Leonardo: Gazidis valuta. Ma addio difficile.

Lo Gnu ha scritto:

Ma come può essere ritenuto fallimentare il "mercato estivo" di Leo? Questa cosa mi manda in bestia.

Laxalt = scambio con Lapadula
Castillejo = scambio con Bacca

Forse a livello contabile non sono concretamente degli scambi ma è come se lo fossero. Non erano degli obiettivi di mercato, così come non lo erano Caldara e Higuain. L'unico """acquisto""" slegato da logiche di cessioni interne è stato Bakayoko e per rendimento è stato azzeccato. Tutto questo Leo l'ha fatto in quanto tempo? 16-18 giorni? Di che stiamo parlando! Media osceni con Leo.

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Schism75 ha scritto:

Laxalt preso perché la vendita di Lapadula è stata fallimentare, visto che non era il Genoa non l’ha pagato. Castillejo Ha dovuto risolvere la situazione di Bacca. HiguAin e Caldare hanno dovuto risolvere La situazione Bonucci. A mani libere avrebbe fatto ben altro. Lo abbiamo visto con Paquetá e piatek. Eppoi non è possibile che Gattuso ne esca sempre pulito. La principale responsabilità del rendimento dei calciatori deve essere la sua.

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Admin ha scritto:

Come riportato da Tuttosport in edicola, Gazidis sta valutando la posizione ed il futuro di Leonardo. Per diversi motivi: il dirigente brasiliano ha sbagliato la campagna acquisti estiva, con Castillejo e Laxalt (in primis) che hanno deluso. Leonardo poi si è riscattato a gennaio, con gli acquisti di Paquetà. Sotto la lente d'ingrandimento anche i rapporti difficili con Gattuso e con lo stesso Gazidis, che lo scorso gennaio ha bloccato gli acquisti di Ibrahimovic e Fabregas.

In ogni caso, è difficile pensare ad un addio considerato che il licenziamento costerebbe molto alle casse rossonere.

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pazzomania ha scritto:

Quando si parla di licenziamenti rapportati ai costi, mi viene sempre da storcere il naso.

Se Leonardo o Gattuso (vale anche per lui) fossero evidentemente i malus, non credo il problema sia perdere 10 milioni licenziandoli, quando a causa loro e tenendoli ne perderesti 70/100.

Evidentemente, i problemi nel calcio non sono mai cosi "ovvi" come appare da fuori.

Il calcio è materia astratta e imponderabile

Alla base c'è solo e soltanto gente forte in campo, sono loro che rendono grandi allenatori e dirigenti, mai l' opposto.

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