- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 205,686
- Reaction score
- 28,409
Ecco le parole di Brocchi alla vigilia della finale di Coppa Italia tra il Milan e la JuveNon capita tutti i giorni di poter conquistare una coppa. Le parole del presidente e quello che abbiamo vissuto stamattina dal Papa fortificano la voglia di giocare una partita. Se in campo ci fossero 7-8 Brocchi batteremmo la Juve? (domanda di Pellegatti...) Non lo so. Sicuramente la Juve faticherebbe per batterci. La Juve ha tantissime qualità. Ha iniziato male ma poi grazie alla cattiveria agonistica è riuscita a ribaltare la situazione. E' la dimostrazione che se lotti puoi raggiungere dei traguardi. Vincere sarebbe un qualcosa di stupendo e di grande. Soprattutto per quei tifosi che hanno voglia di festeggiare e che in questi anni sono stati male. In caso di vittoria non bisogna dire che la stagione è positiva perchè delle negatività ci sono state. E bisogna lavorare per eliminarle. Io non mollo mai. Mantengo sempre la mia voglia e la mia incredibile determinazione. Questa settimana ho visto i giocatori con uno sguardo diverso. Ma non mi faccio più fregare da questo. Anche contro la Roma si erano allenati molto bene. Spero che venga fuori quello che hanno dentro. Questa è l'occasione giusta. Se ricorderò ai giocatori la finale di Manchester che ho vissuto? I giocatori devono pensare all'oggi. Per molti quella di domani sarà l'ultima occasione. Devono sfruttarla. In settimana non ci sono state discussioni riguardo il ritiro e nessuno si è opposto. Sono tutte balle. Per domani serve spirito e serve giocare da squadra. I giocatori si devono aiutare, la Juve lo fa sempre. Spirito e unione di gruppo. L'ultima volta che sono entrato in questo stadio era per la finale di Coppa Italia Lazio - Roma che non ho potuto giocare. Non vedo l'ora che sia domani sera per iniziare la partita. E' stato un periodo difficile pieno di difficoltà. Non siamo stati fortunati ma sapevamo che sarebbe stato difficile e niente era scontato. Per me è stata un'esperienza grandiosa. Ho imparato tanto. Le ironie e le cattiverie su di me? Io sono carichissimo di mio. A prescindere. Io vivo ancora le partite come se fossi un giocatore. Ma quella di domani non è la partita di Brocchi. E' la partita della squadra che deve dimostrare di essere all'altezza. Niang? Si è allenato con la squadra nelle ultime due settimane. La settimana scorsa non era pronto a giocare. Questa settimana ha continuato a giocare e l'area medica ha fatto un miracolo a metterlo a disposizione. Non si può pensare che giochi dal primo minuto. Può giocare a partita in corso. Donnarumma? Ha grande freddezza e serenità. Se vorrei vincere senza giocar bene? Ci sono momenti in cui il risultato è più importante. Domani dobbiamo cercare di portare a casa il trofeo per i tifosi, per la società e per i giocatori. Il mio futuro legato a domani? Si è letto dal primo giorno. Ora non è un problema. Io sarei felicissimo di poter continuare qui. Questo è normale. Ora non è importante Brocchi. Conta la squadra che deve giocarsi la finale di Coppa Italia. Se non dovessi essere io l'allenatore l'anno prossimo avrò comunque vissuto il sogno di allenare il Milan. Lo stress? Lo vivo come una motivazione in più. Da allenatore è diverso, lo stress arriva dall'ambiente esterno. Io sono tranquillo. Quando in settimana lavori al massimo poi sei sempre tranquillo. Ci è mancato un giocatore importante come Bonaventura, e senza di lui siamo stati obbligati a giocare con il 4-3-1-2. Ora possiamo cambiare. La vittoria è possibile? Tutto è possibile nella vita. Il presidente è un grande motivatore e ho chiesto ai giocatori di sentirlo con attenzione. Abate e Antonelli? Sono due assenza importantissime. Non abbiamo delle alternative. Ecco perchè la settimana scorsa ho provato Romagnoli terzino".
Montolivo:"Io credo in questo gruppo. Domani è l'ultima occasione che abbiamo per dimostrarlo. La Juve parte favorita ma noi abbiamo delle armi che possono far male. In campionato le partite sono stato equilibrate. Non partiamo battuti, abbiamo voglia di battagliare. Noi siamo i primi a crederci. In questa settimana ci siamo allenati molto bene. Domani sono convinto che giocheremo con testa e concentrazione. Domani vedremo una squadra pronta e mi auguro che il nostro tifo sia caldo. Sarà la mia seconda finale. Siamo tutti molto vogliosi e concentrati. Nel nostro arco abbiamo diverse frecce che possono fargli male. Se è rimasto qualcosa del vecchio DNA del Milan? Quello di oggi è un Milan diverso. Dobbiamo ragionare solo sul presente di questa squadra. Per vincere domani serve una partita attenta, da squadra per poterli mettere in difficoltà. Se riusciamo a giocare corti credo che potremo far bene. Da come ci siamo allenati ce la possiamo giocare. Quella di domani è l'ultima chiamata per dimostrare che possiamo far parte di questa squadra. Dobbiamo far parlare il campo. La nostra arma più importante deve essere la squadra. Dobbiamo sacrificarci per il compagno, poi arrivano le qualità dei singoli".
Montolivo:"Io credo in questo gruppo. Domani è l'ultima occasione che abbiamo per dimostrarlo. La Juve parte favorita ma noi abbiamo delle armi che possono far male. In campionato le partite sono stato equilibrate. Non partiamo battuti, abbiamo voglia di battagliare. Noi siamo i primi a crederci. In questa settimana ci siamo allenati molto bene. Domani sono convinto che giocheremo con testa e concentrazione. Domani vedremo una squadra pronta e mi auguro che il nostro tifo sia caldo. Sarà la mia seconda finale. Siamo tutti molto vogliosi e concentrati. Nel nostro arco abbiamo diverse frecce che possono fargli male. Se è rimasto qualcosa del vecchio DNA del Milan? Quello di oggi è un Milan diverso. Dobbiamo ragionare solo sul presente di questa squadra. Per vincere domani serve una partita attenta, da squadra per poterli mettere in difficoltà. Se riusciamo a giocare corti credo che potremo far bene. Da come ci siamo allenati ce la possiamo giocare. Quella di domani è l'ultima chiamata per dimostrare che possiamo far parte di questa squadra. Dobbiamo far parlare il campo. La nostra arma più importante deve essere la squadra. Dobbiamo sacrificarci per il compagno, poi arrivano le qualità dei singoli".