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Reuters Italia: il fondo Elliott si è impegnato finanziando complessivamente 303M per chiudere l'operazione relativa alla cessione del Milan. Il fondo americano inizierà con 180M che serviranno per finalizzare l'acquisizione il 14 aprile. A questi si aggiungeranno 73M di prestito come inter-company loan per finanziare le scadenze a breve termine, riducendo l'esposizione bancaria, e 50M di bridge loan al Milan per gli investimenti. Una delle fonti precisa che l'operazione si inquadra in una struttura GP/LP, in cui Elliott fungerà da Limited Partner insieme ad atri finanziatori. Elliott ha chiesto e ottenuto precise garanzie riguardo il raggiungimento degli obiettivi previsti dal business plan e la copertura dei prestiti. Tra queste garanzie, c'è anche lo stesso club per il quale resta in piedi la quotazione in borsa ma non nel breve periodo.
Le caparre già versate da Mr Li e i finanziamenti di Elliott, coprono la cifra di 430M dei 550M complessivi. I restanti 120M sarebbero già disponibili in ulteriori finanziamenti. Il prestito da 180M di Elliott è vincolato al versamento dell'intero importo necessario a chiudere l'operazione (due to closing, NDR). Una delle fonti precisa che nonostante Yonghong Li figuri tramite la Rossoneri Lux come unico investitore, resta di fatto rappresentante di un consorzio di investitori asiatici e non solo cinesi.
L'intervento di Elliott si è reso necessario per superare gli impedimenti posti dal governo di Pechino che avevano messo a serio rischio la riuscita dell'operazione.
Il quotidiano Libero in edicola oggi, 28 marzo 2017, riporta che ormai è deciso: il closing si farà il 14 aprile ed il derby del giorno dopo, 15 aprile, sarà il primo derby cinese della storia delle due squadre. Ma chi è Yonghong Li, quanti soldi ha e che progetti ha in programma per il Milan? Nelle settimane scorse è stato spesso dipinto come un individuo abbastanza losco. Ma non è così. O meglio, è uno che "gioca" in borsa ma ha delle attività reali nell'economia cinese. E' il primo azionista di Guizhou FuquanGroup (business minerario), possiede il 20% della più grande impresa cinese che si occupa della produzione di bottiglie di plastica per Coca Cola e Pepsi. E' il padrone di uno dei maggiori centri commerciali di Guangzhou e si occupa anche di immobiliare. Il patrimonio? Circa 700 milioni di euro. Lui voleva comprare il Milan, ma poi lo stato cinese ha bloccato tutto. Allora è passato attraverso i prestiti di Elliott e Blue Skye. Quali i suoi progetti per il nuovo Milan? Difficile pensare di poter arrivare a Messi e Ronaldo. Molto più probabile una gestione oculata e lungimirante. Lo stesso Libero ipotizza un budget di 60 milioni di euro (ma che possono diventare in realtà 120) per il mercato con, ad esempio, pagamenti pluriennali (Musacchio 25 milioni pagabili in 3 anni, meno di 10 milioni all'anno) in modo. Li spera sempre che il governo decida di fare un passo indietro in merito al blocco delle esportazioni di capitali. Se sarà così, potrà vendere a premio quote di minoranza del Milan, in Cina. Ed è sempre viva l'opzione quotazione in borsa.
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 28 marzo 2017: la prima assemblea è stata convocata il 14 aprile. Nessuno però ha intenzione di andare oltre. Yonghong Li deve rientrare dal debito con Elliott entro 18 mesi mesi. Nel caso in cui non ce la facesse, il Milan passerebbe alla stessa Elliott. Fassone in ogni caso è alla ricerca di prestiti meno onerosi. Li, di altri investitori. Yonghong Li, inoltre, ha sempre l'intenzione di quotare il Milan nella borsa di Hong Kong. Ma per puntare ad una Ipo serviranno almeno 3 anni. Possono rientrare investitori dalla Cina? C'era Huarong, ma poi il governo cinese ha bloccato tutto. Il feeling tra le parti c'è sempre. E non solo con Huarong. Capitolo closing, bisogna organizzare ancora il tutto. Soprattutto l'orario giusto. Col fuso orario, se si facesse di primo pomeriggio italiano, i cinesi non potrebbero vederla.
QUI le news sulla convocazione dell'assemblea dei soci per il closing -) http://www.milanworld.net/cessione-milan-convocata-assemblea-dei-soci-per-il-closing-vt45515.html
Le caparre già versate da Mr Li e i finanziamenti di Elliott, coprono la cifra di 430M dei 550M complessivi. I restanti 120M sarebbero già disponibili in ulteriori finanziamenti. Il prestito da 180M di Elliott è vincolato al versamento dell'intero importo necessario a chiudere l'operazione (due to closing, NDR). Una delle fonti precisa che nonostante Yonghong Li figuri tramite la Rossoneri Lux come unico investitore, resta di fatto rappresentante di un consorzio di investitori asiatici e non solo cinesi.
L'intervento di Elliott si è reso necessario per superare gli impedimenti posti dal governo di Pechino che avevano messo a serio rischio la riuscita dell'operazione.
Il quotidiano Libero in edicola oggi, 28 marzo 2017, riporta che ormai è deciso: il closing si farà il 14 aprile ed il derby del giorno dopo, 15 aprile, sarà il primo derby cinese della storia delle due squadre. Ma chi è Yonghong Li, quanti soldi ha e che progetti ha in programma per il Milan? Nelle settimane scorse è stato spesso dipinto come un individuo abbastanza losco. Ma non è così. O meglio, è uno che "gioca" in borsa ma ha delle attività reali nell'economia cinese. E' il primo azionista di Guizhou FuquanGroup (business minerario), possiede il 20% della più grande impresa cinese che si occupa della produzione di bottiglie di plastica per Coca Cola e Pepsi. E' il padrone di uno dei maggiori centri commerciali di Guangzhou e si occupa anche di immobiliare. Il patrimonio? Circa 700 milioni di euro. Lui voleva comprare il Milan, ma poi lo stato cinese ha bloccato tutto. Allora è passato attraverso i prestiti di Elliott e Blue Skye. Quali i suoi progetti per il nuovo Milan? Difficile pensare di poter arrivare a Messi e Ronaldo. Molto più probabile una gestione oculata e lungimirante. Lo stesso Libero ipotizza un budget di 60 milioni di euro (ma che possono diventare in realtà 120) per il mercato con, ad esempio, pagamenti pluriennali (Musacchio 25 milioni pagabili in 3 anni, meno di 10 milioni all'anno) in modo. Li spera sempre che il governo decida di fare un passo indietro in merito al blocco delle esportazioni di capitali. Se sarà così, potrà vendere a premio quote di minoranza del Milan, in Cina. Ed è sempre viva l'opzione quotazione in borsa.
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 28 marzo 2017: la prima assemblea è stata convocata il 14 aprile. Nessuno però ha intenzione di andare oltre. Yonghong Li deve rientrare dal debito con Elliott entro 18 mesi mesi. Nel caso in cui non ce la facesse, il Milan passerebbe alla stessa Elliott. Fassone in ogni caso è alla ricerca di prestiti meno onerosi. Li, di altri investitori. Yonghong Li, inoltre, ha sempre l'intenzione di quotare il Milan nella borsa di Hong Kong. Ma per puntare ad una Ipo serviranno almeno 3 anni. Possono rientrare investitori dalla Cina? C'era Huarong, ma poi il governo cinese ha bloccato tutto. Il feeling tra le parti c'è sempre. E non solo con Huarong. Capitolo closing, bisogna organizzare ancora il tutto. Soprattutto l'orario giusto. Col fuso orario, se si facesse di primo pomeriggio italiano, i cinesi non potrebbero vederla.
QUI le news sulla convocazione dell'assemblea dei soci per il closing -) http://www.milanworld.net/cessione-milan-convocata-assemblea-dei-soci-per-il-closing-vt45515.html
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