Caro Lionard, è bello discutere con te, ma tengo il punto. Dopo la sua intervista a Ordine e la conferenza stampa dopo l’ultima partita della Liga, Carlo Ancelotti ha avuto ben cinque incontri con Galliani. Cosa si saranno detti? Se le motivazioni da Te esposte fossero state veritiere (delusione dopo l’esonero del Real, motivi di salute, peraltro da tempo noti, che di certo non avrebbero determinato lo scioglimento del contratto con il Real, se questo fosse stato mantenuto) la conversazione con il suo interlocutore sarebbe durata lo spazio di un mattino, con comunicato al seguito. Quello rilasciato ieri, una settimana dopo i fatti, al netto delle sgrammaticature di un addetto stampa perso nella traduzione. Analogamente, se le motivazioni fossero state di mancanza di garanzie tecniche sul mercato, la conversazione sarebbe durata poco: un allenatore minimamente interessato alla proposta professionale che ascolta, va subito sul merito delle scelte di giocatori e collaboratori, non perde tempo sui dettagli, e se non è convinto taglia la corda. Non ci ha forse detto Bronzetti che in questi giorni madrileni con Carletto e Galliani, il nostro ha rifiutato proposte di club italiani e spagnoli, al telefono ed in tempo reale? Un allenatore esperto come Ancelotti sente la puzza di bruciato là dove altri vedono il filo di fumo di una sigaretta. Qui, invece, cinque riunioni cinque, e non a discutere di menù o delle prossime vacanze, per lasciare dopo una settimana l’”amato” Milan dell’”amico” Galliani in mezzo ad una strada, a prendersi il risentimento e la rabbia, sacrosanta, di una intera tifoseria. Ma allora questo è il peggiore dei teatrini, signore e signori, una fiera dell’inganno e dell’ipocrisia, celebrata davanti ai tifosi di un club di livello mondiale, con Ancelotti indiscutibile protagonista insieme allo squallido Galliani. Mi faccio una domanda: e se al posto dell’orrido Galliani ci fosse stato un dirigente di club di rilievo mondiale, un Florentino Perez, ed avessi dovuto commentare il comportamento opaco di Ancelotti, cosa avrei detto? Ed ancora mi chiedo: un Florentino Perez avrebbe mai accettato di essere trattato, e con lui il club che rappresenta, come Carletto ha trattato il Milan, se non fosse stato mosso dalla disperazione come questo Galliani? Veramente devo dire: c’è stato solo un capitano, ed il suo nome è Franco Baresi. Uno che si è fatto il mazzo in serie B per il Milan, e non certo per denaro… Qui abbiamo chi pur legittimamente fa scelte professionali di prestigio e comodità in sedi di lusso come Londra, Parigi e Madrid, e domani a Manchester e Monaco. Bontà? Buona fede? Permettimi: nelle persone adulte esistono i comportamenti, e le loro conseguenze. Amicizia verso Galliani? Ma io non sono amico di Galliani. E da ieri nemmeno di Carlo Ancelotti.