Senza Mario siamo una provinciale.
Non è che con Mario in vece siamo l'epicentro della gloria.
Detto questo aggiungo che tecnicamente e fisicamente Mario è senza dubbio il più forte della rosa, ma il suo problema è lo stesso dei suoi compagni: sono pressochè tutti dei bambinoni. Molti degli attuali componenti della rosa, presi singolarmente e messi in una Squadra propriamente tale, farebbero la loro ***** figura e crescerebbero ulteriormente; purtroppo invece in questo grossolano assemblaggio finiscono per auto-sminuirsi.
Montolivo, ad esempio, è un discreto calciatore ed una brava persona, ma non ha i mezzi caratteriali per sopravvivere alla mancanza di un leader laddove ce n'è disperato bisogno. Lo stesso Montolivo, nel Milan anche solo di Ancelotti (non sto neanche a scomodare Capello), oggi sarebbe ritenuto un grande.
Stesso discorso per i senatori Bonera, Kakà, Abbiati... brava gente ma troppo fragile.
Quindi le colpe stanno in chi ha creduto di poter mettere su una squadra decente senza gente di spessore.
Il primo di non-spessore è l'allenatore, che è proprio quello preposto a forgiare i caratteri e le personalità dei giocatori. Quando l'allenatore è un bluff una rosa fragile affonda.
E se la società non lo capisce o non interviene è la rovina.
