona contro il Napoli: allora a realizzare la rete fu Giroud, un sigillo che, grazie all’1-0 dell’andata firmato Bennacer, qualificò i rossoneri alla semifinale, rendendo vano il pareggio al 93’ di Osimhen. Da quel momento sono passati, recuperi compresi, ben 536 minuti senza segnare. Zero gol nei due euroderby contro l’Inter, ma soprattutto zero gol nelle prime tre gare del girone di questa edizione rispettivamente contro Newcastle, Borussia Dortmund e Psg; il tutto nonostante i rossoneri in queste ultime tre gare abbiano calciato 50 volte verso la porta, trovando lo specchio in 14 occasioni. Il Milan ci ha provato, ma sono mancati mira, cinismo e concretezza. La classifica dice che la partita di questa sera contro il Psg è un bivio, ma è evidente che il Milan per poter pensare non solo di battere i francesi, ma di ottenere i punti necessari per ambire ancora alla qualificazione agli ottavi, abbia bisogno di sbloccarsi sottoporta. E in questo senso, sarà fondamentale che ritrovino il gol gli attaccanti. Perché se è vero che il Milan ha la necessità che pure difensori e centrocampisti diano una maggiore mano a livello realizzativo, è ovvio che i primi a dare un segnale siano i giocatori del tridente di Pioli.

Questa sera, grazie al recupero di Pulisic, il tecnico rossonero potrà schierare il trio titolare pensato in estate con Giroud e Leao, con le tre alternative - Chukwueze, Okafor e Jovic - pronte in panchina. Se c’è un reparto dove Pioli può definirsi al completo, numericamente parlando, è proprio quello d’attacco. Solo che i tre protagonisti che scenderanno in campo dal primo minuto, non vedono la porta in Europa da tempo. Giroud, come detto prima, non segna in Champions dal 18 aprile 2023, Napoli-Milan 1-1; e proprio al Maradona nove giorni fa ha segnato i suoi ultimi 2 gol dei 6 totali in campionato. In Europa, dunque, il centravanti francese non segna da cinque partite. Leao in quest’annata è fermo a quota 3 e l’ultimo centro è datato 23 settembre, Milan-Verona 1-0. Per ritrovare una rete del portoghese in Champions, bisogna però tornare indietro di oltre un anno, alla quinta gara del girone di qualificazione della Champions ’22-23, il 25 ottobre 2022 in Dinamo Zagabria-Milan 0-4. Per altro, c’è proprio bisogno di uno scatto di Leao in Europa dove il suo score è un misero 3 gol in 27 presenze totali fra Champions ed Europa League (oltre alla Dinamo Zagabria le altre vittime del numero 10 rossonero sono state Atlético Madrid nella Champions ’21-22 e Sparta Praga nell’EL ’20-21). In totale, dunque, Leao non segna in Champions da nove partite. Infine Pulisic: lo statunitense ha realizzato il suo quarto e ultimo gol stagionale il 7 ottobre a Marassi, in Genoa-Milan 0-1. Lontanissima l’ultima gioia in Champions, datata 16 marzo 2022, Lille-Chelsea 1-2, quarti di finale di ritorno. Dopodiché, 10 partite senza gol. Urge sbloccarsi, quindi, anche perché di fronte ci sarà un certo Mbappé che in Champions ha messo a segno 42 reti in 64 gare.

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