Gli USA escono dall'UNESCO

Clarenzio

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Donald Trump ha sorpreso tutti decidendo di abbandonare l'Unesco, l'Organizzazione Mondiale che promuove l'Educazione, la Scienza e la Cultura nel mondo. L'Agenzia dell'ONU si occupa di istruzione, promuovere la pace, il rispetto universale per la giustizia e le libertà definite nella Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite, sottoscritta dagli Stati Uniti stessi.
Il problema sarebbe legato ancora una volta ad Israele ed in particolare alle recenti risoluzioni approvate dall'Unesco che inseriscono Hebron (sotto occupazione militare israeliana) nel patrimonio storico palestinese, nonchè a vecchie ruggini legate al patrimonio presente in Gerusalemme Vecchia.
Il segretario di stato americano Rex Tillerson ha giustificato la scelta di Trump definendo inaccettabile l'atteggiamento pregiudizievole dell'organizzazione nei confronti di Israele.
Non è mancato poi l'appoggio del primo ministro Netanyahu, secondo cui la decisione di Trump è stata moralmente giusta, perché l'Unesco più che preservare la storia la distorce; di diverso avviso, invece, è stata la presidentessa bulgara Irina Bokova che ha ritenuto il gesto, in un periodo storico così difficile, semplicemente deplorevole.
 

Clarenzio

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Donald Trump ha sorpreso tutti decidendo di abbandonare l'Unesco, l'Organizzazione Mondiale che promuove l'Educazione, la Scienza e la Cultura nel mondo. L'Agenzia dell'ONU si occupa di istruzione, promuovere la pace, il rispetto universale per la giustizia e le libertà definite nella Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite, sottoscritta dagli Stati Uniti stessi.
Il problema sarebbe legato ancora una volta ad Israele ed in particolare alle recenti risoluzioni approvate dall'Unesco che inseriscono Hebron (sotto occupazione militare israeliana) nel patrimonio storico palestinese, nonchè a vecchie ruggini legate al patrimonio presente in Gerusalemme Vecchia.
Il segretario di stato americano Rex Tillerson ha giustificato la scelta di Trump definendo inaccettabile l'atteggiamento pregiudizievole dell'organizzazione nei confronti di Israele.
Non è mancato poi l'appoggio del primo ministro Netanyahu, secondo cui la decisione di Trump è stata moralmente giusta, perché l'Unesco più che preservare la storia la distorce; di diverso avviso, invece, è stata la presidentessa bulgara Irina Bokova che ha ritenuto il gesto, in un periodo storico così difficile, semplicemente deplorevole.

"La cultura non li ha mai intaccati. Volutamente." (Giorgio Gaber)
 

Jaqen

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"La cultura non li ha mai intaccati. Volutamente." (Giorgio Gaber)

"Sì, perché hanno ragione di diffidare della nostra cultura vecchia elaborata, Leonardo Shakespeare Voltaire Hegel Schopenauer. Ma certo, più semplicità, più immediatezza. Loro hanno sempre creato, così, come andare al cesso."

:ave:
 

Clarenzio

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Sono cavoli di tutti, non viviamo su 2 galassie diverse, sono i tuoi ed i miei vicini di casa.
La politica isolazionista americana non ha precedenti, è ovvio che ormai sono governati da una piccola casta al di sopra dei conservatori con interessi personali ben definiti.
L'Unesco non è un'autorità, è un simbolo. Se ci si allontana da essa solo per gli interessi politici di un Paese "amico" si passa l'ennesimo messaggio sbagliato ad una comunità internazionale già coi nervi tesi. Trump sta appoggiando il pensiero di una piccola parte dell'establishment molto pericolosa, la stessa che magicamente sta ritirando fuori dal cassetto il problema nucleare legato all'Iran (dal '60 ad oggi, mai così tranquillo).
 
V

vanbasten

Guest
Donald Trump ha sorpreso tutti decidendo di abbandonare l'Unesco, l'Organizzazione Mondiale che promuove l'Educazione, la Scienza e la Cultura nel mondo. L'Agenzia dell'ONU si occupa di istruzione, promuovere la pace, il rispetto universale per la giustizia e le libertà definite nella Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite, sottoscritta dagli Stati Uniti stessi.
Il problema sarebbe legato ancora una volta ad Israele ed in particolare alle recenti risoluzioni approvate dall'Unesco che inseriscono Hebron (sotto occupazione militare israeliana) nel patrimonio storico palestinese, nonchè a vecchie ruggini legate al patrimonio presente in Gerusalemme Vecchia.
Il segretario di stato americano Rex Tillerson ha giustificato la scelta di Trump definendo inaccettabile l'atteggiamento pregiudizievole dell'organizzazione nei confronti di Israele.
Non è mancato poi l'appoggio del primo ministro Netanyahu, secondo cui la decisione di Trump è stata moralmente giusta, perché l'Unesco più che preservare la storia la distorce; di diverso avviso, invece, è stata la presidentessa bulgara Irina Bokova che ha ritenuto il gesto, in un periodo storico così difficile, semplicemente deplorevole.

povero mondo, che fine faremo? cerchiamo almeno di vincere un altra champions :D
 

fabri47

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Sono cavoli di tutti, non viviamo su 2 galassie diverse, sono i tuoi ed i miei vicini di casa.
La politica isolazionista americana non ha precedenti, è ovvio che ormai sono governati da una piccola casta al di sopra dei conservatori con interessi personali ben definiti.
L'Unesco non è un'autorità, è un simbolo. Se ci si allontana da essa solo per gli interessi politici di un Paese "amico" si passa l'ennesimo messaggio sbagliato ad una comunità internazionale già coi nervi tesi. Trump sta appoggiando il pensiero di una piccola parte dell'establishment molto pericolosa, la stessa che magicamente sta ritirando fuori dal cassetto il problema nucleare legato all'Iran (dal '60 ad oggi, mai così tranquillo).
Ma la mia domanda è questa. Perchè il mondo deve dipendere dagli Stati Uniti? Tu parli di messaggi sbagliati e quale è più messaggio sbagliato di una nazione con una costituzione che tutela l'utilizzo delle armi come fossero caramelle. Per non parlare di tutte le guerre inutili che hanno scatenato. Se queste sono le "superpotenze" preferisco un paese povero, ma umile.

Che poi gli Usa hanno già abbandonato nell'84 mi pare quindi non è una novità. E pure l UNESCO ha i suoi scheletri nell'armadio vedi come hanno trattato Assange che gli impedirono di fare una conferenza.
 
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I miei parenti che vivono in america(2 di loro sono parte dell'esercito) mi dicono che il popolo è tutto dalla parte di trump
 

Clarenzio

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Ma la mia domanda è questa. Perchè il mondo deve dipendere dagli Stati Uniti? Tu parli di messaggi sbagliati e quale è più messaggio sbagliato di una nazione con una costituzione che tutela l'utilizzo delle armi come fossero caramelle. Per non parlare di tutte le guerre inutili che hanno scatenato. Se queste sono le "superpotenze" preferisco un paese povero, ma umile.

Che poi gli Usa hanno già abbandonato nell'84 mi pare quindi non è una novità. E pure l UNESCO ha i suoi scheletri nell'armadio vedi come hanno trattato Assange che gli impedirono di fare una conferenza.

Nessuno vuole dipendere dagli Usa (mi pare che i messaggi di Germania, Cina e Russia ultimamente siano stati inequivocabili), sono loro che vogliono fare come gli pare sotto ogni punto di vista, con una arroganza che non si era vista neppure sotto Reagan: immigrazione, protezionismo, guerre, ambiente, diritti umani etc..
Per me questo sarebbe un momento storico per tagliare fuori gli Stati Uniti, figurati, Europa ed Asia possono tranquillamente sostenersi, sarebbero gli yankee a crollare, visto anche il tenore di vita che pretendono di mantenere... però non credo sia così semplice "farli fuori". Sono un Paese militarizzato, con fare neocolonialista, bramano le risorse del pianeta, hanno un establishment folle composto da neofascisti, altro che conservatori... Dovremmo essere noi, per la prima volta nella storia, a tagliare i ponti e guardare all'oriente, ma i nostri politici sono troppo inetti.

I miei parenti che vivono in america(2 di loro sono parte dell'esercito) mi dicono che il popolo è tutto dalla parte di trump

Mi pare proprio di no, il 61% degli Americani boccia il suo operato nei primi mesi alla Casa Bianca e sono soprattutto i Repubblicani ad abbandonarlo.
 
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Nessuno vuole dipendere dagli Usa (mi pare che i messaggi di Germania, Cina e Russia ultimamente siano stati inequivocabili), sono loro che vogliono fare come gli pare sotto ogni punto di vista, con una arroganza che non si era vista neppure sotto Reagan: immigrazione, protezionismo, guerre, ambiente, diritti umani etc..
Per me questo sarebbe un momento storico per tagliare fuori gli Stati Uniti, figurati, Europa ed Asia possono tranquillamente sostenersi, sarebbero gli yankee a crollare, visto anche il tenore di vita che pretendono di mantenere... però non credo sia così semplice "farli fuori". Sono un Paese militarizzato, con fare neocolonialista, bramano le risorse del pianeta, hanno un establishment folle composto da neofascisti, altro che conservatori... Dovremmo essere noi, per la prima volta nella storia, a tagliare i ponti e guardare all'oriente, ma i nostri politici sono troppo inetti.



Mi pare proprio di no, il 61% degli Americani boccia il suo operato nei primi mesi alla Casa Bianca e sono soprattutto i Repubblicani ad abbandonarlo.

Loro mi dicono così.. e loro sono molto democratici(qua in italia votavano pd) quindi mi fido molto
 
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