Ad Superlega: "Fair play finanziario più duro"

Andris

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Reichart, amministratore delegato della Superlega, a L'Equipe:

"La grande preoccupazione è che il sistema non si autofinanzi e non viva delle sue risorse.
Il calcio dovrebbe spendere solo ciò che genera, con iniezioni di capitale esterno si impedisce a molti club di essere competitivi e non è salutare.
Con il giro d'affari aumentano anche le perdite.
Attuare un FFP più rigoroso, con anche sanzioni se non rispettato, promuoverà una fattibilità a lungo termine del sistema
L'idea è che i club non dedichino più del 55% del loro budget agli stipendi.
E poi vogliamo vietare certi giochi di prestigio con le sponsorizzazioni gonfiate
".
 
Ultima modifica di un moderatore:

Swaitak

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Reichart, amministratore delegato della Superlega, a L'Equipe:

"La grande preoccupazione è che il sistema non si autofinanzi e non viva delle sue risorse.
Il calcio dovrebbe spendere solo ciò che genera, con iniezioni di capitale esterno si impedisce a molti club di essere competitivi e non è salutare.
Con il giro d'affari aumentano anche le perdite.
Attuare un FFP più rigoroso, con anche sanzioni se non rispettato, promuoverà una fattibilità a lungo termine del sistema
L'idea è che i club non dedichino più del 55% del loro budget agli stipendi.
E poi vogliamo vietare certi giochi di prestigio con le sponsorizzazioni gonfiate
".
aaaah ecco perchè Elliott voleva entrarci :ROFLMAO:
 

Franco

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In sostanza vuole preservare lo status quo. Perché a quello serve il fpf.
 

Controcorrente

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In sostanza vuole preservare lo status quo. Perché a quello serve il fpf.

Onestamente credo che questa sia una favola. Pensare che una squadra medio - piccola raggiunga i vertici del calcio mondiale potendo spendere e spandere è possibile solo se dietro c'è esattamente quello che è il male del calcio e cioè entità economiche che non hanno limiti di spesa e scrupoli. Quindi non vedo perchè dovremmo incentivare questo modello.

Personalmente sarei ancora più restrittivo, consentendo di spendere per cartellini e stipendi SOLO gli incassi certi e non falsabili dei club, ad esempio una percentuale di:
- Incassi da stadio
- Incassi da diritti TV
- Player trading (totale dell'importo)

Facendo così una squadra che vuole crescere deve per forza farlo in modo sostenibile. Si può poi fare un BOP riducendo le percentuali di spesa per i campionati con incassi più alti.

Il resto? Per la gestione del club ed eventuali profitti e... se vuoi frodare con una finta sponsorizzazione cavoli tuoi, non servirà più a fare mercato.
 

Andris

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In sostanza vuole preservare lo status quo. Perché a quello serve il fpf.
sì ma bisognava farlo prima che partissero i vari City, Psg etc
comunque ci sono pure realtà che lo rispettano come il Napoli in Italia e sono competitive
 

Franco

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Onestamente credo che questa sia una favola. Pensare che una squadra medio - piccola raggiunga i vertici del calcio mondiale potendo spendere e spandere è possibile solo se dietro c'è esattamente quello che è il male del calcio e cioè entità economiche che non hanno limiti di spesa e scrupoli. Quindi non vedo perchè dovremmo incentivare questo modello.

Personalmente sarei ancora più restrittivo, consentendo di spendere per cartellini e stipendi SOLO gli incassi certi e non falsabili dei club, ad esempio una percentuale di:
- Incassi da stadio
- Incassi da diritti TV
- Player trading (totale dell'importo)

Facendo così una squadra che vuole crescere deve per forza farlo in modo sostenibile. Si può poi fare un BOP riducendo le percentuali di spesa per i campionati con incassi più alti.

Il resto? Per la gestione del club ed eventuali profitti e... se vuoi frodare con una finta sponsorizzazione cavoli tuoi, non servirà più a fare mercato.

Se leghi la possibilità di spesa ai ricavi vai solo ad avvantaggiare chi nel presente è al vertice. E quindi ha alti ricavi. Che perciò può spendere, vincere, aumentare i ricavi e così via. E chi non è parte dei fortunati che partono in prima fila, si attacca. Non è niente di nuovo: esiste già in economia e si chiama cartello. Ed è vietato. Tutte le squadre delle piccole città e quelle di Stati meno ricchi avrebbero zero possibilità di passare di livello. Come può lo Shakhtar competere in Champions senza i soldi della proprietà? Semplice, non può.
Per un calcio giusto serve il salary cup. Dove il Milan può spendere come il Psg, ma pure come l'Empoli. Ma questo il primo a non volerlo è proprio il Milan (e la Juve, Inter e tutti quelli della superlega).
 

mil77

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Se leghi la possibilità di spesa ai ricavi vai solo ad avvantaggiare chi nel presente è al vertice. E quindi ha alti ricavi. Che perciò può spendere, vincere, aumentare i ricavi e così via. E chi non è parte dei fortunati che partono in prima fila, si attacca. Non è niente di nuovo: esiste già in economia e si chiama cartello. Ed è vietato. Tutte le squadre delle piccole città e quelle di Stati meno ricchi avrebbero zero possibilità di passare di livello. Come può lo Shakhtar competere in Champions senza i soldi della proprietà? Semplice, non può.
Per un calcio giusto serve il salary cup. Dove il Milan può spendere come il Psg, ma pure come l'Empoli. Ma questo il primo a non volerlo è proprio il Milan (e la Juve, Inter e tutti quelli della superlega).
Ma anche no, sarebbe una limitazione della concorrenza...se io o più soldi per quale motivo mi si vieta di spenderli?
Il calcio per migliorare sia economicamente che sportivamente dovrà fare un pacchetto di norme (Uefa) uguali per tutti e valide in tutta europa...cosa per niente facile visto che ogni stato ha le sue regole...ma per avere equità competitiva bisognerebbe iniziare per es. ad avere contratti che sono validi per lo stesso numero di anni (ad oggi 7 anni in Inghilterra, 5 in Italia), ad avere lo stesso numero di extracomunitari, ad avere la stessa fiscalità sugli stipendi dei giocatori e dello staff, ad avere le stesse regole per costruire un nuovo stadio e così via...
 
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