Cerruti:"Milan, serve nuovo Berlusconi. Con Elliott perdi tempo".

MarcoG

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Non credo che falliremo se non altro perché un club come il Milan qualcuno disposto a prenderlo dal fallimento lo trova sempre. Se nell’Estate 2018 non fosse subentrato lo strozzino è risaputo che ci avrebbe preso Commisso, quindi in un modo o nell’altro non saremmo andati in fallimento.

Comunque anche l’Inter fino a tre anni fatturava come noi e ora ha già raddoppiato il suo fatturato, segno del potenziale enorme dei due club di Milano se gestiti come si deve. Che si faccia andare in fallimento degli assets del genere ne dubito fortemente.

Il paragone con Tiffany non c’entra nulla, è un altro mondo.

Serve chiarire di cosa parliamo quando parliamo di fallimento, perché altrimenti facciamo confusione.
Quando un soggetto non riesce più a coprire i suoi debiti, il creditore va in tribunale a chiedere che venda dichiarato il fallimento, si nomini un liquidatore, e questo venda il vendibile per recuperare soldi e pagare lui e gli altri creditori.

Nel momento in cui finisce in tribunale e si fanno aste e astine, il Milan è dichiarato fallito. Non vuol dire che sparisca: il marchio, passando per il magazziniere, può essere recuperato (venduto e acquistato). Il fallimento non è sinonimo di scomparsa nell'oblio.

Circa il paragone con Tiffany, questo l'ho fatto per capire la differenza fra i marchi in ambito economico. Di tiffany è pieno il mondo, ed anche di società che (non) fatturano come il Milan. Ad Elliott, che il milan sia vivo o morto non importa nulla, è in un tavolo diverso. Gioca a poker dove noi si pensa di essere grandi a tressette.
 

A.C Milan 1899

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Serve chiarire di cosa parliamo quando parliamo di fallimento, perché altrimenti facciamo confusione.
Quando un soggetto non riesce più a coprire i suoi debiti, il creditore va in tribunale a chiedere che venda dichiarato il fallimento, si nomini un liquidatore, e questo venda il vendibile per recuperare soldi e pagare lui e gli altri creditori.

Nel momento in cui finisce in tribunale e si fanno aste e astine, il Milan è dichiarato fallito. Non vuol dire che sparisca: il marchio, passando per il magazziniere, può essere recuperato (venduto e acquistato). Il fallimento non è sinonimo di scomparsa nell'oblio.

Circa il paragone con Tiffany, questo l'ho fatto per capire la differenza fra i marchi in ambito economico. Di tiffany è pieno il mondo, ed anche di società che (non) fatturano come il Milan. Ad Elliott, che il milan sia vivo o morto non importa nulla, è in un tavolo diverso. Gioca a poker dove noi si pensa di essere grandi a tressette.

Si, so bene cosa significhi il fallimento, intendevo dire che qualcuno che ci avrebbe salvato lo avremmo trovato, tutto li.

Per quanto riguarda l’ultima frase è proprio la ragione per la quale bisogna liberarsi dello strozzino in fretta. L’approvazione dello stadio è fondamentale a tal proposito, Sala dice di essere ottimista e speriamo non si vada alle calende greche.
 
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