Puoi darmi tranquillamente del tu, il voi non è necessario. Anche perché, tra noi due, il vecchio sei tu...
Comunque sia, il senso del paragone era che è inutile prendere eventi statisticamente irrilevanti per sostenere una o l'altra tesi. Moriranno alcune persone con trentasette dosi di vaccino, così come moriranno persone che hanno avuto trentasette volte la COVID, così come si salveranno persone con trentasette dosi e si salveranno persone che hanno avuto trentasette volte la COVID.
Per quanto riguarda il paragone con la spagnola, non è molto indicativo. Ci sono fattori che oggi ci danno un vantaggio(progresso medico, migliori condizioni igienico- sanitarie ecc) e altre che ci danno uno svantaggio(popolazione aumentata a dismisura, quindi più "corpi" per il virus, maggiori e più rapidi spostamenti ecc). Anche i dati di allora sono molto approssimativi rispetto ai giorni nostri(oggi ormai manca solo che SARS-CoV-2 si faccia un profilo social e si metta a litigare con Fedez).
Le conoscenze scientifiche ci dicono che un virus termina, o rallenta, la sua corsa quando trova una percentuale di popolazione non suscettibile. Al momento il modo più rapido conosciuto dall'Umanità per raggiungere il risultato è la vaccinazione. Come ho già scritto altre volte, vedremo cosa succederà nei prossimi mesi.
Io non credo minimamente agli scenari apocalittici ipotizzati da qualcuno e penso che, arrivati a una certa percentuale di popolazione non suscettibile, si debba tornare alla normalità al 100%, che significa l'eliminazione assoluta anche dell'obbligo di mascherina(se poi qualcuno vuole tenerla, liberissimo di farlo). Se durante l'inverno ci troveremo ad avere massimo 1500 ricoverati in TI e poche decine di decessi, eventuali misure restrittive sarebbero totalmente ingiustificate. Se avremo 4500 in TI e 500 morti al giorno, sarà necessario capirne i motivi e, in base a quelli, trarre decidere il da farsi.
Oh, vedo che ragioni in modo corposo. Mi fanno sempre impressione le tue improvvise (e spericolate) incursioni nel mondo scientifico.
Beh, i tuoi ragionamenti sono sensati. Ma permettimi di osservare alcune cose.
Anzitutto, non è interamente corretto il punto riguardo il rallentamento della corsa del virus. Il virus non rallenta, ma cerca di trovare un equilibrio con l'ambiente esterno. Ovviamente (per come è stata concepita l'evoluzione, che è una legge di Natura), le tipologie di virus che sterminano sono destinate ad estinguersi. Quelli che si adattano meglio, cioè non arrecano danno ai propri bersagli, hanno più successo di sopravvivenza. E' una cosa che obiettivamente richiede del tempo, ma come si è visto, con la spagnola è stato proprio così. E non potrebbe essere altrimenti.
Questo ci porta alla prima considerazione: è necessaria una strategia di combattimento che coniughi questi due aspetti, cioè da una parte lasciar sfogare il virus e parallelamente non consentirgli di fare troppo danno. I vaccini, scientificamente parlando, sono ok, e nessun veramente li osteggia. Poiché il virus non può essere eliminato, dobbiamo farlo entrare in simbiosi con l'ambiente. Questo per rispondere, sempre ce ne sia bisogno, a quelli che hanno la mentalità bianco/nero, sono pro-vax, si tutto/no tutto, e non ammettono il benché minimo dubbio o critica sulla faccenda. Io sono, come tanti, per il vaccino, serio e somministrato adeguatamente. Non mi piace il teatrino al contorno, che sfido chiunque a trovarlo "normale", come se fosse sempre stato così anche in precedenza. Non neghiamo l'evidenza, cortesemente.
Questo ci porta al secondo punto: il terrorismo. Qui leggo fiumi di critica contro i gombloddisdih, ma a me i veri gombloddisdih sembrano il mainstream, i media e la classe politica, con dichiarazioni di morte provocata perfino dal primo ministro.
Facessero le cose con serietà e moderazione, e allora solo qualche villano isolato urlerebbe di novaxxismo.
Il fatto è che hanno compiuto boiate assurde, prima tenendo tutto aperto per far entrare bene il vairuz, magari abbracciandosi ai cinesi, e poi sono stati costretti a fare retromarcia. Poi hanno riaperto senza supporto adeguato e ci siamo ricascati, mentre, ribadisco, la ministra dei trasporti, l'unica vera cosa che doveva essere potenziata, sta ancora a baloccarsela. Nel frattempo tutto sprangato per far sopravvivere due vecchi, con tutto il rispetto per chi ha avuto defezioni in famiglia.
Ne hanno fatto di tutti i colori. I banchi a rotelle, i vairologi, i libri su come il ministro è riuscito a sconfiggere il vairuz ... ma per favore. Essere totalmente e ciecamente fiduciosi in questo sistema è da babbei, a mio parere.
Sono già passati due anni. Ci ritroviamo tra qualche anno per vedere a che punto siamo, vai.
Poi valuteremo anche il significato della parola "normalità", che sta assumendo contorni sempre più vaghi. Io sono stato in un posto di mare che due anni fa era pieno intasato di persone tranquille. Il medesimo giorno alla medesima ora, due anni più tardi, non si vede anima viva. Beati quelli che sono ritornati alla "normalità".