- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 234,612
- Reaction score
- 41,120
Zappa intervistato dalla GDS in edicola:"
Quando è arrivato a Cagliari, dal Pescara, nel settembre del 2020 firmò un quinquennale. Ora a che punto siamo?
«A giugno scado…».
Pensieri? «Sarei felice di rinnovare col Cagliari. È una terra che amo ormai. Cinque anni significano tanto. Ho vissuto un miliardo di emozioni. Ho comprato casa qui, non a Milano, in una zona centrale. Ci sono persone con le quali ho legato tanto, amo mare e sole che ci sono tutto l’anno. Mangio benissimo. I luoghi del cuore? Ho un debole per Calazafferano dove si arriva solo via mare e Sara un po’ soffre, ma quando ci sei è un paradiso. I nostri tifosi mostrano attaccamento, la società è una grande famiglia, col presidente Giulini c’è un buon rapporto».
Ma è vero che lei giocava all’Inter ed è milanista?
«Era vero, poi quando stai vicino alla prima squadra e sei all’Inter non puoi non tifare. Oggi in Champions le tifo tutte e due. Anche se quando sono a casa stacco dal calcio, non sto sempre a guardare partite. Sulla tv decide più Sara che vuole vedere film e serie».
Ma è vero che lei giocava all’Inter ed è milanista? «Era vero, poi quando stai vicino alla prima squadra e sei all’Inter non puoi non tifare. Oggi in Champions le tifo tutte e due. Anche se quando sono a casa stacco dal calcio, non sto sempre a guardare partite. Sulla tv decide più Sara che vuole vedere film e serie».
Ma sabato come ha festeggiato?
«Allo stadio è venuto, da Villasanta, la nostra casa, papà Alessandro. Poi siamo saliti insieme a Milano. Mamma si è mangiata le mani per non essere venuta. Ho visto un po’ di amici, nonni, zii. Ero felice per i gol, anche se in difesa e sulle coperture preventive qualcosa non l’ho fatta bene. Per questo penso sempre a migliorarmi».
Quando è arrivato a Cagliari, dal Pescara, nel settembre del 2020 firmò un quinquennale. Ora a che punto siamo?
«A giugno scado…».
Pensieri? «Sarei felice di rinnovare col Cagliari. È una terra che amo ormai. Cinque anni significano tanto. Ho vissuto un miliardo di emozioni. Ho comprato casa qui, non a Milano, in una zona centrale. Ci sono persone con le quali ho legato tanto, amo mare e sole che ci sono tutto l’anno. Mangio benissimo. I luoghi del cuore? Ho un debole per Calazafferano dove si arriva solo via mare e Sara un po’ soffre, ma quando ci sei è un paradiso. I nostri tifosi mostrano attaccamento, la società è una grande famiglia, col presidente Giulini c’è un buon rapporto».
Ma è vero che lei giocava all’Inter ed è milanista?
«Era vero, poi quando stai vicino alla prima squadra e sei all’Inter non puoi non tifare. Oggi in Champions le tifo tutte e due. Anche se quando sono a casa stacco dal calcio, non sto sempre a guardare partite. Sulla tv decide più Sara che vuole vedere film e serie».
Ma è vero che lei giocava all’Inter ed è milanista? «Era vero, poi quando stai vicino alla prima squadra e sei all’Inter non puoi non tifare. Oggi in Champions le tifo tutte e due. Anche se quando sono a casa stacco dal calcio, non sto sempre a guardare partite. Sulla tv decide più Sara che vuole vedere film e serie».
Ma sabato come ha festeggiato?
«Allo stadio è venuto, da Villasanta, la nostra casa, papà Alessandro. Poi siamo saliti insieme a Milano. Mamma si è mangiata le mani per non essere venuta. Ho visto un po’ di amici, nonni, zii. Ero felice per i gol, anche se in difesa e sulle coperture preventive qualcosa non l’ho fatta bene. Per questo penso sempre a migliorarmi».
