Conversazione sul Piolismo

shevchampions

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Prendendo spunto da un'immagine che mi è capitato di notare sul web, e che riporto qui in basso, vorrei aprire una discussione sull'approccio tattico che Pioli ha portato nel Milan e che dimostra essere in evoluzione continua. Dall'immagine, che ritrae la fase di costruzione dal basso del Milan nell'ultima partita contro il Cagliari, possiamo prendere alcuni spunti di riflessione, che vorrei allargare in una discussione più ampia con voi.

Brevemente, il Milan costruisce con 11 giocatori di movimento per creare superiorità numerica e non dare punti di riferimento soprattutto alle marcature a uomo e/o ai "grandi tatticismi" italiani (come il 352 di Mazzarri). Nello specifico, in basso si può notare come Maignan e Kessie componessero i centrali di difesa di una linea a 4 completata da Tomori terzino sinistro e Kalulu terzino destro. In quel preciso momento del match, i giocatori del Milan hanno impostato la squadra su un 433 con Theo e Calabria dentro il campo a fungere da mezzali, e Bennacer centrale in impostazione.

Vorrei ora che continuassimo questa conversazione insieme e chiedere a voi quali altri moduli avete notato all'interno della partita di Cagliari, e quali pensiate siano i benefici e magari le problematiche di questa mentalità, cioè dove possiamo migliorare. Nella seconda categoria senz'altro mi pare evidente che alcuni giocatori possano perdere il filo tra una metamorfosi e un'altra, motivo per cui a mio parere Leao non è riuscito a incidere in quella partita, per fare un esempio, o Brahim non abbia fatto quel salto di qualità che noi tutti auspicavamo. Ma ora la palla a voi.

Screenshot 2022-03-23 at 10.13.44.png
 
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Eliott

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In generale abbiamo fatto un step enorme con Pioli, che non me lo sarei mai aspettato. Il posizianemento dei giocatori é molto Guardiolano, il modo di attaccare piú Kloppiano, naturalmente in versione "light". La nostra arma prinicpale é la ricerca di creare la superioritá numerica, spesso con passaggi "pericolosi" o con uno contro uno, peró questa arma é anche un punto debole perché se non riesce sei scoperto e l'avversario ha campo aperto. Per migliorare serve gente con ancora piú qualitá nei passaggi, nei controlli di palla e nei movomenti per liberare le vie giuste.
 

shevchampions

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In generale abbiamo fatto un step enorme con Pioli, che non me lo sarei mai aspettato. Il posizianemento dei giocatori é molto Guardiolano, il modo di attaccare piú Kloppiano, naturalmente in versione "light". La nostra arma prinicpale é la ricerca di creare la superioritá numerica, spesso con passaggi "pericolosi" o con uno contro uno, peró questa arma é anche un punto debole perché se non riesce sei scoperto e l'avversario ha campo aperto. Per migliorare serve gente con ancora piú qualitá nei passaggi, nei controlli di palla e nei movomenti per liberare le vie giuste.
Si senz'altro, son convinto che oltre alle capacità tecniche e qualità "umane" di cui ormai si parla da molto, l'intelligenza, adattabilità, e conoscenza del calcio europeo siano ormai parametri fondamentali per l'acquisto di nuovi giocatori. La base l'abbiamo, il meccanismo ormai è partito, i prossimi step saranno inserire giocatori che possano far esprimere queste idee ancora più ferventemente.

E questo credo che succederà sia nel breve che nel lungo periodo. Cioè, prenderemo giocatori pronti per essere calati in questa realtà, unica nel calcio italiano, ma continueremo ad investire anche su giovani o giovanissimi che pensiamo la possano apprendere e sviluppare.
 
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Prendendo spunto da un'immagine che mi è capitato di notare sul web, e che riporto qui in basso, vorrei aprire una discussione sull'approccio tattico che Pioli ha portato nel Milan e che dimostra essere in evoluzione continua. Dall'immagine, che ritrae la fase di costruzione dal basso del Milan nell'ultima partita contro il Cagliari, possiamo prendere alcuni spunti di riflessione, che vorrei allargare in una discussione più ampia con voi.

Brevemente, il Milan costruisce con 11 giocatori di movimento per creare superiorità numerica e non dare punti di riferimento soprattutto alle marcature a uomo e/o ai "grandi tatticismi" italiani (come il 352 di Mazzarri). Nello specifico, in basso si può notare come Maignan e Kessie componessero i centrali di difesa di una linea a 4 completata da Tomori terzino sinistro e Kalulu terzino destro. In quel preciso momento del match, i giocatori del Milan hanno impostato la squadra su un 433 con Theo e Calabria dentro il campo a fungere da mezzali, e Bennacer centrale in impostazione.

Vorrei ora che continuassimo questa conversazione insieme e chiedere a voi quali altri moduli avete notato all'interno della partita di Cagliari, e quali pensiate siano i benefici e magari le problematiche di questa mentalità, cioè dove possiamo migliorare. Nella seconda categoria senz'altro mi pare evidente che alcuni giocatori possano perdere il filo tra una metamorfosi e un'altra, motivo per cui a mio parere Leao non è riuscito a incidere in quella partita, per fare un esempio, o Brahim non abbia fatto quel salto di qualità che noi tutti auspicavamo. Ma ora la palla a voi.

Vedi l'allegato 1961
bah........
io eviterei di far passare pioli per genio, come non ne chiedevo l'esonero dopo l'udinese dove solo 1 mese fa siamo stati distrutti anche sul piano del gioco.
pioli ha fatto molto bene a crescere i giovani, è un buon allenatore in generale, di sicuro il migliore (l'unico) allenatore che abbiamo avuto negli ultimi 10 anni circa.
però è anche uno che ha dovuto attendere dei santi infortuni per panchinare ibra e romagnoli e da li è svoltata la stagione.

le partite le vincono i giocatori in campo, l'allenatore è importantissimo perchè li deve gestire, motivare e disporre più o meno facendogli fare quello che gli riesce meglio e che mette più in difficoltà l'avversario, ma poi non li può telecomandare.
io a queste analisi tattiche così approfondite credo poco sinceramente.
 
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Prendendo spunto da un'immagine che mi è capitato di notare sul web, e che riporto qui in basso, vorrei aprire una discussione sull'approccio tattico che Pioli ha portato nel Milan e che dimostra essere in evoluzione continua. Dall'immagine, che ritrae la fase di costruzione dal basso del Milan nell'ultima partita contro il Cagliari, possiamo prendere alcuni spunti di riflessione, che vorrei allargare in una discussione più ampia con voi.

Brevemente, il Milan costruisce con 11 giocatori di movimento per creare superiorità numerica e non dare punti di riferimento soprattutto alle marcature a uomo e/o ai "grandi tatticismi" italiani (come il 352 di Mazzarri). Nello specifico, in basso si può notare come Maignan e Kessie componessero i centrali di difesa di una linea a 4 completata da Tomori terzino sinistro e Kalulu terzino destro. In quel preciso momento del match, i giocatori del Milan hanno impostato la squadra su un 433 con Theo e Calabria dentro il campo a fungere da mezzali, e Bennacer centrale in impostazione.

Vorrei ora che continuassimo questa conversazione insieme e chiedere a voi quali altri moduli avete notato all'interno della partita di Cagliari, e quali pensiate siano i benefici e magari le problematiche di questa mentalità, cioè dove possiamo migliorare. Nella seconda categoria senz'altro mi pare evidente che alcuni giocatori possano perdere il filo tra una metamorfosi e un'altra, motivo per cui a mio parere Leao non è riuscito a incidere in quella partita, per fare un esempio, o Brahim non abbia fatto quel salto di qualità che noi tutti auspicavamo. Ma ora la palla a voi.

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Bellissima immagine di un'azione che in partita mi ha molto colpito e ho riportato il giorno dopo in un mio intervento per farvela notare e condividerla con tutti voi.


Io credo il piolismo poggi su due principi:

-dislocazione dei giocatori in campo per la realizzazione di infinite linee immaginarie di passaggio.
Nella foto che hai riportato si nota come maignan si metta in linea con kessie fungendo da pseudo-centrale di difesa.
A quel punto è chiaro che perdiamo una linea di passaggio, lo scarico sul portiere ,ma guadagniamo un giocatore in campo (11 giocatori di movimento) , realizziamo superiorità numerica e costringiamo gli avversari a una scelta/scalata.
Dove possiamo ulteriormente migliorare?
Disegnando altre immaginarie linee di passaggio.
Ad esempio potremmo impostare direttamente col portiere al limite dell'area o a ridosso della stessa e due centrali larghi.
Guadagneremmo così un uomo in mediana.

-valorizzazione delle qualità dei singoli.
Se theo è forte a spaccare palla al piede non va a cercarsi lo spazio in fascia ma in mezzo al campo per prendere palla appena superato il primo pressing avversario .
A quel punto theo prendendo velocità può saltare un altro uomo e aprire altri spazi.
Per motivi simili ma diversi kessie la palla la prende in fascia e diaz alle spalle dei centrocampisti avversari.



Il gioco del calcio poggia sulle tre dimensioni: spazio, tempo, modo.

Ogni calciatore deve sapere dove fare, quando fare e come fare.
L'allenamento prepara la giocata , la fantasia libera il talento .

Io da allenatore di base ho sempre puntato su questi ingredienti.


Aggiungiamoci poi che bisogna mettere in preventivo che la palla la si può perdere e a quel punto scatta un interruttore di cambio fase.
Una squadra allenata bene sa dove e quando cambia il possesso e fa scattare le contromisure.
Da qualche partita non stiamo sbagliando una preventiva e siamo perfetti nel marco e copro.
 
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Lineker10

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Prendendo spunto da un'immagine che mi è capitato di notare sul web, e che riporto qui in basso, vorrei aprire una discussione sull'approccio tattico che Pioli ha portato nel Milan e che dimostra essere in evoluzione continua. Dall'immagine, che ritrae la fase di costruzione dal basso del Milan nell'ultima partita contro il Cagliari, possiamo prendere alcuni spunti di riflessione, che vorrei allargare in una discussione più ampia con voi.

Brevemente, il Milan costruisce con 11 giocatori di movimento per creare superiorità numerica e non dare punti di riferimento soprattutto alle marcature a uomo e/o ai "grandi tatticismi" italiani (come il 352 di Mazzarri). Nello specifico, in basso si può notare come Maignan e Kessie componessero i centrali di difesa di una linea a 4 completata da Tomori terzino sinistro e Kalulu terzino destro. In quel preciso momento del match, i giocatori del Milan hanno impostato la squadra su un 433 con Theo e Calabria dentro il campo a fungere da mezzali, e Bennacer centrale in impostazione.

Vorrei ora che continuassimo questa conversazione insieme e chiedere a voi quali altri moduli avete notato all'interno della partita di Cagliari, e quali pensiate siano i benefici e magari le problematiche di questa mentalità, cioè dove possiamo migliorare. Nella seconda categoria senz'altro mi pare evidente che alcuni giocatori possano perdere il filo tra una metamorfosi e un'altra, motivo per cui a mio parere Leao non è riuscito a incidere in quella partita, per fare un esempio, o Brahim non abbia fatto quel salto di qualità che noi tutti auspicavamo. Ma ora la palla a voi.

Vedi l'allegato 1961
Il termine piolismo mi fa sorridere...
Sicuramente siamo la squadra col gioco piu identitario e moderno del calcio italiano, su questo penso ormai nessuno abbia da ridire.

Il gioco di Pioli di basa sulla fluidità delle posizioni (estrema) e sugli uno contro uno a tutti campo.

La partita con il Cagliari è indicativa fino ad un certo punto e isolare un fotogramma è fuorviante. Diciamo che avendo di fronte una squadra che ha giocato molto bloccata dietro ma anche pressando in modo feroce i portatori di palla, la situazione della foto serve per:

- portare il pressing fuori dal "fortino" difensivo. A questo serve arretrare il mediano e allargare i centrali di difesa.
- accentrando i due terzini, si cerca di portare i due quinti in mezzo al campo, in modo da isolare i nostri due esterni Leao e Messias in uno contro uno.

A dire il vero, seppure abbiamo giocato complessivamente con sicurezza e autorità, mica siamo riusciti granche a disinnescare l'assetto difensivo impostato da Mazzarri... anzi. Abbiamo sofferto e non poco. I nostri trequarti sono stati quasi sistematicamente risucchiati nei raddoppi e davanti Giroud ha giocato gran parte della partita isolato..

Certo rispetto all'Udinese, che a San Siro ci ha affrontato in modo simile, si sono visti dei bei progressi, se non altro sulle preventive nelle ripartenze e sulla capacità di tenere la linea alta sui palloni lunghi (Tomori Kalulu e Maignan fantastici), abbiamo sempre difeso alti e aggressivi, ma per il resto abbiamo sofferto ancora parecchio.

Le prossime le giochiamo contro Bologna e Torino e avremo gli stessi problemi, ci affronteranno allo stesso modo e ci sarà da soffrire e smadonnare ancora.
 

shevchampions

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Il termine piolismo mi fa sorridere...
Sicuramente siamo la squadra col gioco piu identitario e moderno del calcio italiano, su questo penso ormai nessuno abbia da ridire.

Il gioco di Pioli di basa sulla fluidità delle posizioni (estrema) e sugli uno contro uno a tutti campo.

La partita con il Cagliari è indicativa fino ad un certo punto e isolare un fotogramma è fuorviante. Diciamo che avendo di fronte una squadra che ha giocato molto bloccata dietro ma anche pressando in modo feroce i portatori di palla, la situazione della foto serve per:

- portare il pressing fuori dal "fortino" difensivo. A questo serve arretrare il mediano e allargare i centrali di difesa.
- accentrando i due terzini, si cerca di portare i due quinti in mezzo al campo, in modo da isolare i nostri due esterni Leao e Messias in uno contro uno.

A dire il vero, seppure abbiamo giocato complessivamente con sicurezza e autorità, mica siamo riusciti granche a disinnescare l'assetto difensivo impostato da Mazzarri... anzi. Abbiamo sofferto e non poco. I nostri trequarti sono stati quasi sistematicamente risucchiati nei raddoppi e davanti Giroud ha giocato gran parte della partita isolato..

Certo rispetto all'Udinese, che a San Siro ci ha affrontato in modo simile, si sono visti dei bei progressi, se non altro sulle preventive nelle ripartenze e sulla capacità di tenere la linea alta sui palloni lunghi (Tomori Kalulu e Maignan fantastici), abbiamo sempre difeso alti e aggressivi, ma per il resto abbiamo sofferto ancora parecchio.

Le prossime le giochiamo contro Bologna e Torino e avremo gli stessi problemi, ci affronteranno allo stesso modo e ci sarà da soffrire e smadonnare ancora.

Il termine piolismo è simpatico. In Italia questa roba qua non esisteva prima di lui, poi certo il "genio" della foto è fuori luogo.

Sono solo in parte d'accordo con la tua analisi. Secondo me col Cagliari abbiamo sofferto non per merito dell'assetto difensivo dei sardi, caratterizzato dal consueto immobilismo, ma per demeriti tecnici nostri. Grazie ai movimenti ben descritti da te e @diavoloINme, e differentemente da quanto accaduto con l'Udinese, siamo riusciti ad aprire la difesa avversaria e quindi ad avere due palle goal clamorose nei primi 15 minuti di partita, che abbiamo sciupato per demerito tecnico, oltre che a prendere un palo. Inoltre i nostri trequarti hanno faticato molto a trovare la posizione giusta, soprattutto quando favoriti dai raddoppi sui compagni.

Man mano che la partita è andata avanti, specialmente dopo il goal e con i cambi che hanno creato movimentazioni e spazi diversi, siamo entrati nella difesa come un coltello nel burro e non siamo riusciti a raddoppiare per errori nostri.

Inoltre credo che le partite con Bologna e Torino saranno completamente diverse tra loro, essendo queste due squadre si che giocano con la difesa a tre ma che interpretano il modulo in maniera diversa. Il Torino è una squadra organizzata che gioca uomo su uomo e che per caratteristiche lascia spazi, mentre il Bologna ha meno idee, gioca più a zona e con baricentro basso, stile Udinese, il che mi preoccupa maggiormente.
 
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