Giorgio Caproni (come direbbe Maurizio Mosca "Chiiiiii?") alla ribalta. Una poesia delle sconosciuto poeta e critico letterario morto nel 1990 è stata scelta come traccia per l'esame di maturità 2017.
Eccola, di seguito:
Versicoli quasi ecologici
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
L'autore di per sè non è un problema. L'analisi del testo la insegnano anche senza conoscere la poetica, che non è strettamente necessaria. Certo, se vuoi scrivere quelle 2 paginette in più di boiate sul pensiero dello scrittore allora ti fa comodo conoscere la poetica. Altrimenti che sia Pirandello o che sia Sempronio non è un grosso problema.
Certo, finché la poesia è di questo tipo, di quelle che ti fanno cascare le braccia, l'analisi diventa un pochino più pallosa. Non ti senti pienamente soddisfatto una volta realizzato il commento.
Io ad esempio capitai nell'anno di Calvino, autore non studiato a lezione (ma analizzato per fatti miei). Ebbi fortuna, ma non fu per la discussione della poetica la realizzazione di un bel tema.