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Ho rivisto la partita con l'Atalanta e vorrei conoscere il vostro parere su questa considerazione, nata spontanea dopo l'ennesima vittoria mancata.
Ho avuto la netta sensazione che il Milan attuale, ovvero quello costruito da Mirabelli, sia sostanzialmente un progetto "cosmetico". Il gioco che abbiamo visto nel primo tempo non è frutto di una costruzione organica, di una serie di movimenti mandati a memoria bensì di una serie di manifestazioni di buona tecnica dei vari elementi.
Biglia, Suso, Bonaventura,Calhanoglu, Rodriguez, Romagnoli, sono tutti giocatori dotati di una buona tecnica che maschera la mancanza di movimenti organizzati, colpa dell'allenatore e di una diffusa "ignoranza" calcistica.
Il primo Milan di Montella, con tutti i suoi difetti, aveva meno qualità ma maggiore organizzazione, la mano del tecnico si vedeva. In questa versione, la tecnica sopperisce alla tattica e a tutti quegli aspetti che fanno la differenza tra un allenatore normale ed uno molto bravo. Per questo motivo alla fine, quando le energie vengono meno e con esse la capacità di ragionare, andiamo in difficoltà: la tecnica è meno presente e questo ci porta a commettere errori che non vengono sopperiti dall'organizzazione e dal lavoro tattico.
Cosa ne pensate?
Ho avuto la netta sensazione che il Milan attuale, ovvero quello costruito da Mirabelli, sia sostanzialmente un progetto "cosmetico". Il gioco che abbiamo visto nel primo tempo non è frutto di una costruzione organica, di una serie di movimenti mandati a memoria bensì di una serie di manifestazioni di buona tecnica dei vari elementi.
Biglia, Suso, Bonaventura,Calhanoglu, Rodriguez, Romagnoli, sono tutti giocatori dotati di una buona tecnica che maschera la mancanza di movimenti organizzati, colpa dell'allenatore e di una diffusa "ignoranza" calcistica.
Il primo Milan di Montella, con tutti i suoi difetti, aveva meno qualità ma maggiore organizzazione, la mano del tecnico si vedeva. In questa versione, la tecnica sopperisce alla tattica e a tutti quegli aspetti che fanno la differenza tra un allenatore normale ed uno molto bravo. Per questo motivo alla fine, quando le energie vengono meno e con esse la capacità di ragionare, andiamo in difficoltà: la tecnica è meno presente e questo ci porta a commettere errori che non vengono sopperiti dall'organizzazione e dal lavoro tattico.
Cosa ne pensate?