Criscitiello: "Raiola non è una minaccia, ma una condanna."

Aron

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Criscitiello: "Raiola non è una minaccia, ma una condanna."

Michele Criscitiello su TMW: "Raiola non è una minaccia ma una condanna: Tavecchio vigili per il bene dei vivai. Ciò che sfugge a molti dirigenti e tifosi di qualsiasi squadra, è che il caso Donnarumma non riguarda solo il giocatore e il Milan. E' una battaglia di sistema.
In Italia manca una regola che permette ai club di bloccare i propri giovani prima di una certa età, e se ci mette lo zampino uno come Raiola tutto lo sforzo sul vivaio viene sprecato.

Senza passaggio societario, Donnarumma sarebbe rimasto con un prolungamento a un ingaggio nettamente inferiore da quello proposto da Fassone.
La bomba è scoppiata quando la nuova dirigenza si è ritrovata con un passivo di 75 milioni, una rosa di calciatori scarsamente valutata, e l'unico giocatore di reale valore in scadenza. Un errore gravissimo dei vecchi dirigenti o una assurda dimenticanza.

Nessuno ci racconti che era impossibile bloccare Donnarumma, non siamo fessi.
Raiola fa il suo mestiere, ma se ci sono delle regole, alcune scritte e altre etiche, quelle regole vanno rispettate.
Raiola dal Milan non avrebbe percepito soldi importanti per la commissione sul rinnovo, ma se Donnarumma andrà al Real Madrid, quanto prenderà Raiola in commissioni? Lui che ha avuto circa 500 milioni di euro tra commissioni e intermediazioni?

Il Milan, come tutti i club, subirebbe un grave danno perdendo un ragazzino di 18 anni solo perché l'agente decide di tirare per il collo la società, una società che ha già fatto pazzie offrendo 5 milioni di ingaggio.
Donnarumma ha la vera colpa, o forse la famiglia che lo ha consigliato poca saggiamente.
Hanno parlato tutti i familiari di Donnarumma, dal cognato al fratello.
Come se il diretto interessato fosse privo di diritto alla parola. Alcuni dicono che ha solo 18 anni? E no! Donnarumma vuole milioni e milioni all'anno? Allora lo trattiamo come milionario capace di intendere e di volere.

L'avvocato di Raiola sostienere che il Milan non può spedire Donnarumma in tribuna? Vero.
Ma il Milan può sempre mandarlo in primavera da Gattuso, che potrebbe spedirlo in panchina anche lì.
C'è chi paragona la situazione Conti-Milan a quella di Donnarumma.
Sbagliando, perchè ci sono diverse differenze: Conti ha rinnovato, al contrario di Donnarumma; al momento dell'accordo, Conti e l'Atalanta erano d'accordo sulle modalità di cessione in caso di offerta di una big; Conti guadagna 300.000 euro l'anno, a Donnarumma ne sono stati offerti cinque; l'Atalanta venderà il giocatore a una cifra congrua al suo valore, il Milan deve svenderlo o perderlo a zero; l'Atalanta non ha mai dichiarato l'incedibilità di Conti."
 

Pit96

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Michele Criscitiello su TMW: "Raiola non è una minaccia ma una condanna: Tavecchio vigili per il bene dei vivai. Ciò che sfugge a molti dirigenti e tifosi di qualsiasi squadra, è che il caso Donnarumma non riguarda solo il giocatore e il Milan. E' una battaglia di sistema.
In Italia manca una regola che permette ai club di bloccare i propri giovani prima di una certa età, e se ci mette lo zampino uno come Raiola tutto lo sforzo sul vivaio viene sprecato.

Senza passaggio societario, Donnarumma sarebbe rimasto con un prolungamento a un ingaggio nettamente inferiore da quello proposto da Fassone.
La bomba è scoppiata quando la nuova dirigenza si è ritrovata con un passivo di 75 milioni, una rosa di calciatori scarsamente valutata, e l'unico giocatore di reale valore in scadenza. Un errore gravissimo dei vecchi dirigenti o una assurda dimenticanza.

Nessuno ci racconti che era impossibile bloccare Donnarumma, non siamo fessi.
Raiola fa il suo mestiere, ma se ci sono delle regole, alcune scritte e altre etiche, quelle regole vanno rispettate.
Raiola dal Milan non avrebbe percepito soldi importanti per la commissione sul rinnovo, ma se Donnarumma andrà al Real Madrid, quanto prenderà Raiola in commissioni? Lui che ha avuto circa 500 milioni di euro tra commissioni e intermediazioni?

Il Milan, come tutti i club, subirebbe un grave danno perdendo un ragazzino di 18 anni solo perché l'agente decide di tirare per il collo la società, una società che ha già fatto pazzie offrendo 5 milioni di ingaggio.
Donnarumma ha la vera colpa, o forse la famiglia che lo ha consigliato poca saggiamente.
Hanno parlato tutti i familiari di Donnarumma, dal cognato al fratello.
Come se il diretto interessato fosse privo di diritto alla parola. Alcuni dicono che ha solo 18 anni? E no! Donnarumma vuole milioni e milioni all'anno? Allora lo trattiamo come milionario capace di intendere e di volere.

L'avvocato di Raiola sostienere che il Milan non può spedire Donnarumma in tribuna? Vero.
Ma il Milan può sempre mandarlo in primavera da Gattuso, che potrebbe spedirlo in panchina anche lì.
C'è chi paragona la situazione Conti-Milan a quella di Donnarumma.
Sbagliando, perchè ci sono diverse differenze: Conti ha rinnovato, al contrario di Donnarumma; al momento dell'accordo, Conti e l'Atalanta erano d'accordo sulle modalità di cessione in caso di offerta di una big; Conti guadagna 300.000 euro l'anno, a Donnarumma ne sono stati offerti cinque; l'Atalanta venderà il giocatore a una cifra congrua al suo valore, il Milan deve svenderlo o perderlo a zero; l'Atalanta non ha mai dichiarato l'incedibilità di Conti."


Impazzisco :gallo4:

Raiola sei FREGATO.
Dovevi startene zitto
 

tonilovin93

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Michele Criscitiello su TMW: "Raiola non è una minaccia ma una condanna: Tavecchio vigili per il bene dei vivai. Ciò che sfugge a molti dirigenti e tifosi di qualsiasi squadra, è che il caso Donnarumma non riguarda solo il giocatore e il Milan. E' una battaglia di sistema.
In Italia manca una regola che permette ai club di bloccare i propri giovani prima di una certa età, e se ci mette lo zampino uno come Raiola tutto lo sforzo sul vivaio viene sprecato.

Senza passaggio societario, Donnarumma sarebbe rimasto con un prolungamento a un ingaggio nettamente inferiore da quello proposto da Fassone.
La bomba è scoppiata quando la nuova dirigenza si è ritrovata con un passivo di 75 milioni, una rosa di calciatori scarsamente valutata, e l'unico giocatore di reale valore in scadenza. Un errore gravissimo dei vecchi dirigenti o una assurda dimenticanza.

Nessuno ci racconti che era impossibile bloccare Donnarumma, non siamo fessi.
Raiola fa il suo mestiere, ma se ci sono delle regole, alcune scritte e altre etiche, quelle regole vanno rispettate.
Raiola dal Milan non avrebbe percepito soldi importanti per la commissione sul rinnovo, ma se Donnarumma andrà al Real Madrid, quanto prenderà Raiola in commissioni? Lui che ha avuto circa 500 milioni di euro tra commissioni e intermediazioni?

Il Milan, come tutti i club, subirebbe un grave danno perdendo un ragazzino di 18 anni solo perché l'agente decide di tirare per il collo la società, una società che ha già fatto pazzie offrendo 5 milioni di ingaggio.
Donnarumma ha la vera colpa, o forse la famiglia che lo ha consigliato poca saggiamente.
Hanno parlato tutti i familiari di Donnarumma, dal cognato al fratello.
Come se il diretto interessato fosse privo di diritto alla parola. Alcuni dicono che ha solo 18 anni? E no! Donnarumma vuole milioni e milioni all'anno? Allora lo trattiamo come milionario capace di intendere e di volere.

L'avvocato di Raiola sostienere che il Milan non può spedire Donnarumma in tribuna? Vero.
Ma il Milan può sempre mandarlo in primavera da Gattuso, che potrebbe spedirlo in panchina anche lì.
C'è chi paragona la situazione Conti-Milan a quella di Donnarumma.
Sbagliando, perchè ci sono diverse differenze: Conti ha rinnovato, al contrario di Donnarumma; al momento dell'accordo, Conti e l'Atalanta erano d'accordo sulle modalità di cessione in caso di offerta di una big; Conti guadagna 300.000 euro l'anno, a Donnarumma ne sono stati offerti cinque; l'Atalanta venderà il giocatore a una cifra congrua al suo valore, il Milan deve svenderlo o perderlo a zero; l'Atalanta non ha mai dichiarato l'incedibilità di Conti."


C è qualcos altro da aggiungere ?
 

diavolo

شراء ميل
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Michele Criscitiello su TMW: "Raiola non è una minaccia ma una condanna: Tavecchio vigili per il bene dei vivai. Ciò che sfugge a molti dirigenti e tifosi di qualsiasi squadra, è che il caso Donnarumma non riguarda solo il giocatore e il Milan. E' una battaglia di sistema.
In Italia manca una regola che permette ai club di bloccare i propri giovani prima di una certa età, e se ci mette lo zampino uno come Raiola tutto lo sforzo sul vivaio viene sprecato.

Senza passaggio societario, Donnarumma sarebbe rimasto con un prolungamento a un ingaggio nettamente inferiore da quello proposto da Fassone.
La bomba è scoppiata quando la nuova dirigenza si è ritrovata con un passivo di 75 milioni, una rosa di calciatori scarsamente valutata, e l'unico giocatore di reale valore in scadenza. Un errore gravissimo dei vecchi dirigenti o una assurda dimenticanza.

Nessuno ci racconti che era impossibile bloccare Donnarumma, non siamo fessi.
Raiola fa il suo mestiere, ma se ci sono delle regole, alcune scritte e altre etiche, quelle regole vanno rispettate.
Raiola dal Milan non avrebbe percepito soldi importanti per la commissione sul rinnovo, ma se Donnarumma andrà al Real Madrid, quanto prenderà Raiola in commissioni? Lui che ha avuto circa 500 milioni di euro tra commissioni e intermediazioni?

Il Milan, come tutti i club, subirebbe un grave danno perdendo un ragazzino di 18 anni solo perché l'agente decide di tirare per il collo la società, una società che ha già fatto pazzie offrendo 5 milioni di ingaggio.
Donnarumma ha la vera colpa, o forse la famiglia che lo ha consigliato poca saggiamente.
Hanno parlato tutti i familiari di Donnarumma, dal cognato al fratello.
Come se il diretto interessato fosse privo di diritto alla parola. Alcuni dicono che ha solo 18 anni? E no! Donnarumma vuole milioni e milioni all'anno? Allora lo trattiamo come milionario capace di intendere e di volere.

L'avvocato di Raiola sostienere che il Milan non può spedire Donnarumma in tribuna? Vero.
Ma il Milan può sempre mandarlo in primavera da Gattuso, che potrebbe spedirlo in panchina anche lì.
C'è chi paragona la situazione Conti-Milan a quella di Donnarumma.
Sbagliando, perchè ci sono diverse differenze: Conti ha rinnovato, al contrario di Donnarumma; al momento dell'accordo, Conti e l'Atalanta erano d'accordo sulle modalità di cessione in caso di offerta di una big; Conti guadagna 300.000 euro l'anno, a Donnarumma ne sono stati offerti cinque; l'Atalanta venderà il giocatore a una cifra congrua al suo valore, il Milan deve svenderlo o perderlo a zero; l'Atalanta non ha mai dichiarato l'incedibilità di Conti."


Più semplicemente malafede
 
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A Criscitiello piace, da sempre, gigioneggiare e cazzeggiare nei suoi programmi sul calcio.
Però attenzione perchè è intelligente, e di cose sul calcio ne sa, quando si sveglia non le manda a dire...
 

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