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Ospedali Civili di Brescia, Policlinico San Matteo di Pavia, Ospedale Bambino Gesù di Roma e l'Università di Roma Tor Vergata hanno pubblicato uno studio su Science Immunology riguardo i casi gravi tra i vaccinati.
Questi soggetti, finiti sovente in terapia intensiva, hanno anticorpi che indeboliscono la risposta immunitaria innestata tramite vaccino.
Hanno analizzato 48 pazienti tra 20 e 89 anni, vaccinati con due dosi a mrna, che entro quattro mesi hanno avuto il covid con sintomi gravi.
42/48 avevano sviluppato anticorpi dopo il vaccino, tuttavia 10/42 hanno visto anche un indebolimento del sistema immunitario tramite auto anticorpi (anticorpi "impazziti") conttro interferone.
Giuseppe Novelli, genetista dell'università di Roma:
"Questa è la prima volta che si spiega perché alcuni vaccinati finiscano in Terapia intensiva
Il risultato ottenuto conferma ed estende i nostri precedenti studi, che avevano evidenziato la presenza di auto-anticorpi in grado di neutralizzare alte concentrazioni di interferone di tipo I in almeno il 10% delle persone non vaccinate con polmonite critica da Covid-19
La presenza di auto-anticorpi anti-Ifn è quindi alla base di un difetto di risposta nell'immunità intrinseca che ha di fatto superato la normale immunità adattativa indotta dalla vaccinazione
Questi dati, uniti a quelli delle ricerche precedenti, suggeriscono dunque la necessità di studiare la presenza di auto-anticorpi anti-Ifn per individuare i soggetti ad alto rischio di malattia grave da Covid"
Repubblica
Questi soggetti, finiti sovente in terapia intensiva, hanno anticorpi che indeboliscono la risposta immunitaria innestata tramite vaccino.
Hanno analizzato 48 pazienti tra 20 e 89 anni, vaccinati con due dosi a mrna, che entro quattro mesi hanno avuto il covid con sintomi gravi.
42/48 avevano sviluppato anticorpi dopo il vaccino, tuttavia 10/42 hanno visto anche un indebolimento del sistema immunitario tramite auto anticorpi (anticorpi "impazziti") conttro interferone.
Giuseppe Novelli, genetista dell'università di Roma:
"Questa è la prima volta che si spiega perché alcuni vaccinati finiscano in Terapia intensiva
Il risultato ottenuto conferma ed estende i nostri precedenti studi, che avevano evidenziato la presenza di auto-anticorpi in grado di neutralizzare alte concentrazioni di interferone di tipo I in almeno il 10% delle persone non vaccinate con polmonite critica da Covid-19
La presenza di auto-anticorpi anti-Ifn è quindi alla base di un difetto di risposta nell'immunità intrinseca che ha di fatto superato la normale immunità adattativa indotta dalla vaccinazione
Questi dati, uniti a quelli delle ricerche precedenti, suggeriscono dunque la necessità di studiare la presenza di auto-anticorpi anti-Ifn per individuare i soggetti ad alto rischio di malattia grave da Covid"
Repubblica