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Il Milan che si è tuffato sul mercato degli attaccanti come un T-Rex ferito nell'orgoglio (sì, ne vengo da Jurassic World) da una parte mi ha esaltato, ma dall'altra mi ha lasciato un po' perplesso.
Il trio Martinez-Ibra-Luiz sbandierato da più o meno quotati giornalisti è ovviamente e giustificatamente nei desideri di tutti i tifosi che ormai si erano rassegnati ai Pazzini-Matri-Destro e compagnia.
Adesso che Ibra è sfumato, l'euforia cala un po', ma forse in cambio si recupera un po' di lucidità per cercare di capire cosa realmente serve a questa squadra. Prima di tutto serve, sembra banale, una squadra. Abbiamo perso la possibilità di avere il grande trascinatore, Ibrahimovic, ma possiamo essere ancora una squadra. Non voglio pensare che Mihajlovic sia stato messo lì per caso (anche se il fatto che fosse la ruota di scorta di Ancelotti potrebbe far intendere il contrario), voglio pensare che sia stato messo lì non per prendersi i meriti del trascinatore di turno (come sarebbe stato Ibrahimovic), ma per fare rendere al massimo 11 giocatori.
Voglio credere che Mihajlovic sia stato messo lì perché è un allenatore che sa capire cosa serve per far rendere al massimo la squadra.
Quindi pregherei la società incluso il nuovo arrivato Bee di non sparare i colpi soltanto per far comprare le magliette ai cinesi. Abbiamo 9 attaccanti in rosa: NOVE. Senza contare Martinez o altri possibili acquisti. Saranno 9 mediocri, 9 scarsi, non mi interessa, c'è un allenatore che può e deve provare a salvarne qualcuno e renderlo funzionale a questa squadra. Il mercato lo faccia Mihajlovic, per piacere. Kondogbia e Hummels, o se non loro comunque nomi importanti a difesa e a centrocampo, devono essere la priorità. Non Boateng, Luiz Adriano o qualsivoglia giocatore offensivo. Se non arriva Ibrahimovic, unico a fare la differenza, 35 milioni per JM sono già troppi e non ci serve altro lì davanti. Sono sicuro che Sinisa di certo non sputerebbe su Ibra e Luiz Adriano, ma se potesse scegliere partirebbe da altri reparti.
Che Dio ascolti Sinisa e che lo ascolti anche la dirigenza.
#RicostruiamoUnaSquadraMilan
Il trio Martinez-Ibra-Luiz sbandierato da più o meno quotati giornalisti è ovviamente e giustificatamente nei desideri di tutti i tifosi che ormai si erano rassegnati ai Pazzini-Matri-Destro e compagnia.
Adesso che Ibra è sfumato, l'euforia cala un po', ma forse in cambio si recupera un po' di lucidità per cercare di capire cosa realmente serve a questa squadra. Prima di tutto serve, sembra banale, una squadra. Abbiamo perso la possibilità di avere il grande trascinatore, Ibrahimovic, ma possiamo essere ancora una squadra. Non voglio pensare che Mihajlovic sia stato messo lì per caso (anche se il fatto che fosse la ruota di scorta di Ancelotti potrebbe far intendere il contrario), voglio pensare che sia stato messo lì non per prendersi i meriti del trascinatore di turno (come sarebbe stato Ibrahimovic), ma per fare rendere al massimo 11 giocatori.
Voglio credere che Mihajlovic sia stato messo lì perché è un allenatore che sa capire cosa serve per far rendere al massimo la squadra.
Quindi pregherei la società incluso il nuovo arrivato Bee di non sparare i colpi soltanto per far comprare le magliette ai cinesi. Abbiamo 9 attaccanti in rosa: NOVE. Senza contare Martinez o altri possibili acquisti. Saranno 9 mediocri, 9 scarsi, non mi interessa, c'è un allenatore che può e deve provare a salvarne qualcuno e renderlo funzionale a questa squadra. Il mercato lo faccia Mihajlovic, per piacere. Kondogbia e Hummels, o se non loro comunque nomi importanti a difesa e a centrocampo, devono essere la priorità. Non Boateng, Luiz Adriano o qualsivoglia giocatore offensivo. Se non arriva Ibrahimovic, unico a fare la differenza, 35 milioni per JM sono già troppi e non ci serve altro lì davanti. Sono sicuro che Sinisa di certo non sputerebbe su Ibra e Luiz Adriano, ma se potesse scegliere partirebbe da altri reparti.
Che Dio ascolti Sinisa e che lo ascolti anche la dirigenza.
#RicostruiamoUnaSquadraMilan