Bennacer e Krunic: unici rimasti e indispensabili.

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Tuttosport: alla fine ne rimasero solo due. Gli ‘highlander’ del centrocampo rossonero sono loro, Ismael Bennacer e Rade Krunic. In un’estate di partenze e rivoluzione le due colonne della mediana sono i reperti lasciati nel museo dei ricordi della gestione Maldini come due Bronzi di Riace. Datati, ma pur sempre capolavori di mercato, arrivati nell’estate del 2019 quando l’ex direttore dell’area tecnica, alla prima esperienza da solo nel costruire la squadra, li aveva prelevati dall’Empoli. Costo d’arrivo contenuto: 17.2 milioni per l’algerino, 8.6 per il bosniaco. Niente cifre pazzesche per due giocatori che avrebbero dovuto completare un reparto che, in quel momento, vedeva altri a gestore le gerarchie, come Calhanoglu, Kessié, Bonaventura, Biglia, Paquetà. Tutta gente che ha salutato. I due ragazzi arrivati da Empoli hanno saputo invece ritagliarsi il ruolo giusto per arrampicarsi fino al ruolo di indispensabili. Bennacer è il regista della manovra rossonera. Anche se in questo momento non è disponibile per l’infortunio al ginocchio che lo ha messo ko. Proprio il suo stop ha costretto il Milan a rivedere le strategie di mercato, considerato che l’algerino potrebbe essere al cento per cento a disposizione dei rossoneri solo nella seconda parte della stagione. I tempi di recupero stimati sono infatti quelli di un rientro previsto per dicembre. Va considerato, però, che il centrocampista avrà bisogno di qualche settimana per tornare al top e poi a inizio 2024 dovrà partire per la Coppa d’Africa, che si giocherà a gennaio. Dunque una previsione più logica sarà quella di aspettarsi un Ismael di nuovo leader in mezzo al centrocampo del Milan da febbraio in poi. Anche Krunic, nel tempo, è riuscito a diventare un elemento imprescindibile per offrire soluzioni alternative al centrocampo rossonero. La sua esplosione è legata indissolubilmente all’arrivo in panchina di Pioli, tecnico che ha saputo valorizzarlo come nessuno. Quest’anno 34 presenze per il bosniaco, con un gol (contro il Salisburgo in Champions Legue). Non male per un giocatore che è un jolly capace di adattarsi a più posizioni e che nei prossimi mesi dovrà quasi essere la guida dei nuovi giocatori che arriveranno per esibirsi dalle sue parti. Con Krunic (e Bennacer, quando tornerà) ci sarà anche Pobega, tornato la scorsa stagione in rossonero dopo i prestiti e con un ruolo comunque più marginale rispetto ai due irrinunciabili della mediana.
 
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Tuttosport: alla fine ne rimasero solo due. Gli ‘highlander’ del centrocampo rossonero sono loro, Ismael Bennacer e Rade Krunic. In un’estate di partenze e rivoluzione le due colonne della mediana sono i reperti lasciati nel museo dei ricordi della gestione Maldini come due Bronzi di Riace. Datati, ma pur sempre capolavori di mercato, arrivati nell’estate del 2019 quando l’ex direttore dell’area tecnica, alla prima esperienza da solo nel costruire la squadra, li aveva prelevati dall’Empoli. Costo d’arrivo contenuto: 17.2 milioni per l’algerino, 8.6 per il bosniaco. Niente cifre pazzesche per due giocatori che avrebbero dovuto completare un reparto che, in quel momento, vedeva altri a gestore le gerarchie, come Calhanoglu, Kessié, Bonaventura, Biglia, Paquetà. Tutta gente che ha salutato. I due ragazzi arrivati da Empoli hanno saputo invece ritagliarsi il ruolo giusto per arrampicarsi fino al ruolo di indispensabili. Bennacer è il regista della manovra rossonera. Anche se in questo momento non è disponibile per l’infortunio al ginocchio che lo ha messo ko. Proprio il suo stop ha costretto il Milan a rivedere le strategie di mercato, considerato che l’algerino potrebbe essere al cento per cento a disposizione dei rossoneri solo nella seconda parte della stagione. I tempi di recupero stimati sono infatti quelli di un rientro previsto per dicembre. Va considerato, però, che il centrocampista avrà bisogno di qualche settimana per tornare al top e poi a inizio 2024 dovrà partire per la Coppa d’Africa, che si giocherà a gennaio. Dunque una previsione più logica sarà quella di aspettarsi un Ismael di nuovo leader in mezzo al centrocampo del Milan da febbraio in poi. Anche Krunic, nel tempo, è riuscito a diventare un elemento imprescindibile per offrire soluzioni alternative al centrocampo rossonero. La sua esplosione è legata indissolubilmente all’arrivo in panchina di Pioli, tecnico che ha saputo valorizzarlo come nessuno. Quest’anno 34 presenze per il bosniaco, con un gol (contro il Salisburgo in Champions Legue). Non male per un giocatore che è un jolly capace di adattarsi a più posizioni e che nei prossimi mesi dovrà quasi essere la guida dei nuovi giocatori che arriveranno per esibirsi dalle sue parti. Con Krunic (e Bennacer, quando tornerà) ci sarà anche Pobega, tornato la scorsa stagione in rossonero dopo i prestiti e con un ruolo comunque più marginale rispetto ai due irrinunciabili della mediana.

Ovvio, il marito è indispensabile e farà nuovamente il titolare, guai a toccarlo.
Che schifo, mi viene il vomito
 

Swaitak

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Tuttosport: alla fine ne rimasero solo due. Gli ‘highlander’ del centrocampo rossonero sono loro, Ismael Bennacer e Rade Krunic. In un’estate di partenze e rivoluzione le due colonne della mediana sono i reperti lasciati nel museo dei ricordi della gestione Maldini come due Bronzi di Riace. Datati, ma pur sempre capolavori di mercato, arrivati nell’estate del 2019 quando l’ex direttore dell’area tecnica, alla prima esperienza da solo nel costruire la squadra, li aveva prelevati dall’Empoli. Costo d’arrivo contenuto: 17.2 milioni per l’algerino, 8.6 per il bosniaco. Niente cifre pazzesche per due giocatori che avrebbero dovuto completare un reparto che, in quel momento, vedeva altri a gestore le gerarchie, come Calhanoglu, Kessié, Bonaventura, Biglia, Paquetà. Tutta gente che ha salutato. I due ragazzi arrivati da Empoli hanno saputo invece ritagliarsi il ruolo giusto per arrampicarsi fino al ruolo di indispensabili. Bennacer è il regista della manovra rossonera. Anche se in questo momento non è disponibile per l’infortunio al ginocchio che lo ha messo ko. Proprio il suo stop ha costretto il Milan a rivedere le strategie di mercato, considerato che l’algerino potrebbe essere al cento per cento a disposizione dei rossoneri solo nella seconda parte della stagione. I tempi di recupero stimati sono infatti quelli di un rientro previsto per dicembre. Va considerato, però, che il centrocampista avrà bisogno di qualche settimana per tornare al top e poi a inizio 2024 dovrà partire per la Coppa d’Africa, che si giocherà a gennaio. Dunque una previsione più logica sarà quella di aspettarsi un Ismael di nuovo leader in mezzo al centrocampo del Milan da febbraio in poi. Anche Krunic, nel tempo, è riuscito a diventare un elemento imprescindibile per offrire soluzioni alternative al centrocampo rossonero. La sua esplosione è legata indissolubilmente all’arrivo in panchina di Pioli, tecnico che ha saputo valorizzarlo come nessuno. Quest’anno 34 presenze per il bosniaco, con un gol (contro il Salisburgo in Champions Legue). Non male per un giocatore che è un jolly capace di adattarsi a più posizioni e che nei prossimi mesi dovrà quasi essere la guida dei nuovi giocatori che arriveranno per esibirsi dalle sue parti. Con Krunic (e Bennacer, quando tornerà) ci sarà anche Pobega, tornato la scorsa stagione in rossonero dopo i prestiti e con un ruolo comunque più marginale rispetto ai due irrinunciabili della mediana.
l'unico higlander è il marito, Bennacer senza infortunio sarebbe bello che impacchettato
 

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Goro

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Tuttosport: alla fine ne rimasero solo due. Gli ‘highlander’ del centrocampo rossonero sono loro, Ismael Bennacer e Rade Krunic. In un’estate di partenze e rivoluzione le due colonne della mediana sono i reperti lasciati nel museo dei ricordi della gestione Maldini come due Bronzi di Riace. Datati, ma pur sempre capolavori di mercato, arrivati nell’estate del 2019 quando l’ex direttore dell’area tecnica, alla prima esperienza da solo nel costruire la squadra, li aveva prelevati dall’Empoli. Costo d’arrivo contenuto: 17.2 milioni per l’algerino, 8.6 per il bosniaco. Niente cifre pazzesche per due giocatori che avrebbero dovuto completare un reparto che, in quel momento, vedeva altri a gestore le gerarchie, come Calhanoglu, Kessié, Bonaventura, Biglia, Paquetà. Tutta gente che ha salutato. I due ragazzi arrivati da Empoli hanno saputo invece ritagliarsi il ruolo giusto per arrampicarsi fino al ruolo di indispensabili. Bennacer è il regista della manovra rossonera. Anche se in questo momento non è disponibile per l’infortunio al ginocchio che lo ha messo ko. Proprio il suo stop ha costretto il Milan a rivedere le strategie di mercato, considerato che l’algerino potrebbe essere al cento per cento a disposizione dei rossoneri solo nella seconda parte della stagione. I tempi di recupero stimati sono infatti quelli di un rientro previsto per dicembre. Va considerato, però, che il centrocampista avrà bisogno di qualche settimana per tornare al top e poi a inizio 2024 dovrà partire per la Coppa d’Africa, che si giocherà a gennaio. Dunque una previsione più logica sarà quella di aspettarsi un Ismael di nuovo leader in mezzo al centrocampo del Milan da febbraio in poi. Anche Krunic, nel tempo, è riuscito a diventare un elemento imprescindibile per offrire soluzioni alternative al centrocampo rossonero. La sua esplosione è legata indissolubilmente all’arrivo in panchina di Pioli, tecnico che ha saputo valorizzarlo come nessuno. Quest’anno 34 presenze per il bosniaco, con un gol (contro il Salisburgo in Champions Legue). Non male per un giocatore che è un jolly capace di adattarsi a più posizioni e che nei prossimi mesi dovrà quasi essere la guida dei nuovi giocatori che arriveranno per esibirsi dalle sue parti. Con Krunic (e Bennacer, quando tornerà) ci sarà anche Pobega, tornato la scorsa stagione in rossonero dopo i prestiti e con un ruolo comunque più marginale rispetto ai due irrinunciabili della mediana.

Hanno messo Bennacer per pudore, ma chiaramente l'articolo intende solo Krunic come irrinunciabile.

La cosa assurda è che tutte le prese in giro su Krunic e Pioli si rivelino sempre più fondate con il passare delle stagioni e non esagerazioni da forum. L'unica speranza è che appena Pioli sarà cacciato alla prima sessione di mercato utile si porti via il suo pupillo inventore di calcio.
 
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Hanno messo Bennacer per pudore, ma chiaramente l'articolo intende solo Krunic come irrinunciabile.

La cosa assurda è che tutte le prese in giro su Krunic e Pioli si rivelino sempre più fondate con il passare delle stagioni e non esagerazioni da forum. L'unica speranza è che appena Pioli sarà cacciato alla prima sessione di mercato utile si porti via il suo pupillo inventore di calcio.
non sono esagerazioni da forum ma esagerazione di solo alcuni (per fortuna) del forum. Quest'anno Rade ha fatto un sacco di ottime prestazioni ma chi mette etichette non ha il coraggio di valutarlo con oggettività
 
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