Io parlavo di un caso di malattia polmonare. Chiaro che se un 90enne ha bisogno di un intervento chirurgico lo si opera, non ho mai detto il contrario.
Ci sono casi e casi e non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio.
In nessun ospedale si lascia mai morire un paziente in condizioni normali ma ci sono dei pazienti molto compromessi che trovano un equilibrio di salute precario, si tratta di soggetti che spesso entrano ed escono dagli ospedali ed impegnano le strutture in termini di posti letto o di spese sanitarie.
Un medico può arrivare a rinfacciare anche una sacca di sangue se quel prezioso aiuto non serve per salvare la vita ma alimenta solo un circolo vizioso senza via d'uscita nè prospettive di vita.
Ho perso mio padre cosi, dopo una lunga malattia, e ho vissuto in prima linea certe dinamiche interne degli ospedali.
Ti riporto quindi il punto di vista del familiare e del paziente con la speranza tu possa credermi.
Non so nel tuo caso cosa sia successo di preciso ma se davvero hanno abbandonato il tuo familiare senza prestare le dovute e necessarie cure avresti dovuto denunciare il fatto e i diretti interessati. Non è mai normale non prestare le cure necessarie a un soggetto affetto da polmonite. Solitamente non accade.
Questo maledetto virus non fa morire solo di polmonite, come hai riportato, ma causa parecchi morti anche di embolia polmonare perchè la tempesta infiammatoria che ne deriva colpisce l'endotelio dei vasi, arrecando danni a reni, cervello, cuore, polmoni.
Sulle espressioni 'morto di- , con-, per-' coronavirus si sta troppo ricamando e si sta creando, secondo me, troppa confusione sui morti reali o presunti.
Se però hai vissuto in prima persona un dramma familiare sai cosa vuol dire proteggere una persona in condizioni di salute scadenti da fattori esterni che possano far crollare del tutto le condizioni vitali.
Questo virus è stato un 'acceleratore di morte' per tante/troppe persone, magari molte persone erano vulnerabili come anziani , dializzati, soggetti oncologici, pazienti immunocompromessi , trapiantati, soggetti con insufficienza renale, ecc ecc ma magari avevamo anche diabetici, obesi, cardiopatici e altri pazienti che un equilibrio lo avevano trovato e potevano vivere dignitosamente la loro vita .
L'emergenza coronavirus esiste ed è sotto gli occhi di tutti.
Che poi in mezzo a questo terremoto ci sia stato il disonesto che abbia provato e stia provando a speculare ne sono convinto pure io ma è sempre successo.
Dentro la malattie e dietro la morte il business è mai mancato e mai mancherà.
Si specula sulle pensioni di invalidità , si specula sui viaggi per i dializzati, si specula sui funerali, si specula sulle pensioni, si specula sui ricoveri, sulle operazioni. Se vuoi di marcio ne troviamo quanto ne vuoi.
Si specula su tutto.
Però un conto è scovare le magagne di questa faccenda e mi auguro vengano fuori tutte e altro conto è rinnegare totalmente la pandemia e l'emergenza o , addirittura, l'esistenza del virus.
Lo stato non sta usando il virus per privarci della libertà e farci diventare tutti degli schiavi, lo stato sta affrontando in modo drastico una situazione nuova e che mai aveva affrontato prima.
Tante cose abbiamo sbagliato perchè in momenti del genere vengono a galla tutti i limiti e tutti gli errori politici del recente passato e questi errori ci sono costati tanti morti.
Forse, a ben vedere, più un paese è costretto a ricorrere a misure drastiche più vuol dire che è conscio di debolezze strutturali.
Potrei anche dire che più un paese tarda con le chiusure più vuol dire che è schiavo della produttività di questo modo di fare e intendere economia.