CDK: passo indietro e caccia al gol. Solo Crespo partenza più lenta.

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GDS in edicola: CDK dopo un bell’inizio ha un po’ rallentato. Nel derby, alti e bassi. In Champions, la partita peggiore da quando è a Milano. Nulla di clamoroso e nemmeno di preoccupante, fa parte del gioco e dell’ambientamento di un giocatore arrivato da un contesto diverso, da un calcio meno tattico e meno competitivo. Salisburgo-Milan però ha colpito proprio per quel suo essere fuori dal gioco, con il Milan che si è appoggiato come sempre all’amata fascia sinistra e ha trovato poche soluzioni in zona centrale. Cercando di capire di più sulla partita di De Ketelaere, si scopre che i suoi tocchi sono arrivati quasi solo sulle fasce: Charles in questa fase va a cercare spazio al largo, sia a destra sia a sinistra, si fa trovare lì dai compagni, qualche volta cerca ossigeno nella metà campo difensiva. Preoccupante, invece, l’assenza di pallini rossi in area e in zona centrale. È la conferma di quello che si è visto alla Red Bull Arena: De Ketelaere non è mai stato il numero 10 che attacca l’area e la porta cercato con decisione in estate da Paolo Maldini e Ricky Massara. I 30 palloni La sua partita migliore così resta il 2-0 al Bologna, in cui fu tra i migliori in campo. Complice un avversario in brutta serata, Charles giocò a tutto campo, lasciando l’impressione di saper sempre creare un pericolo. I numeri confermano: in 62 minuti mise in fila 20 passaggi a destinazione e giocò 30 palloni nella metà campo avversaria, cifra mai più toccata. Il Milan vuole ritrovare quel giocatore e lo cercherà dandogli fiducia, facendogli giocare i minuti di cui ha bisogno per prendere confidenza con l’Italia, trovare la sicurezza per rischiare un dribbling o una giocata come ha sempre fatto fino al derby. In ginocchio Anche se il primo gol italiano si fa attendere, non c’è motivo per non essere ottimisti. L’ambientamento italiano di Charles prosegue e il biondo agli amici dice di trovarsi bene, di aver avuto presto la sensazione di essere a casa. Come previsto, vive con la fidanzata Jozefien Van de Velde in zona Porta Nuova e studia l’italiano, che comincia un po’ a parlare. Mamma Isabelle è tornata in Belgio ma presto sarà di nuovo a Milano per stare un po’ con lui. I milanisti, che invece attendono il ritorno del miglior CDK, non si preoccupano. Hanno apprezzato i tocchi da giocatore forte e l’esultanza in ginocchio al gol di Giroud nel derby, che certifica la passione rossonera. Non sarà certo un martedì sera austriaco a far perdere fiducia nell’acquisto più affascinante dell’estate italiana.

Tuttosport: un gioiello in mezzo a una partita di colpi meno visibili. È la sintesi della partita di CharlesDeKetelaere a Salisburgo. Una prestazione che Stefano Pioli sa come valutare: «Può essere che lo abbiamo trovato un pochettino meno – commenta l’allenatore rossonero – magari era marcato bene dal loro vertice basso. Non è stata una costruzione veloce e immediata per trovarlo un po’ più libero. Inevitabile che gli serva del tempo di inserimento». Le statistiche confermano l’analisi dell’allenatore rossonero. Il fantasista belga ha tentato 22 passaggi nei quasi 71 minuti giocati sul campo della Red Bull Arena. Solo Giroud ne ha effettuati meno: 11. Per fare un parallelo, Dest in 38 minuti è arrivato a quota 27. Ma uno dei 22 passaggi di De Ketelaere di fatto ha permesso al Milan di pareggiare. Perché è stata una sua geniale invenzione sulla trequarti difensiva a eludere il pressing di tre giocatori del Salisburgo spalancando una prateria all’incursione finalizzata in modo magistrale da Bennacer, Leao e Saelemaekers, autore della rete dell’1-1. La giocata del belga è qualcosa di favoloso per visione, intelligenza, tecnica e rapidità. Un lampo che, da un punto di vista estetico, vale da solo tutta la partita. Anche se, a livello di efficacia complessiva, è chiaro che Pioli chieda maggiore presenza al numero 90. In questo modo la manovra rossonera sarebbe ulteriormente esaltata dai colpi unici di questo giocatore illuminante. Anche nel derby la sua prestazione non ha raccolto consensi, ma la sua sostituzione è stata seguita dal calo rossonero nel finale, che ha rimesso in partita l’Inter capace di sfiorare il pareggio. L’ex Bruges, anche quando sembra nascosto, rappresenta un punto d’appoggio ideale per allentare il pressing degli avversari. Come ha fatto a Salisburgo con quell’azione fulminea pensata con un quoziente intellettivo calcistico superiore e realizzata con classe limpidissima

CorSport: CDK a caccia del gol perduto. Già padrone della trequarti del Milan ma ancora senza reti Solo Crespo ebbe una partenza più lenta a livello realizzativo (impiegò nove partite per segnare) ma Pioli lo protegge: è disposto a concedergli ancora tempo. CDK vuole svoltare col gol già a Genova contro la Samp.

Milan: pronti Origi, Pobega, Dest e Adli QUI -) https://www.milanworld.net/threads/...jaer-e-adli-si-cambia-senza-esagerare.120274/
 
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Che Dio ce la mandi buona con questo,speriamo sìa solo questione di ambientamento,condizione e assimilazione di schemi e metodi..
 

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Tuttosport: un gioiello in mezzo a una partita di colpi meno visibili. È la sintesi della partita di CharlesDeKetelaere a Salisburgo. Una prestazione che Stefano Pioli sa come valutare: «Può essere che lo abbiamo trovato un pochettino meno – commenta l’allenatore rossonero – magari era marcato bene dal loro vertice basso. Non è stata una costruzione veloce e immediata per trovarlo un po’ più libero. Inevitabile che gli serva del tempo di inserimento». Le statistiche confermano l’analisi dell’allenatore rossonero. Il fantasista belga ha tentato 22 passaggi nei quasi 71 minuti giocati sul campo della Red Bull Arena. Solo Giroud ne ha effettuati meno: 11. Per fare un parallelo, Dest in 38 minuti è arrivato a quota 27. Ma uno dei 22 passaggi di De Ketelaere di fatto ha permesso al Milan di pareggiare. Perché è stata una sua geniale invenzione sulla trequarti difensiva a eludere il pressing di tre giocatori del Salisburgo spalancando una prateria all’incursione finalizzata in modo magistrale da Bennacer, Leao e Saelemaekers, autore della rete dell’1-1. La giocata del belga è qualcosa di favoloso per visione, intelligenza, tecnica e rapidità. Un lampo che, da un punto di vista estetico, vale da solo tutta la partita. Anche se, a livello di efficacia complessiva, è chiaro che Pioli chieda maggiore presenza al numero 90. In questo modo la manovra rossonera sarebbe ulteriormente esaltata dai colpi unici di questo giocatore illuminante. Anche nel derby la sua prestazione non ha raccolto consensi, ma la sua sostituzione è stata seguita dal calo rossonero nel finale, che ha rimesso in partita l’Inter capace di sfiorare il pareggio. L’ex Bruges, anche quando sembra nascosto, rappresenta un punto d’appoggio ideale per allentare il pressing degli avversari. Come ha fatto a Salisburgo con quell’azione fulminea pensata con un quoziente intellettivo calcistico superiore e realizzata con classe limpidissima
 
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Condivido in pieno l’articolo. La verità è che ad oggi sta deludendo, sta giocando al di sotto delle aspettative. Ciò che più mi preoccupa è il non vederlo MAI andare al tiro.
La classe c’è ma ci vuole pazienza
 

Super_Lollo

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Condivido in pieno l’articolo. La verità è che ad oggi sta deludendo, sta giocando al di sotto delle aspettative. Ciò che più mi preoccupa è il non vederlo MAI andare al tiro.
La classe c’è ma ci vuole pazienza
Per l amor di dio, questo ha l età di Daniel Maldini. Lasciatelo crescere senza pressioni. Abbiamo aspettato Leao, Sandro e tanti altri e sono diventati campioni.
Non iniziamo.
 

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Tuttosport: un gioiello in mezzo a una partita di colpi meno visibili. È la sintesi della partita di CharlesDeKetelaere a Salisburgo. Una prestazione che Stefano Pioli sa come valutare: «Può essere che lo abbiamo trovato un pochettino meno – commenta l’allenatore rossonero – magari era marcato bene dal loro vertice basso. Non è stata una costruzione veloce e immediata per trovarlo un po’ più libero. Inevitabile che gli serva del tempo di inserimento». Le statistiche confermano l’analisi dell’allenatore rossonero. Il fantasista belga ha tentato 22 passaggi nei quasi 71 minuti giocati sul campo della Red Bull Arena. Solo Giroud ne ha effettuati meno: 11. Per fare un parallelo, Dest in 38 minuti è arrivato a quota 27. Ma uno dei 22 passaggi di De Ketelaere di fatto ha permesso al Milan di pareggiare. Perché è stata una sua geniale invenzione sulla trequarti difensiva a eludere il pressing di tre giocatori del Salisburgo spalancando una prateria all’incursione finalizzata in modo magistrale da Bennacer, Leao e Saelemaekers, autore della rete dell’1-1. La giocata del belga è qualcosa di favoloso per visione, intelligenza, tecnica e rapidità. Un lampo che, da un punto di vista estetico, vale da solo tutta la partita. Anche se, a livello di efficacia complessiva, è chiaro che Pioli chieda maggiore presenza al numero 90. In questo modo la manovra rossonera sarebbe ulteriormente esaltata dai colpi unici di questo giocatore illuminante. Anche nel derby la sua prestazione non ha raccolto consensi, ma la sua sostituzione è stata seguita dal calo rossonero nel finale, che ha rimesso in partita l’Inter capace di sfiorare il pareggio. L’ex Bruges, anche quando sembra nascosto, rappresenta un punto d’appoggio ideale per allentare il pressing degli avversari. Come ha fatto a Salisburgo con quell’azione fulminea pensata con un quoziente intellettivo calcistico superiore e realizzata con classe limpidissima

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La classe c’è ma ci vuole pazienza
trovo più equilibrato il commento di tuttosport. Siamo a inizio stagione. Tutti i giudizi sia in positivo che in negativo sono prematuri. Figuriamoci per i nuovi. Possono brillare subito oppure no. Dipende dalle caratteristiche drl giocatore della squadra..ci vuole tempo...
 
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Per l amor di dio, questo ha l età di Daniel Maldini. Lasciatelo crescere senza pressioni. Abbiamo aspettato Leao, Sandro e tanti altri e sono diventati campioni.
Non iniziamo.
L’ho sottolineato, ci vuole pazienza. Così come ho sottolineato che c’è classe. Se devo giudicare le prestazioni non posso però giudicarle positivamente.
 

Victorss

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Tuttosport: un gioiello in mezzo a una partita di colpi meno visibili. È la sintesi della partita di CharlesDeKetelaere a Salisburgo. Una prestazione che Stefano Pioli sa come valutare: «Può essere che lo abbiamo trovato un pochettino meno – commenta l’allenatore rossonero – magari era marcato bene dal loro vertice basso. Non è stata una costruzione veloce e immediata per trovarlo un po’ più libero. Inevitabile che gli serva del tempo di inserimento». Le statistiche confermano l’analisi dell’allenatore rossonero. Il fantasista belga ha tentato 22 passaggi nei quasi 71 minuti giocati sul campo della Red Bull Arena. Solo Giroud ne ha effettuati meno: 11. Per fare un parallelo, Dest in 38 minuti è arrivato a quota 27. Ma uno dei 22 passaggi di De Ketelaere di fatto ha permesso al Milan di pareggiare. Perché è stata una sua geniale invenzione sulla trequarti difensiva a eludere il pressing di tre giocatori del Salisburgo spalancando una prateria all’incursione finalizzata in modo magistrale da Bennacer, Leao e Saelemaekers, autore della rete dell’1-1. La giocata del belga è qualcosa di favoloso per visione, intelligenza, tecnica e rapidità. Un lampo che, da un punto di vista estetico, vale da solo tutta la partita. Anche se, a livello di efficacia complessiva, è chiaro che Pioli chieda maggiore presenza al numero 90. In questo modo la manovra rossonera sarebbe ulteriormente esaltata dai colpi unici di questo giocatore illuminante. Anche nel derby la sua prestazione non ha raccolto consensi, ma la sua sostituzione è stata seguita dal calo rossonero nel finale, che ha rimesso in partita l’Inter capace di sfiorare il pareggio. L’ex Bruges, anche quando sembra nascosto, rappresenta un punto d’appoggio ideale per allentare il pressing degli avversari. Come ha fatto a Salisburgo con quell’azione fulminea pensata con un quoziente intellettivo calcistico superiore e realizzata con classe limpidissima

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Il giocatore è forte e lo ha già dimostrato. Deve adattarsi al nostro gioco. Semplicemente complice la giovane età e il fatto di essere appena arrivato spesso fatica a trovare la posizione e le distanze giuste in campo.
Ma per l amor di Dio è un ragazzo di 20 anni che è arrivato da un mese in una realtà e in un contesto completamente diverso, con allenatore e compagni nuovi. Non incominciamo con le sfronzate.
 
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Ci ha messo zidane 6 mesi a capire il calcio italiano....

Come al solito i trombettieri del calcio italiano sanno come si programma.
#macedoniatiamo
 
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