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In una dichiarazione del 2015, Berlusconi disse che il Milan del futuro sarebbe stato giovane e italiano. Un po' la mancanza di fondi ingenti sul mercato, un po' per la sua malsana idea di dover rinnovare la squadra con italiani del vivaio o presi da squadrette dal 6 posto in giù.
Dopo un anno e mezzo e un closing di mezzo, le cose sono cambiate radicalmente. Ora la nuova proprietà, guidata da Fassone e Mirabelli, ha avuto e sta avendo incontri di mercato con giocatori per la maggior parte stranieri.
Affari già chiusi sono infatti il difensore Musacchio, argentino classe 1990, il centrocampista Kessie, ivoriano classe 1996, e in dirittura di arrivo anche Ricardo Rodríguez, terzino sinistro svizzero.
E anche gli altri obiettivi, prefissati dal nuovo Milan cinese, non saranno italiani. Come ad esempio la coppia biglia-Keita, o quella Badelj-Kalinic, ed anche i sogni Morata e Naingollan. Un Milan che cercherà soluzioni forti, a prescindere dalla loro nazionalità, mettendo decisamente da parte il "progetto" di Silvio.
Dopo un anno e mezzo e un closing di mezzo, le cose sono cambiate radicalmente. Ora la nuova proprietà, guidata da Fassone e Mirabelli, ha avuto e sta avendo incontri di mercato con giocatori per la maggior parte stranieri.
Affari già chiusi sono infatti il difensore Musacchio, argentino classe 1990, il centrocampista Kessie, ivoriano classe 1996, e in dirittura di arrivo anche Ricardo Rodríguez, terzino sinistro svizzero.
E anche gli altri obiettivi, prefissati dal nuovo Milan cinese, non saranno italiani. Come ad esempio la coppia biglia-Keita, o quella Badelj-Kalinic, ed anche i sogni Morata e Naingollan. Un Milan che cercherà soluzioni forti, a prescindere dalla loro nazionalità, mettendo decisamente da parte il "progetto" di Silvio.