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Vero quel che dici tu sul prenderli da fuori, ma ad oggi a me sembra che di giocatori italiani che abbiano esperienza ce ne siano pochi, almeno di quelli che possono essere fungibili anche in campo e non solo in spogliatoio (gente come Florenzi che a 33 anni ha passato un anno e mezzo fuori non la considero). Quindi ben vengano anche i Walker, che ha davvero tantissima esperienza ad altissimi livelli.Si concordo in pieno.
Come ripeto da un po' in questo momento si rischiano grosse cantonate a giudicare i singoli, perchè manca la squadra proprio.
Riguardo i giocatori di carisma e esperienza, servono senza dubbio.
Quello che secondo me è sbagliato è prenderli da fuori, oltretutto (tanto per cambiare) stranieri.
Certi giocatori di carisma ed esperienza dovrebbero essere italiani o comunque giocare nel Milan da tanti anni, se stranieri.
Quella educazione che dici tu la possono fare solo quelli che sanno cosa è il Milan e ne condividono valori e storia.
Se prendo uno come Walker e pensano che possa guidare lo spogliatoio da oggi a domani, è l'ennesima caxxata che hanno fatto. Walker è una bandiera del City non del Milan.
Proprio l'intera generazione di calciatori italiani over 30 di esperienza che è ancora a livelli buoni in questo momento è scomparsa insieme a Bonucci e Chiellini che erano gli ultimi baluardi. Forse l'unico è Acerbi.
Sono d'accordo che però gente italiana di carisma e personalità, anche giovane serva eccome, per costruire un gruppo e un'identità.
Si dia il caso che ce l'avevamo, e l'abbiamo impacchettato in fretta e furia.
Tonali peraltro sarebbe stato anche il capitano quest'anno con ogni probabilità.
Questo succede quando viene trascurato completamente il fattore umano nella costruzione di una rosa. E il fallimento del moneyball si spiega tutto qua.