è surreale vedere che per criticare a prescindere la nuova dirigenza/proprietà si sia arrivati a fare revisionismo storico e a rivalutare la figura di galliani. La gente forse ha dimenticato gli ultimi dieci anni di gestione dell'antennaro che ha trasformato il milan nella premiata polpetteria da adrianone, galliani proprio come picasso ha vissuto diversi periodi artistici
all'inizio con la scusa della fiscalità spagnola abbiamo dovuto sorbirci una sfilza di ex giocatori a parametro zero, quando qualche impavido opinionista gli faceva presente che forse era meglio spendere i soldi dei mega stipendi per prendere giovani (era il periodo in cui il napoli pagava hamsik 5 mil dal brescia mentre il milan con la stessa cifra prendeva emerson con la pubalgia) il nostro stizzito adrianone rispondeva "noi siamo il milan mica l'arsenal o l'udinese, abbiamo bisogno di giocatori pronti, non possiamo aspettare i giovani".
Passato questo periodo, arrivò il momento della crisi mondiale, di silvio berlusconi che riteneva immorale spendere come gli arabi e i russi in un momento in cui il paese soffriva la crisi, quindi il buon adrianone disse che da quel momento in poi il milan avrebbe creato in casa i futuri campioni, che era pronta la lista con i 100 nomi dei giovani più talentuosi del panorama calcistico, peccato che i giovani promettenti si accasavano sempre altrove mentre da noi arrivavano viudez, carcacio, grimi, mattioni, diac villa, hottor, lucar roggia, vergara, rodrigo ely, adigggià e compagnia cantante.
Poi arrivò il momento dei due mondiali deludenti, la nazionale lippi bis prima e quella di prandelli poi, il grande silvio non resta insensibile e decide di trasformare il suo milan nell'italmilan per permettere alla nazionale di rinascere, anche stavolta peccato che alla parole non seguissero i fatti, gli italiani bravi si accasavano altrove mentre da noi arrivavano i vangioni, i uallarito sosa, i traorè ecc.
Alla fine della storia, il tifoso milanista capì che quelle erano solo scuse sotto le quali si nascondeva una verità scomoda: La polpetta
il primo e l'ultimo pensiero dell'antennaro era la polpetta, faceva tutti in funzione di questa, non importa come, l'importante è che mangiasse la sua polpetta quotidiana, tanto poi si poteva cucire una scusa su misura ad ogni stagione.
P.S.: menzione d'onore, allegri che si rifiuta di prendere ze love dal genova e propone un provino, allegri che non aveva scuse perche il milan col regista de jong doveva lottare per lo scudetto
, tevez non perdona, giannino che era il suo ufficio, i tre giorni del condor, 8 mil di commissioni per rodrigo ely, il mercato fatto a forte dei marmi, tevez non perdona, le serate adrianone, preziosi e umberto smaila, e chissa quante altre cose sto dimenticando