Zangrillo: "Polmonite solo punta dell'iceberg"

Darren Marshall

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Alberto Zangrillo direttore dell'unità di rianimazione del San Raffaele di Milano rilascia una dichiarazione alquanto preoccupante sul coronavirus:

"La polmonite è solo l'aspetto più predominante, la punta dell'iceberg dei casi gravi che arrivano in terapia intensiva. Però, nel mio istituto abbiamo eseguito tac total body a ogni singolo paziente e quello che stiamo vedendo è una tempesta infiammatoria, che ha come target non solo il sistema respiratorio ma anche tutta un'altra serie di organi e apparati. Soprattutto l'endotelio, la parte interna dei vasi. Vediamo inoltre in una percentuale importante di casi che evidenzia manifestazioni tromboemboliche che peggiorano sensibilmente il quadro. Non è infatti da oggi che diciamo che non ci troviamo assolutamente di fronte alla classica polmonite, ma a qualcosa di più complesso e differente, molto più sistemico."

Secondo Zangrillo vi sono molti casi di morti sospette che potrebbero essere legate al COVID-19 ma non vengono segnalate in quanto non presentano il classico sintomo respiratorio, ma il virus andando ad attaccare anche altri organi può provocare miocarditi fulminanti ed in alcuni casi arresto cardiaco.
 

Darren Marshall

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Alberto Zangrillo direttore dell'unità di rianimazione del San Raffaele di Milano rilascia una dichiarazione alquanto preoccupante sul coronavirus:

"La polmonite è solo l'aspetto più predominante, la punta dell'iceberg dei casi gravi che arrivano in terapia intensiva. Però, nel mio istituto abbiamo eseguito tac total body a ogni singolo paziente e quello che stiamo vedendo è una tempesta infiammatoria, che ha come target non solo il sistema respiratorio ma anche tutta un'altra serie di organi e apparati. Soprattutto l'endotelio, la parte interna dei vasi. Vediamo inoltre in una percentuale importante di casi che evidenzia manifestazioni tromboemboliche che peggiorano sensibilmente il quadro. Non è infatti da oggi che diciamo che non ci troviamo assolutamente di fronte alla classica polmonite, ma a qualcosa di più complesso e differente, molto più sistemico."

Secondo Zangrillo vi sono molti casi di morti sospette che potrebbero essere legate al COVID-19 ma non vengono segnalate in quanto non presentano il classico sintomo respiratorio, ma il virus andando ad attaccare anche altri organi può provocare miocarditi fulminanti ed in alcuni casi arresto cardiaco.

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smallball

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Alberto Zangrillo direttore dell'unità di rianimazione del San Raffaele di Milano rilascia una dichiarazione alquanto preoccupante sul coronavirus:

"La polmonite è solo l'aspetto più predominante, la punta dell'iceberg dei casi gravi che arrivano in terapia intensiva. Però, nel mio istituto abbiamo eseguito tac total body a ogni singolo paziente e quello che stiamo vedendo è una tempesta infiammatoria, che ha come target non solo il sistema respiratorio ma anche tutta un'altra serie di organi e apparati. Soprattutto l'endotelio, la parte interna dei vasi. Vediamo inoltre in una percentuale importante di casi che evidenzia manifestazioni tromboemboliche che peggiorano sensibilmente il quadro. Non è infatti da oggi che diciamo che non ci troviamo assolutamente di fronte alla classica polmonite, ma a qualcosa di più complesso e differente, molto più sistemico."

Secondo Zangrillo vi sono molti casi di morti sospette che potrebbero essere legate al COVID-19 ma non vengono segnalate in quanto non presentano il classico sintomo respiratorio, ma il virus andando ad attaccare anche altri organi può provocare miocarditi fulminanti ed in alcuni casi arresto cardiaco.

Sempre più inquietante...chissà dove finiremo
 

admin

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Alberto Zangrillo direttore dell'unità di rianimazione del San Raffaele di Milano rilascia una dichiarazione alquanto preoccupante sul coronavirus:

"La polmonite è solo l'aspetto più predominante, la punta dell'iceberg dei casi gravi che arrivano in terapia intensiva. Però, nel mio istituto abbiamo eseguito tac total body a ogni singolo paziente e quello che stiamo vedendo è una tempesta infiammatoria, che ha come target non solo il sistema respiratorio ma anche tutta un'altra serie di organi e apparati. Soprattutto l'endotelio, la parte interna dei vasi. Vediamo inoltre in una percentuale importante di casi che evidenzia manifestazioni tromboemboliche che peggiorano sensibilmente il quadro. Non è infatti da oggi che diciamo che non ci troviamo assolutamente di fronte alla classica polmonite, ma a qualcosa di più complesso e differente, molto più sistemico."

Secondo Zangrillo vi sono molti casi di morti sospette che potrebbero essere legate al COVID-19 ma non vengono segnalate in quanto non presentano il classico sintomo respiratorio, ma il virus andando ad attaccare anche altri organi può provocare miocarditi fulminanti ed in alcuni casi arresto cardiaco.

Che siano maledetti i cinesi.
 

Ringhio8

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Alberto Zangrillo direttore dell'unità di rianimazione del San Raffaele di Milano rilascia una dichiarazione alquanto preoccupante sul coronavirus:

"La polmonite è solo l'aspetto più predominante, la punta dell'iceberg dei casi gravi che arrivano in terapia intensiva. Però, nel mio istituto abbiamo eseguito tac total body a ogni singolo paziente e quello che stiamo vedendo è una tempesta infiammatoria, che ha come target non solo il sistema respiratorio ma anche tutta un'altra serie di organi e apparati. Soprattutto l'endotelio, la parte interna dei vasi. Vediamo inoltre in una percentuale importante di casi che evidenzia manifestazioni tromboemboliche che peggiorano sensibilmente il quadro. Non è infatti da oggi che diciamo che non ci troviamo assolutamente di fronte alla classica polmonite, ma a qualcosa di più complesso e differente, molto più sistemico."

Secondo Zangrillo vi sono molti casi di morti sospette che potrebbero essere legate al COVID-19 ma non vengono segnalate in quanto non presentano il classico sintomo respiratorio, ma il virus andando ad attaccare anche altri organi può provocare miocarditi fulminanti ed in alcuni casi arresto cardiaco.

Io non so davvero più cosa pensare, il che è la cosa che mi spaventa più di tutto.
 

addox

Zio bello
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Ci sono state già molte testimonianze da parte del personale sanitario su complicanze generali, aggiungerei alla faccia delle malattie pregresse mantra di inizio pandemia. Ora l'unica cosa che lega ancora questa malattia al "è solo un influenza" è la trasmissione area, se anche questo non venga smentito prossimamente.
 

Mou

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L’età media dei deceduti continua a essere 80 anni, però. O vogliamo credere che se fossero falcidiati gli under40 davvero non lo sapremmo? E lo chiedo senza polemica.
 
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Io avevo letto cose simili a quelle che dice Zangrillo, ma etano morti causate dai farmaci usati per provare a curare il Covid.

Zangrillo era uno di quelli che minimizzava... ora esce con una roba del genere?!

Boh..vediamo se salta fuori altro...
 

Darren Marshall

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L’età media dei deceduti continua a essere 80 anni, però. O vogliamo credere che se fossero falcidiati gli under40 davvero non lo sapremmo? E lo chiedo senza polemica.

Vorrei sapere come fanno le statistiche, sul sito dell'ISS dicono che non c'è nessun morto under 40 quando è falso dato che sono morti due ragazzi di 29 e 34 anni, di quest'ultimo se ne è fatto anche un caso perché lavorava in un call center, eppure sul sito ISS nessuna traccia, perché? È ce ne saranno tanti altri, meno mediatici come casi.
 
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