24 ore di Le Mans - la vigilia

gabri65

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Domani, alle ore 16:00, partirà la 91esima edizione della 24 ore di Le Mans, che insieme al GP di Monte Carlo e la 500 miglia di Indianapolis è la singola gara più importante del motorsport, forse la più iconica in assoluto.

Sarà un'edizione speciale, visto che cade il suo centenario, essendosi svolta la prima edizione nel lontano 1923. Edizione speciale, perché vedrà la Ferrari ritornare in forma ufficiale dopo 50 anni di assenza. Una gara sulla quale il cavallino ha costruito il suo mito, forse anche più che i trionfi in F1.

Adesso un po' di storia.

Perché è così importante la 24 di Le Mans?

Perché è una gara unica. Case costruttrici, teams e piloti si sono sfidati in battaglie epiche sul circuito francese, dando luogo a spettacoli che hanno ispirato leggende e anche film per il grande schermo. Spettacoli anche drammatici, come l'incidente del 1955 dove una Mercedes volò sulle tribune del pubblico falciando gli spettatori e provocando la più grave carneficina della storia dell'automobilismo sportivo.

La Ferrari è stata, fino ai primi '70, autentica protagonista indiscussa della gara francese. 9 successi, ottenuti con vetture leggendarie come la 250 LM, pezzi adesso da collezione che vengono battuti alle aste a cifre astronomiche.

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Tutti i più grandi costruttori volevano sfidare la Ferrari alla 24 ore. La Ford, il gigante americano, impiegò non meno di 5 anni a battere la casa italiana, impiegando risorse clamorose. La Porsche, diretta concorrente della Ferrari nel mercato delle supercar (ma sempre vari gradini sotto), dovette progettare una specie di astronave per quei tempi, la 917, per riuscire a battere la Ferrari. Una macchina talmente estrema che i piloti si rifiutarono spesso di guidare a causa della sua instabilità.

Il cavallino, sfiancato da tutte queste sfide, decise di abbandonare il mondo dell'endurance, anche perchè la F1 stava acquistando via via più popolarità.

Nel 1972, la Ferrari correva ancora nell'endurance con bellissima 312PB.

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Ma la macchina usava un motore derivato da quello di F1, poco adatto alle gare endurance. Poiché aveva ormai già conquistato il campionato, facendo manbassa di successi, decise di non partecipare alla 24 ore su espresso ordine di Enzo Ferrari, per evitare di fare figuruccia con un propulsore che non avrebbe retto lo sforzo richiesto da una gara di 24 ore. Finalmente i francesi poterono vincere nella loro gara, con le Matra.

Nell'anno successivo, il 1973, le cose non erano messe così bene. Le Matra erano diventate competitive, e la Ferrari arrivò a Le Mans senza il titolo già in tasca. Doveva correre per forza per prendere punti e non perdere il campionato. Ma, come già detto, il motore della rossa non era stato progettato per gare endurance e il rischio di failure era alto. A Maranello decisero quindi di schierare varie vetture, ed impiegare una di esse come "lepre", facendola correre al 110% delle sue possibilità, nella speranza che le Matra la inseguissero e soffrissero problemi meccanici.

Purtroppo la cosa non funzionò. Le altre Ferrari non ressero allo sforzo, e, ironicamente, la "lepre" fu l'unica a sopravvivere, ma il trofeo andò nuovamente alla macchina francese.

Al termine del campionato, perso malamente, la Ferrari si ritirò per sempre dall'endurance e si concentrò esclusivamente sulla F1.

Ovviamente varie Ferrari hanno corso a Le Mans da allora, ma sono state tutte vetture private con supporto ridicolo, perlopiù teams minori. Nel frattempo le grandi case tedesche hanno dominato e Le Mans è diventata casa loro, prima su tutte la Porsche.

Ultimamente abbiamo visto i successi delle Toyota e un rinnovato interesse per l'endurance. Contemporaneamente la Ferrari è stata altamente competitiva nel mondo GT grazie a teams seri, come AF corse, che ha racimolato tantissimi successi, specie con la 488 GTE, una vettura creata da Ferrari finalmente con tutti i crismi per competere ad alti livelli. Ma sono sempre vetture GT e non prototipi, e comunque con supporto solo semi-ufficiale.

Adesso, dopo 50 anni, la Ferrari ritorna ufficialmente ai massimi livelli. Era ora. E lo sta facendo nel miglior modo possibile.

Vada come vada, grazie per aver riacceso il sogno.
 
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