Milan: pasticcio Uefa. Europa League sacrificata?

mil77

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Ennesima dimostrazione del castello di carta del fpf. La scusa ridicola per non investire pesantemente sulla rosa a cui credono solo alcuni tifosi boccaloni.

Ma Elliot è stato chiarissimo per il tramite di Gazidis...non ci saranno più bilanci in rosso spaventoso ma non per il FPF ma perché Elliot (anche giustamente) non vuole metterci un euro in più...e vale anche x il bilancio in chiusura che al momento è sui - 70...non ci credo neanche se lo vedo che Elliot mette 70 milioni x ripianare....è praticamente scontato che prima del 30 giugno sarà venduto Donnarumma ad una cifra vicina al deficit di bilancio....
 

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La GDS in edicola: il TAS al momento non ha ancora fissato udienze interne. Il Milan starebbe pensando di chiedere una proceduta d'urgenza, in modo da non far accavallare tutto il faldone. I due procedimenti potrebbero essere unificati al TAS. Il club rossonero vuole allungare al break even dal 2021 al 2022.
 

Casnop

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Mah in verità è l'opposto...
Si fa dare un'anno in più per poter rinforzare ulteriormente la squadra senza dover smantellare tutto.Ma questo è quello che dicono i giornalisti...
Secondo me Elliott è decisa ad andare fino in fondo e non solo giocherà tutte le coppe se qualificata ma otterrà un voluntary agreement facendo decadere tutti gli anni imputati a gestioni precedenti.
Altro che multe dell'Uefa mi sa che sarà la Uefa a dover risarcire il Milan per tutti danni di immagine e di gestione che ci stà creando.
Un conto è stabilire un percorso concordato per raggiungere il pareggio di bilancio e questo è interesse di Elliott in quanto non è una Onlus ma non si può pregiudicare l'obbiettivo a suon di blocchi ritardi sentenze multe incognite.Prendete pure per i fondelli Gazidis e ascoltate le minchiate che dicono gli interisti...
L'obiettivo di Elliott è sempre quello: affermare i diritti di nuovo azionista, che vuole intraprendere nel club senza dover rispondere dei passivi di gestione maturati dalla precedente proprietà nel monitoring period, in essere a cavallo del change of control, principio che, del resto, è immanente al regolamento del FPF, versione 2015, là dove viene istituito il c.d. voluntary agreement, inspegabilmente mai concesso dalla Uefa, pur in presenza di presupposti per la sua applicazione, sì da essere di fatto disapplicato dalla Uefa stessa; in una minore ipotesi, di dover rispondere di quei passivi, agli effetti del rispetto della c.d. break even rule, in un tempo più ampio, compatibile con i normali cicli di sviluppo della attività sportiva e di impresa, senza dover ricorrere a tagli di spesa o di giocatori, sacrificando la competitività sportiva, che è proprio il modo normale attraverso cui un club di calcio può alzare i ricavi. La novità del provvedimento di ieri è che la Uefa considera rilevante e non manifestamente infondato questo ragionamento, a base del motivo di gravame in tal senso proposto dal Milan innanzi al Tas-Cas di Losanna, e si rimette alla suprema magistratura arbitrale sportiva internazionale per valutarne la fondatezza, ed adeguarvisi, e non solo in questa fattispecie, ma anche in altre consimili in futuro, a cominciare dal procedimento, oggi sospeso, sulla violazione del Milan nel periodo 15-18. Si, perché, come noto, il Tas-Cas di Losanna, attraverso l'istituto del lodo, può assumere decisioni in diritto, che, senza modificare direttamente le norme impugnate, ne propongono una interpretazione orientata al rispetto di principii di ordinamenti sovranazionali di rango superiore (diritto interno svizzero, quale diritto di stabilimento dell'Ente normante la disposizione oggetto di censura, diritto comunitario, diritto internazionale generale di formazione consuetudinaria, la c.d. lex sportiva), con un una decisione che giocoforza avrebbe il valore di precedente vincolante per i futuri provvedimenti. Ed è dunque chiaro che una eventuale decisione dell'arbitro di Losanna che, in accoglimento del ricorso del Milan, annullasse la sanzione per il 14/17, affermando che il club, oggetto di recente change of control societario, abbia diritto di raggiungere il break even result in un tempo più ampio (nella norma sul voluntary agreement, in linea di principio applicabile in via analogica o suppletiva, addirittura un quinquennio), senza dover rispondere del deficit aggregato maturato dalla precedente proprietà controllante nel monitoring period in essere alla data della decisione, porterebbe all'effetto che il procedimento disciplinare, oggi sospeso, e quelli ulteriori eventualmente ancorati sul medesimo principio, verrebbero ad essere travolti. La Uefa, dunque, scende sul terreno di scontro con il Milan, questa è la vera novità del provvedimento di ieri, e, consapevole dei limiti e vizi esistenti nel proprio regolamento sul Fair Play Finanziario, accetta che esso possa essere riformato in via giurisprudenziale, anche perché eventuali deroghe per accordi transattivi, diretti o indiretti, con un club non sarebbero accettati da altri, che potrebbero considerarli, a ragione, discriminatori nei loro riguardi, a legislazione invariata. Dopo i tuoni e fulmini annunciati lo scorso anno da Ceferin nei confronti di chi osasse discutere il verbo del FPF, una posizione sorprendemente più ragionevole, ponderata, da parte della Uefa, consapevole del fatto che ci sono giudici internazionali, esterni alla Uefa, dunque not embedded, cui i clubs sempre più frequentemente si rivolgeranno in futuro (la notizia di ieri di AP sul City ne è un esempio), che giudicano, e giudicheranno, secondo diritto, e non secondo ragione politica. Ora, parola a Losanna, che ben giudichi, ed incrociamo tutti le dita. ;)
 

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 6 maggio, la Uefa ha deciso di non decidere sul Milan (QUI http://www.milanworld.net/uefa-sospeso-procedimento-sul-milan-ufficiale-vt77392.html ) ed è un pasticcio. Si attenderà prima il TAS, ma l'udienza del Milan non compare tra quelle che sono già state fissate ( mercoledì sparite dal sito). E ciò rappresenta un'anomalia.

La decisione di non decidere è favorevole al Milan nel breve periodo. I rossoneri potranno disputare l'Europa League. E il Milan può continuare a sperare di trovare un accordo cumulativo con la Uefa.

Tutto dipenderà dal TAS. Se verranno confermate le violazioni, le possibilità di manovra da parte del Milan si ridurranno al minimo. In caso contrario, una seconda vittoria al TAS sarebbe un precedente decisivo anche per il giudizio ora sospeso. Ma il Milan spera sempre in un accordo, e potrebbe decidere di sacrificare l'Europa League per ottenere più tempo per il pareggio di bilancio.

Si spera che i tempi siano celeri, in modo che il Milan possa pianificare il mercato. E la new entry Boban, in Fifa è stato sempre in conflitto con la Uefa per il FPF.

Anche Roma e Torino attendono il responso, che potrebbe non arrivare in tempo. in quel caso il Milan giocherebbe sicuramente l'Europa League, ma posticiperebbe il problema.

La GDS in edicola: il TAS al momento non ha ancora fissato udienze interne. Il Milan starebbe pensando di chiedere una proceduta d'urgenza, in modo da non far accavallare tutto il faldone. I due procedimenti potrebbero essere unificati al TAS. Il club rossonero vuole allungare al break even dal 2021 al 2022.

Il Giornale: il attesa del pronunciamento del TAS, per il Milan sarà Europa League. I legali di Elliott devono preparare i documenti per il ricorso e negoziare con la camera giudicante. Il provvedimento del TAS difficilmente arriverà prima dell'inizio della stagione europea. Possibili contro-ricorsi da parte di Roma e Torino, ma non avrebbero successo considerato che la sanzione è stata congelata.
 

CarpeDiem

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Idiott che si vorrebbe far squalificare per avere un anno in più per pareggiare il bilancio :muhahah: Della serie: chissene dei risultati sportivi, l’importante è arrivare al pareggio il prima possibile per levarsi di ****. Veramente politica vincente.

Veramente Elliot ha chiesto un anno in più per arrivare al pareggio di bilancio, ergo non vuole arrivarci il prima possibile.

P.S. Occhio che se continui a usare nomignoli e a postare Fake News su di loro ti ritrovi un loro avvocato a casa :muhahah:
 

Casnop

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La GDS in edicola: il TAS al momento non ha ancora fissato udienze interne. Il Milan starebbe pensando di chiedere una proceduta d'urgenza, in modo da non far accavallare tutto il faldone. I due procedimenti potrebbero essere unificati al TAS. Il club rossonero vuole allungare al break even dal 2021 al 2022.
Ma di che parla, Gazzetta? Sul secondo procedimento in Uefa, oggi sospeso, non vi è provvedimento, quindi nessuna impugnazione al Tas, quindi nessun procedimento da riunire al primo. Mah. :lol:
 

Casnop

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Il Giornale: il attesa del pronunciamento del TAS, per il Milan sarà Europa League. I legali di Elliott devono preparare i documenti per il ricorso e negoziare con la camera giudicante. Il provvedimento del TAS difficilmente arriverà prima dell'inizio della stagione europea. Possibili contro-ricorsi da parte di Roma e Torino, ma non avrebbero successo considerato che la sanzione è stata congelata.
La notizia vera di ieri è che non vi è nessun negoziato tra Milan e Uefa. Tutti attenderanno la decisione di Losanna, e vi si adegueranno. Stop. :sisi:
 

Black

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 6 maggio, la Uefa ha deciso di non decidere sul Milan (QUI http://www.milanworld.net/uefa-sospeso-procedimento-sul-milan-ufficiale-vt77392.html ) ed è un pasticcio. Si attenderà prima il TAS, ma l'udienza del Milan non compare tra quelle che sono già state fissate ( mercoledì sparite dal sito). E ciò rappresenta un'anomalia.

La decisione di non decidere è favorevole al Milan nel breve periodo. I rossoneri potranno disputare l'Europa League. E il Milan può continuare a sperare di trovare un accordo cumulativo con la Uefa.

Tutto dipenderà dal TAS. Se verranno confermate le violazioni, le possibilità di manovra da parte del Milan si ridurranno al minimo. In caso contrario, una seconda vittoria al TAS sarebbe un precedente decisivo anche per il giudizio ora sospeso. Ma il Milan spera sempre in un accordo, e potrebbe decidere di sacrificare l'Europa League per ottenere più tempo per il pareggio di bilancio.

Si spera che i tempi siano celeri, in modo che il Milan possa pianificare il mercato. E la new entry Boban, in Fifa è stato sempre in conflitto con la Uefa per il FPF.

Anche Roma e Torino attendono il responso, che potrebbe non arrivare in tempo. in quel caso il Milan giocherebbe sicuramente l'Europa League, ma posticiperebbe il problema.

La GDS in edicola: il TAS al momento non ha ancora fissato udienze interne. Il Milan starebbe pensando di chiedere una proceduta d'urgenza, in modo da non far accavallare tutto il faldone. I due procedimenti potrebbero essere unificati al TAS. Il club rossonero vuole allungare al break even dal 2021 al 2022.

Il Giornale: il attesa del pronunciamento del TAS, per il Milan sarà Europa League. I legali di Elliott devono preparare i documenti per il ricorso e negoziare con la camera giudicante. Il provvedimento del TAS difficilmente arriverà prima dell'inizio della stagione europea. Possibili contro-ricorsi da parte di Roma e Torino, ma non avrebbero successo considerato che la sanzione è stata congelata.

La Stampa: l'udienza del TAS dovrebbe arrivare in tempi brevi, perchè condiziona anche Roma e Torino.

bah... io non ci capisco nulla, se è una notizia positiva o negativa. Nessuno lo sa probabilmente. Si potrebbe pensare che la Uefa se "la fa sotto" perchè teme il TAS e ci lascerà più libertà. Oppure che aspettano per poi infliggerci una punizione ancora peggiore (tanto se facciamo l'EL e poi ci mandano arbitri come quelli dell'anno scorso c'è poco da ridere)
 
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Ma di che parla, Gazzetta? Sul secondo procedimento in Uefa, oggi sospeso, non vi è provvedimento, quindi nessuna impugnazione al Tas, quindi nessun procedimento da riunire al primo. Mah. :lol:
Alcune domande.
-Può succedere che il TAS stabilisca che il termine del 2021 e la sanzione eventuale dell'esclusione non siano proporzionati e rinvii tutto alla UEFA per una rideterminazione e, in quella sede(quindi non al TAS), ci sia una riunione dei due procedimenti?
-In generale, il TAS può stabilire una pena di sua iniziativa o può solo rinviare alla UEFA stabilendo i criteri?
-Se il TAS conferma la sanzione per il triennio 14-17, in sede di giudizio sul triennio 15-18 gli anni 15/16 e 16/17 sarebbero assorbiti dalla prima sentenza e, quindi, saremmo di fatto giudicati solo per l'anno 17-18?
 

7AlePato7

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Veramente Elliot ha chiesto un anno in più per arrivare al pareggio di bilancio, ergo non vuole arrivarci il prima possibile.

P.S. Occhio che se continui a usare nomignoli e a postare Fake News su di loro ti ritrovi un loro avvocato a casa :muhahah:
Che fake news? Devi essere un po' confuso amico mio.
 

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