Edicola: crollo Milan. Male Pioli. Niente sorpasso. Il turnover...

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GDS: crollo Milan. Niente sorpasso. Prima il 2-0 brianzolo, poi il rosso a Jovic e Giroud e Pulisic regalano il pari. Nel recupero super Bondo e Colombo condannano i rossoneri: fallito l’assalto alla Juventus. Tanto s’è capito: godono soltanto i nerazzurri, sempre più saldi in testa, +9 sulla Juve, +11 sul Milan, e una partita da recuperare. Addio. Dei rossoneri si diceva che avrebbero ridotto le distanze solo acquistando la continuità dei rivali o non crollando in blocco Con il Monza succede proprio tutto questo e anche di più. Una partita cominciata con la noia e finita che si potrebbe scriverci un romanzo d'avventura e chiudere qualsiasi conto. 2-0 Monza, poi 2-2 del Milan ridisegnato da Pioli e, infine, 4-2 dei padroni di casa che per la prima volta superano i rossoneri. Grandi Mota Carvalho, Pessina e Bondo. Piccolissimi Jovic, Thiaw, Okafor, Chukwueze e non solo. Ora meglio concentrarsi sul Rennes per non dilapidare il 3-0 dell’andata, ritrovando in Europa equilibrio e coordinate di questi tre mesi nei quali il Milan aveva perso solo con l’Atalanta (2volte). Qui è prevalsa una certa tendenza all’autolesionismo di cui il Monza è stato bravissimo ad approfittare. Il turnover di Pioli ha una sua giustificazione nel moltiplicarsi d’impegni, ma fino a un certo punto. Il tecnico ha esagerato. Okafor, Jovic e Chukwueze sono la copia carbone “sporca” di Pulisic, Giroud e Leao. Se aggiungiamo che Thiaw mostra tutti i tre mesi scarsi di assenza, e Adli è in formula bradipo, non è difficile spiegarsi il 2-0 del primo tempo.

CorSera: Milan fuori pista a Monza. Riserve senza sprint. Le colpe di Thiaw e Jovic. Pioli battuto da Palladino. Schianto che fa male. Molte cose non hanno funzionato. La Juve resta seconda a +2. L'Inter primissima a +9 con possibilità di arrivare a +12. Il Milan deve guardarsi le palle. L'Atalanta preme e domenica ci sarà lo scontro diretto.

Tuttosport: buio a Monza. Crollo Milan. Altro che secondo posto. N
ella gara a “ciapa no” tra Juve e Milan, gode il solo Inzaghi. Le avversarie sulla rotta per lo scudetto sono disperse: i bianconeri ormai pensano a difendere il posto in Champions (come peraltro sempre sottolineato da Massimiliano Allegri), mentre Stefano Pioli guarda all’Europa League per regalare una gioia a Cardinale e regalarsi la conferma. E così, quella che doveva essere la notte del sorpasso alla Juve, per il Milan si è rivelata una Waterloo. Perché Pioli ha pagato il fatto di aver gestito a livello mentale la gara col Rennes come un impegno di Champions: lì è arrivata una vittoria convincente, mentre a Monza sono emersi tutti gli effetti collaterali. Poco ritmo, scarsa intensità, zero intraprendenza e gravi leggerezze difensive. Detto questo, unica - magra - consolazione per il Milan (che in A non perdeva dal 3-2 di Bergamo, 9 dicembre), il fatto di aver regalato una gioia ad Adriano Galliani, raggiante in tribuna anche perché al suo Monza mancava solo uno scalpo alla sua squadra dal ritorno in Serie A: infatti nei tre precedenti il Milan aveva sempre battuto i brianzoli che, tra l’altro, grazie alla vittoria di ieri mettono a tredici punti la zona rossa e possono iniziare a fare qualche pensierino al fatto di riaffacciarsi nell’eurozona (d’altronde Toro e Napoli sono appena tre punti più avanti in classifica). Sei i cambi di Pioli rispetto al giovedì di Europa League e tutti hanno deluso le aspettative: Thiaw (ultima da titolare agli atti il 28 novembre in Champions contro il Borussia Dortmund) per Kjaer, Adli e Bennacer per Musah e Reijnders nonché l’intero tridente d’attacco con Chukwueze, Jovic e Okafor per Pulisic, Giroud e Leao (che avrebbe dovuto giocare dall’inizio se non avesse avvertito in mattinata un problema muscolare). In pratica l’allenatore, da centrocampo in su, ha confermato il solo Loftus-Cheek (6 gol nel 2024 ma ieri scarico e alquanto evanescente).

Corriere dello Sport: poker Monza. Il Milan gioca d'azzardo. Milan flop. Con il sorpasso sulla Juventus e il secondo posto (ora occhio all'Atalanta che sarà a San Siro domenica prossima) serviti su un vassoio d’argento, infatti, il Diavolo ha finito per rovesciarsi tutto addosso, capitolando davanti ad un Monza, che, fino a ieri sera, non aveva ancora battuto una grande in campionato. Eppure, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Jovic e il doppio svantaggio, il Diavolo era comunque riuscito a risalire sul pareggio, grazie a Giroud e Pulisic, erroneamente lasciati in panchina. Ma i rossoneri non avevano fatto i conti con Bondo, che allo scadere, imbeccato da Maldini, si è inventato una vera e propria prodezza (il Var ha cancellato il fuorigioco), e con l’ex-Colombo, che ha sigillato la vittoria. Mai il Monza aveva segnato 4 gol in Serie A. Grandi meriti per l’impresa vanno a Palladino, che, oltre a piazzare a uomo Gagliardini su Loftus-Cheek (un fantasma), ha scelto di togliere un difensore aggiungendo un trequartista, garantendo più libertà a Mota Carvalho, che ha imperversato, e a Colpani, salito in cattedra a ridosso dell’intervallo. Vero che là dietro il Monza ha soff erto più del dovuto, nonostante la superiorità. Ma è stata soprattutto colpa del classico “braccino”. Grandi colpe, invece, per Pioli che, dopo aver schierato i titolari in Europa League, ha scelto il campionato per il turnover. Fuori Giroud, Pulisic e alla fi ne anche Leao. Le risposte dei sostituti, però, sono state disastrose. Troppo statici Chukwueze e Okafor, sempre in attesa del pallone sui piedi, sempre fronte alla porta Jovic e così fuori dalla manovra. L’errore più grave, però, è stato quello di aver lanciato dall’inizio anche Thiaw, rientrato per uno spezzone con il Rennes dopo un’assenza di due mesi e mezzo. Il tedesco ha provocato il rigore del vantaggio monzese (trasformato da Pessina), aff ondando ingenuamente il tackle in area su Mota Carvalho. Ma Thiaw, insieme a Bennacer, è stato diretto colpevole anche sul raddopio dei padroni di casa. Colpani, infatti, lo ha saltato facilmente con un tunnel, per poi lanciare l’accorrente Mota Carvalho

Repubblica: la corona non è ferrea. Pioli se l’era sistemata bene in testa, grazie all’eccellente serie di risultati del 2024, ma gli è scivolata via proprio a Monza, dove l’Inter aveva stravinto 5-1 un mese fa: oltre al mancato sorpasso della Juventus ancora seconda, a fare male all’allenatore del Milan in altalena è il paragone con Simone Inzaghi, ora a più 11 con una partita da recuperare. L’andamento di questa serata storta accentua il disagio: dallo 0-2 al 2-2, malgrado la ripresa giocata quasi tutta in 10 contro 11 per l’espulsione di Jovic (manata in faccia a Izzo) e tracollo in extremis. I 4 gol incassati confermano una tendenza incompatibile con lo scudetto e rinfocolano l’accusa di squilibrio tattico. La caduta in Brianza è vistosa, non solo perché luogo e avversario evocano il passato: è il Monza di Silvio Berlusconi, demiurgo del Milan più vincente, e del suo braccio destro Galliani, che l’ha accompagnato in entrambe le avventure. La colpa primaria qui addebitata a Pioli è di avere esagerato col turnover in campionato, invece di riservarlo all’Europa League, giovedì prossimo a Rennes, dove il vantaggio dei tre gol dell’andata lo permetterebbe. La tardiva retromarcia nell’intervallo è stata punita col contrappasso della disfatta. Il lancio in attacco dal primo minuto del trio Chukwueze (reduce dalla Coppa d’Africa)-Jovic-Okafor, e in difesa di Thiaw (reduce da lungo infortunio) si è rivelato fatale. Né i dribbling velleitari di Chukwueze a destra, né i movimenti impacciati di Jovic da centravanti d’area, né lo strano nascondino di Okafor a sinistra potevano evitare il noioso e continuo cozzare dentro il traffico, alimentato da Palladino con l’infoltimento del centrocampo.


Altre news di giornata


—) Pagelle quotidiani Monza - Milan 4-2. 18 febbraio.


—) Ordine e Condò:"Milan, turnover fallito. Pioli...".


—) Pioli sotto accusa. Turnover non paga. Cambi tardivi


—) Monza: prima volta 4 gol in A. Col Milan...


—) Milan: caso comunicazione. La portavoce ex Elliott...


—) Jovic e Chuku male. Calano chance rinnovo.


—) Edicola: crollo Milan. Male Pioli. Niente sorpasso. Il turnover...


—) Ordine Sabatini:"Jovic? Basta col rinnovo". "Thiaw? Meglio Bisseck".


—)
Mauro:"Leao? Se il leader è un rapper...".
 

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GDS: crollo Milan. Niente sorpasso. Prima il 2-0 brianzolo, poi il rosso a Jovic e Giroud e Pulisic regalano il pari. Nel recupero super Bondo e Colombo condannano i rossoneri: fallito l’assalto alla Juventus. Tanto s’è capito: godono soltanto i nerazzurri, sempre più saldi in testa, +9 sulla Juve, +11 sul Milan, e una partita da recuperare. Addio. Dei rossoneri si diceva che avrebbero ridotto le distanze solo acquistando la continuità dei rivali o non crollando in blocco Con il Monza succede proprio tutto questo e anche di più. Una partita cominciata con la noia e finita che si potrebbe scriverci un romanzo d'avventura e chiudere qualsiasi conto. 2-0 Monza, poi 2-2 del Milan ridisegnato da Pioli e, infine, 4-2 dei padroni di casa che per la prima volta superano i rossoneri. Grandi Mota Carvalho, Pessina e Bondo. Piccolissimi Jovic, Thiaw, Okafor, Chukwueze e non solo. Ora meglio concentrarsi sul Rennes per non dilapidare il 3-0 dell’andata, ritrovando in Europa equilibrio e coordinate di questi tre mesi nei quali il Milan aveva perso solo con l’Atalanta (2volte). Qui è prevalsa una certa tendenza all’autolesionismo di cui il Monza è stato bravissimo ad approfittare. Il turnover di Pioli ha una sua giustificazione nel moltiplicarsi d’impegni, ma fino a un certo punto. Il tecnico ha esagerato. Okafor, Jovic e Chukwueze sono la copia carbone “sporca” di Pulisic, Giroud e Leao. Se aggiungiamo che Thiaw mostra tutti i tre mesi scarsi di assenza, e Adli è in formula bradipo, non è difficile spiegarsi il 2-0 del primo tempo.

In aggiornamento con altri quotidiani

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Ho spento dopo il primo tempo ma vedo che abbiamo dato spettacolo anche nel secondo.

Ma forse è meglio così, i piolisti erano usciti dalle provverbiali pareti ultimamente, ogni tanto serve ricordare che la prossima stagione c'è da cambiare il manico.
 
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E che succede? 2 righe contro Pioli.........domani licenzieranno chi ha scritto questo articolo
 

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Tuttosport: buio a Monza. Crollo Milan. Altro che secondo posto. N
ella gara a “ciapa no” tra Juve e Milan, gode il solo Inzaghi. Le avversarie sulla rotta per lo scudetto sono disperse: i bianconeri ormai pensano a difendere il posto in Champions (come peraltro sempre sottolineato da Massimiliano Allegri), mentre Stefano Pioli guarda all’Europa League per regalare una gioia a Cardinale e regalarsi la conferma. E così, quella che doveva essere la notte del sorpasso alla Juve, per il Milan si è rivelata una Waterloo. Perché Pioli ha pagato il fatto di aver gestito a livello mentale la gara col Rennes come un impegno di Champions: lì è arrivata una vittoria convincente, mentre a Monza sono emersi tutti gli effetti collaterali. Poco ritmo, scarsa intensità, zero intraprendenza e gravi leggerezze difensive. Detto questo, unica - magra - consolazione per il Milan (che in A non perdeva dal 3-2 di Bergamo, 9 dicembre), il fatto di aver regalato una gioia ad Adriano Galliani, raggiante in tribuna anche perché al suo Monza mancava solo uno scalpo alla sua squadra dal ritorno in Serie A: infatti nei tre precedenti il Milan aveva sempre battuto i brianzoli che, tra l’altro, grazie alla vittoria di ieri mettono a tredici punti la zona rossa e possono iniziare a fare qualche pensierino al fatto di riaffacciarsi nell’eurozona (d’altronde Toro e Napoli sono appena tre punti più avanti in classifica). Sei i cambi di Pioli rispetto al giovedì di Europa League e tutti hanno deluso le aspettative: Thiaw (ultima da titolare agli atti il 28 novembre in Champions contro il Borussia Dortmund) per Kjaer, Adli e Bennacer per Musah e Reijnders nonché l’intero tridente d’attacco con Chukwueze, Jovic e Okafor per Pulisic, Giroud e Leao (che avrebbe dovuto giocare dall’inizio se non avesse avvertito in mattinata un problema muscolare). In pratica l’allenatore, da centrocampo in su, ha confermato il solo Loftus-Cheek (6 gol nel 2024 ma ieri scarico e alquanto evanescente).

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Tuttosport: buio a Monza. Crollo Milan. Altro che secondo posto. N
ella gara a “ciapa no” tra Juve e Milan, gode il solo Inzaghi. Le avversarie sulla rotta per lo scudetto sono disperse: i bianconeri ormai pensano a difendere il posto in Champions (come peraltro sempre sottolineato da Massimiliano Allegri), mentre Stefano Pioli guarda all’Europa League per regalare una gioia a Cardinale e regalarsi la conferma. E così, quella che doveva essere la notte del sorpasso alla Juve, per il Milan si è rivelata una Waterloo. Perché Pioli ha pagato il fatto di aver gestito a livello mentale la gara col Rennes come un impegno di Champions: lì è arrivata una vittoria convincente, mentre a Monza sono emersi tutti gli effetti collaterali. Poco ritmo, scarsa intensità, zero intraprendenza e gravi leggerezze difensive. Detto questo, unica - magra - consolazione per il Milan (che in A non perdeva dal 3-2 di Bergamo, 9 dicembre), il fatto di aver regalato una gioia ad Adriano Galliani, raggiante in tribuna anche perché al suo Monza mancava solo uno scalpo alla sua squadra dal ritorno in Serie A: infatti nei tre precedenti il Milan aveva sempre battuto i brianzoli che, tra l’altro, grazie alla vittoria di ieri mettono a tredici punti la zona rossa e possono iniziare a fare qualche pensierino al fatto di riaffacciarsi nell’eurozona (d’altronde Toro e Napoli sono appena tre punti più avanti in classifica). Sei i cambi di Pioli rispetto al giovedì di Europa League e tutti hanno deluso le aspettative: Thiaw (ultima da titolare agli atti il 28 novembre in Champions contro il Borussia Dortmund) per Kjaer, Adli e Bennacer per Musah e Reijnders nonché l’intero tridente d’attacco con Chukwueze, Jovic e Okafor per Pulisic, Giroud e Leao (che avrebbe dovuto giocare dall’inizio se non avesse avvertito in mattinata un problema muscolare). In pratica l’allenatore, da centrocampo in su, ha confermato il solo Loftus-Cheek (6 gol nel 2024 ma ieri scarico e alquanto evanescente).

Corriere dello Sport: poker Monza. Il Milan gioca d'azzardo. Milan flop. Con il sorpasso sulla Juventus e il secondo posto (ora occhio all'Atalanta che sarà a San Siro domenica prossima) serviti su un vassoio d’argento, infatti, il Diavolo ha finito per rovesciarsi tutto addosso, capitolando davanti ad un Monza, che, fino a ieri sera, non aveva ancora battuto una grande in campionato. Eppure, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Jovic e il doppio svantaggio, il Diavolo era comunque riuscito a risalire sul pareggio, grazie a Giroud e Pulisic, erroneamente lasciati in panchina. Ma i rossoneri non avevano fatto i conti con Bondo, che allo scadere, imbeccato da Maldini, si è inventato una vera e propria prodezza (il Var ha cancellato il fuorigioco), e con l’ex-Colombo, che ha sigillato la vittoria. Mai il Monza aveva segnato 4 gol in Serie A. Grandi meriti per l’impresa vanno a Palladino, che, oltre a piazzare a uomo Gagliardini su Loftus-Cheek (un fantasma), ha scelto di togliere un difensore aggiungendo un trequartista, garantendo più libertà a Mota Carvalho, che ha imperversato, e a Colpani, salito in cattedra a ridosso dell’intervallo. Vero che là dietro il Monza ha soff erto più del dovuto, nonostante la superiorità. Ma è stata soprattutto colpa del classico “braccino”. Grandi colpe, invece, per Pioli che, dopo aver schierato i titolari in Europa League, ha scelto il campionato per il turnover. Fuori Giroud, Pulisic e alla fi ne anche Leao. Le risposte dei sostituti, però, sono state disastrose. Troppo statici Chukwueze e Okafor, sempre in attesa del pallone sui piedi, sempre fronte alla porta Jovic e così fuori dalla manovra. L’errore più grave, però, è stato quello di aver lanciato dall’inizio anche Thiaw, rientrato per uno spezzone con il Rennes dopo un’assenza di due mesi e mezzo. Il tedesco ha provocato il rigore del vantaggio monzese (trasformato da Pessina), aff ondando ingenuamente il tackle in area su Mota Carvalho. Ma Thiaw, insieme a Bennacer, è stato diretto colpevole anche sul raddopio dei padroni di casa. Colpani, infatti, lo ha saltato facilmente con un tunnel, per poi lanciare l’accorrente Mota Carvalho

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CorSera: Milan fuori pista a Monza. Riserve senza sprint. Le colpe di Thiaw e Jovic. Pioli battuto da Palladino. Schianto che fa male. Molte cose non hanno funzionato. La Juve resta seconda a +2. L'Inter primissima a +9 con possibilità di arrivare a +12. Il Milan deve guardarsi le palle. L'Atalanta preme e domenica ci sarà lo scontro diretto.

Tuttosport: buio a Monza. Crollo Milan. Altro che secondo posto. N
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Soilti errori già visti da pioli, ci sono partite europee e lui invece che applicare un turnover sensato fa un turnover di massa e questi sono i risultati
 

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GDS: crollo Milan. Niente sorpasso. Prima il 2-0 brianzolo, poi il rosso a Jovic e Giroud e Pulisic regalano il pari. Nel recupero super Bondo e Colombo condannano i rossoneri: fallito l’assalto alla Juventus. Tanto s’è capito: godono soltanto i nerazzurri, sempre più saldi in testa, +9 sulla Juve, +11 sul Milan, e una partita da recuperare. Addio. Dei rossoneri si diceva che avrebbero ridotto le distanze solo acquistando la continuità dei rivali o non crollando in blocco Con il Monza succede proprio tutto questo e anche di più. Una partita cominciata con la noia e finita che si potrebbe scriverci un romanzo d'avventura e chiudere qualsiasi conto. 2-0 Monza, poi 2-2 del Milan ridisegnato da Pioli e, infine, 4-2 dei padroni di casa che per la prima volta superano i rossoneri. Grandi Mota Carvalho, Pessina e Bondo. Piccolissimi Jovic, Thiaw, Okafor, Chukwueze e non solo. Ora meglio concentrarsi sul Rennes per non dilapidare il 3-0 dell’andata, ritrovando in Europa equilibrio e coordinate di questi tre mesi nei quali il Milan aveva perso solo con l’Atalanta (2volte). Qui è prevalsa una certa tendenza all’autolesionismo di cui il Monza è stato bravissimo ad approfittare. Il turnover di Pioli ha una sua giustificazione nel moltiplicarsi d’impegni, ma fino a un certo punto. Il tecnico ha esagerato. Okafor, Jovic e Chukwueze sono la copia carbone “sporca” di Pulisic, Giroud e Leao. Se aggiungiamo che Thiaw mostra tutti i tre mesi scarsi di assenza, e Adli è in formula bradipo, non è difficile spiegarsi il 2-0 del primo tempo.

CorSera: Milan fuori pista a Monza. Riserve senza sprint. Le colpe di Thiaw e Jovic. Pioli battuto da Palladino. Schianto che fa male. Molte cose non hanno funzionato. La Juve resta seconda a +2. L'Inter primissima a +9 con possibilità di arrivare a +12. Il Milan deve guardarsi le palle. L'Atalanta preme e domenica ci sarà lo scontro diretto.

Tuttosport: buio a Monza. Crollo Milan. Altro che secondo posto. N
ella gara a “ciapa no” tra Juve e Milan, gode il solo Inzaghi. Le avversarie sulla rotta per lo scudetto sono disperse: i bianconeri ormai pensano a difendere il posto in Champions (come peraltro sempre sottolineato da Massimiliano Allegri), mentre Stefano Pioli guarda all’Europa League per regalare una gioia a Cardinale e regalarsi la conferma. E così, quella che doveva essere la notte del sorpasso alla Juve, per il Milan si è rivelata una Waterloo. Perché Pioli ha pagato il fatto di aver gestito a livello mentale la gara col Rennes come un impegno di Champions: lì è arrivata una vittoria convincente, mentre a Monza sono emersi tutti gli effetti collaterali. Poco ritmo, scarsa intensità, zero intraprendenza e gravi leggerezze difensive. Detto questo, unica - magra - consolazione per il Milan (che in A non perdeva dal 3-2 di Bergamo, 9 dicembre), il fatto di aver regalato una gioia ad Adriano Galliani, raggiante in tribuna anche perché al suo Monza mancava solo uno scalpo alla sua squadra dal ritorno in Serie A: infatti nei tre precedenti il Milan aveva sempre battuto i brianzoli che, tra l’altro, grazie alla vittoria di ieri mettono a tredici punti la zona rossa e possono iniziare a fare qualche pensierino al fatto di riaffacciarsi nell’eurozona (d’altronde Toro e Napoli sono appena tre punti più avanti in classifica). Sei i cambi di Pioli rispetto al giovedì di Europa League e tutti hanno deluso le aspettative: Thiaw (ultima da titolare agli atti il 28 novembre in Champions contro il Borussia Dortmund) per Kjaer, Adli e Bennacer per Musah e Reijnders nonché l’intero tridente d’attacco con Chukwueze, Jovic e Okafor per Pulisic, Giroud e Leao (che avrebbe dovuto giocare dall’inizio se non avesse avvertito in mattinata un problema muscolare). In pratica l’allenatore, da centrocampo in su, ha confermato il solo Loftus-Cheek (6 gol nel 2024 ma ieri scarico e alquanto evanescente).

Corriere dello Sport: poker Monza. Il Milan gioca d'azzardo. Milan flop. Con il sorpasso sulla Juventus e il secondo posto (ora occhio all'Atalanta che sarà a San Siro domenica prossima) serviti su un vassoio d’argento, infatti, il Diavolo ha finito per rovesciarsi tutto addosso, capitolando davanti ad un Monza, che, fino a ieri sera, non aveva ancora battuto una grande in campionato. Eppure, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Jovic e il doppio svantaggio, il Diavolo era comunque riuscito a risalire sul pareggio, grazie a Giroud e Pulisic, erroneamente lasciati in panchina. Ma i rossoneri non avevano fatto i conti con Bondo, che allo scadere, imbeccato da Maldini, si è inventato una vera e propria prodezza (il Var ha cancellato il fuorigioco), e con l’ex-Colombo, che ha sigillato la vittoria. Mai il Monza aveva segnato 4 gol in Serie A. Grandi meriti per l’impresa vanno a Palladino, che, oltre a piazzare a uomo Gagliardini su Loftus-Cheek (un fantasma), ha scelto di togliere un difensore aggiungendo un trequartista, garantendo più libertà a Mota Carvalho, che ha imperversato, e a Colpani, salito in cattedra a ridosso dell’intervallo. Vero che là dietro il Monza ha soff erto più del dovuto, nonostante la superiorità. Ma è stata soprattutto colpa del classico “braccino”. Grandi colpe, invece, per Pioli che, dopo aver schierato i titolari in Europa League, ha scelto il campionato per il turnover. Fuori Giroud, Pulisic e alla fi ne anche Leao. Le risposte dei sostituti, però, sono state disastrose. Troppo statici Chukwueze e Okafor, sempre in attesa del pallone sui piedi, sempre fronte alla porta Jovic e così fuori dalla manovra. L’errore più grave, però, è stato quello di aver lanciato dall’inizio anche Thiaw, rientrato per uno spezzone con il Rennes dopo un’assenza di due mesi e mezzo. Il tedesco ha provocato il rigore del vantaggio monzese (trasformato da Pessina), aff ondando ingenuamente il tackle in area su Mota Carvalho. Ma Thiaw, insieme a Bennacer, è stato diretto colpevole anche sul raddopio dei padroni di casa. Colpani, infatti, lo ha saltato facilmente con un tunnel, per poi lanciare l’accorrente Mota Carvalho

Repubblica: la corona non è ferrea. Pioli se l’era sistemata bene in testa, grazie all’eccellente serie di risultati del 2024, ma gli è scivolata via proprio a Monza, dove l’Inter aveva stravinto 5-1 un mese fa: oltre al mancato sorpasso della Juventus ancora seconda, a fare male all’allenatore del Milan in altalena è il paragone con Simone Inzaghi, ora a più 11 con una partita da recuperare. L’andamento di questa serata storta accentua il disagio: dallo 0-2 al 2-2, malgrado la ripresa giocata quasi tutta in 10 contro 11 per l’espulsione di Jovic (manata in faccia a Izzo) e tracollo in extremis. I 4 gol incassati confermano una tendenza incompatibile con lo scudetto e rinfocolano l’accusa di squilibrio tattico. La caduta in Brianza è vistosa, non solo perché luogo e avversario evocano il passato: è il Monza di Silvio Berlusconi, demiurgo del Milan più vincente, e del suo braccio destro Galliani, che l’ha accompagnato in entrambe le avventure. La colpa primaria qui addebitata a Pioli è di avere esagerato col turnover in campionato, invece di riservarlo all’Europa League, giovedì prossimo a Rennes, dove il vantaggio dei tre gol dell’andata lo permetterebbe. La tardiva retromarcia nell’intervallo è stata punita col contrappasso della disfatta. Il lancio in attacco dal primo minuto del trio Chukwueze (reduce dalla Coppa d’Africa)-Jovic-Okafor, e in difesa di Thiaw (reduce da lungo infortunio) si è rivelato fatale. Né i dribbling velleitari di Chukwueze a destra, né i movimenti impacciati di Jovic da centravanti d’area, né lo strano nascondino di Okafor a sinistra potevano evitare il noioso e continuo cozzare dentro il traffico, alimentato da Palladino con l’infoltimento del centrocampo.


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Ma come si fa a fare turnover in vista della gara di Rennes?
bisognava fare turnover con il Rennes e giocare con i titolari con Monza e Atalanta. Questo fa il contrario!!!
E cmq anche ieri rimessa in piedi dai campioni a dimostrazione che il Milan è forte ma purtroppo con lo scemo siamo fuori da lotta scudetto, UCL e coppa Italia da mesi.
 

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GDS: crollo Milan. Niente sorpasso. Prima il 2-0 brianzolo, poi il rosso a Jovic e Giroud e Pulisic regalano il pari. Nel recupero super Bondo e Colombo condannano i rossoneri: fallito l’assalto alla Juventus. Tanto s’è capito: godono soltanto i nerazzurri, sempre più saldi in testa, +9 sulla Juve, +11 sul Milan, e una partita da recuperare. Addio. Dei rossoneri si diceva che avrebbero ridotto le distanze solo acquistando la continuità dei rivali o non crollando in blocco Con il Monza succede proprio tutto questo e anche di più. Una partita cominciata con la noia e finita che si potrebbe scriverci un romanzo d'avventura e chiudere qualsiasi conto. 2-0 Monza, poi 2-2 del Milan ridisegnato da Pioli e, infine, 4-2 dei padroni di casa che per la prima volta superano i rossoneri. Grandi Mota Carvalho, Pessina e Bondo. Piccolissimi Jovic, Thiaw, Okafor, Chukwueze e non solo. Ora meglio concentrarsi sul Rennes per non dilapidare il 3-0 dell’andata, ritrovando in Europa equilibrio e coordinate di questi tre mesi nei quali il Milan aveva perso solo con l’Atalanta (2volte). Qui è prevalsa una certa tendenza all’autolesionismo di cui il Monza è stato bravissimo ad approfittare. Il turnover di Pioli ha una sua giustificazione nel moltiplicarsi d’impegni, ma fino a un certo punto. Il tecnico ha esagerato. Okafor, Jovic e Chukwueze sono la copia carbone “sporca” di Pulisic, Giroud e Leao. Se aggiungiamo che Thiaw mostra tutti i tre mesi scarsi di assenza, e Adli è in formula bradipo, non è difficile spiegarsi il 2-0 del primo tempo.

CorSera: Milan fuori pista a Monza. Riserve senza sprint. Le colpe di Thiaw e Jovic. Pioli battuto da Palladino. Schianto che fa male. Molte cose non hanno funzionato. La Juve resta seconda a +2. L'Inter primissima a +9 con possibilità di arrivare a +12. Il Milan deve guardarsi le palle. L'Atalanta preme e domenica ci sarà lo scontro diretto.

Tuttosport: buio a Monza. Crollo Milan. Altro che secondo posto. N
ella gara a “ciapa no” tra Juve e Milan, gode il solo Inzaghi. Le avversarie sulla rotta per lo scudetto sono disperse: i bianconeri ormai pensano a difendere il posto in Champions (come peraltro sempre sottolineato da Massimiliano Allegri), mentre Stefano Pioli guarda all’Europa League per regalare una gioia a Cardinale e regalarsi la conferma. E così, quella che doveva essere la notte del sorpasso alla Juve, per il Milan si è rivelata una Waterloo. Perché Pioli ha pagato il fatto di aver gestito a livello mentale la gara col Rennes come un impegno di Champions: lì è arrivata una vittoria convincente, mentre a Monza sono emersi tutti gli effetti collaterali. Poco ritmo, scarsa intensità, zero intraprendenza e gravi leggerezze difensive. Detto questo, unica - magra - consolazione per il Milan (che in A non perdeva dal 3-2 di Bergamo, 9 dicembre), il fatto di aver regalato una gioia ad Adriano Galliani, raggiante in tribuna anche perché al suo Monza mancava solo uno scalpo alla sua squadra dal ritorno in Serie A: infatti nei tre precedenti il Milan aveva sempre battuto i brianzoli che, tra l’altro, grazie alla vittoria di ieri mettono a tredici punti la zona rossa e possono iniziare a fare qualche pensierino al fatto di riaffacciarsi nell’eurozona (d’altronde Toro e Napoli sono appena tre punti più avanti in classifica). Sei i cambi di Pioli rispetto al giovedì di Europa League e tutti hanno deluso le aspettative: Thiaw (ultima da titolare agli atti il 28 novembre in Champions contro il Borussia Dortmund) per Kjaer, Adli e Bennacer per Musah e Reijnders nonché l’intero tridente d’attacco con Chukwueze, Jovic e Okafor per Pulisic, Giroud e Leao (che avrebbe dovuto giocare dall’inizio se non avesse avvertito in mattinata un problema muscolare). In pratica l’allenatore, da centrocampo in su, ha confermato il solo Loftus-Cheek (6 gol nel 2024 ma ieri scarico e alquanto evanescente).

Corriere dello Sport: poker Monza. Il Milan gioca d'azzardo. Milan flop. Con il sorpasso sulla Juventus e il secondo posto (ora occhio all'Atalanta che sarà a San Siro domenica prossima) serviti su un vassoio d’argento, infatti, il Diavolo ha finito per rovesciarsi tutto addosso, capitolando davanti ad un Monza, che, fino a ieri sera, non aveva ancora battuto una grande in campionato. Eppure, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Jovic e il doppio svantaggio, il Diavolo era comunque riuscito a risalire sul pareggio, grazie a Giroud e Pulisic, erroneamente lasciati in panchina. Ma i rossoneri non avevano fatto i conti con Bondo, che allo scadere, imbeccato da Maldini, si è inventato una vera e propria prodezza (il Var ha cancellato il fuorigioco), e con l’ex-Colombo, che ha sigillato la vittoria. Mai il Monza aveva segnato 4 gol in Serie A. Grandi meriti per l’impresa vanno a Palladino, che, oltre a piazzare a uomo Gagliardini su Loftus-Cheek (un fantasma), ha scelto di togliere un difensore aggiungendo un trequartista, garantendo più libertà a Mota Carvalho, che ha imperversato, e a Colpani, salito in cattedra a ridosso dell’intervallo. Vero che là dietro il Monza ha soff erto più del dovuto, nonostante la superiorità. Ma è stata soprattutto colpa del classico “braccino”. Grandi colpe, invece, per Pioli che, dopo aver schierato i titolari in Europa League, ha scelto il campionato per il turnover. Fuori Giroud, Pulisic e alla fi ne anche Leao. Le risposte dei sostituti, però, sono state disastrose. Troppo statici Chukwueze e Okafor, sempre in attesa del pallone sui piedi, sempre fronte alla porta Jovic e così fuori dalla manovra. L’errore più grave, però, è stato quello di aver lanciato dall’inizio anche Thiaw, rientrato per uno spezzone con il Rennes dopo un’assenza di due mesi e mezzo. Il tedesco ha provocato il rigore del vantaggio monzese (trasformato da Pessina), aff ondando ingenuamente il tackle in area su Mota Carvalho. Ma Thiaw, insieme a Bennacer, è stato diretto colpevole anche sul raddopio dei padroni di casa. Colpani, infatti, lo ha saltato facilmente con un tunnel, per poi lanciare l’accorrente Mota Carvalho

Repubblica: la corona non è ferrea. Pioli se l’era sistemata bene in testa, grazie all’eccellente serie di risultati del 2024, ma gli è scivolata via proprio a Monza, dove l’Inter aveva stravinto 5-1 un mese fa: oltre al mancato sorpasso della Juventus ancora seconda, a fare male all’allenatore del Milan in altalena è il paragone con Simone Inzaghi, ora a più 11 con una partita da recuperare. L’andamento di questa serata storta accentua il disagio: dallo 0-2 al 2-2, malgrado la ripresa giocata quasi tutta in 10 contro 11 per l’espulsione di Jovic (manata in faccia a Izzo) e tracollo in extremis. I 4 gol incassati confermano una tendenza incompatibile con lo scudetto e rinfocolano l’accusa di squilibrio tattico. La caduta in Brianza è vistosa, non solo perché luogo e avversario evocano il passato: è il Monza di Silvio Berlusconi, demiurgo del Milan più vincente, e del suo braccio destro Galliani, che l’ha accompagnato in entrambe le avventure. La colpa primaria qui addebitata a Pioli è di avere esagerato col turnover in campionato, invece di riservarlo all’Europa League, giovedì prossimo a Rennes, dove il vantaggio dei tre gol dell’andata lo permetterebbe. La tardiva retromarcia nell’intervallo è stata punita col contrappasso della disfatta. Il lancio in attacco dal primo minuto del trio Chukwueze (reduce dalla Coppa d’Africa)-Jovic-Okafor, e in difesa di Thiaw (reduce da lungo infortunio) si è rivelato fatale. Né i dribbling velleitari di Chukwueze a destra, né i movimenti impacciati di Jovic da centravanti d’area, né lo strano nascondino di Okafor a sinistra potevano evitare il noioso e continuo cozzare dentro il traffico, alimentato da Palladino con l’infoltimento del centrocampo.


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—) Pagelle quotidiani Monza - Milan 4-2. 18 febbraio.


—) Ordine e Condò:"Milan, turnover fallito. Pioli...".


—) Pioli sotto accusa. Turnover non paga. Cambi tardivi


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—) Edicola: crollo Milan. Male Pioli. Niente sorpasso. Il turnover...


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